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Draghi all'Italia: cedi la tua sovranità

21 agosto 2014 (MoviSol) - Alla conferenza stampa mensile della BCE, Draghi non ha risposto come al solito "non mi pronuncio su temi che riguardano l'Italia" ad una domanda dei giornalisti, e si è imbarcato in un lungo pistolotto attribuendo alla mancanza di "investimenti privati" la recessione in cui è caduto il paese, concludendo che poiché gli italiani non sono stati capaci di fare le riforme, dovrebbe subentrare Bruxelles.

"C'è un'altra area che ha acquisito anche maggior importanza durante la crisi, che è l'area delle riforme strutturali", ha affermato Draghi. "Ed è a questo riguardo che io ho detto spesso che è probabilmente giunto il momento di cominciare a condividere la sovranità anche in questo ambito, sottoponendo le riforme strutturali di mercato, le leggi sulla concorrenza, sul mercato del lavoro, alla disciplina comune dell'unione – in altre parole, cercare di replicare il nostro successo in materia di bilancio anche nelle riforme strutturali".

Ci vuole una bella faccia tosta a parlare di "successo" nelle politiche di bilancio, alla luce delle devastazioni in Grecia, Spagna, Portogallo e ora Italia.

È quanto ha messo in evidenza anche Antonio Maria Rinaldi, uno dei fondatori dell'associazione "Riscossa Italiana", in un articolo pubblicato su formiche.net il 10 agosto. Rinaldi è convinto che la sparata di Draghi rifletta la consapevolezza che nessuna delle politiche di espansione monetaria applicata e quelle annunciate riuscirà a tirare l'Europa fuori dalle secche della depressione.

Inoltre, Draghi sconfina "oltremodo" dal suo mandato, chiedendo la rinuncia alla sovranità. "Evidentemente [egli] intravede come ultima spiaggia, prima dell'implosione definitiva dell'euro, solamente la capitolazione degli Stati con la preclusione alla possibilità ai rispettivi cittadini di potersi esprimere democraticamente".

"Vorrei ricordare a gran voce al presidente Draghi – scrive Rinaldi – che i paesi europei, con in testa l'Italia, sono riusciti a conquistare la democrazia e l'autodeterminazione con il sangue versato da milioni di individui dopo secoli di guerre e di contrasti e pertanto non sono assolutamente disponibili a rinunciare a principii e diritti inalienabili e non negoziabili a favore di organismi non eletti e portatori di interessi palesemente di parte".

Secondo Rinaldi, Renzi è a parole contro il commissariamento, ma userà la minaccia della Troika per chiedere lacrime e sangue agli italiani. La visita di Renzi a Draghi il 12 agosto, che doveva rimanere segreta, e le successive dichiarazioni di Renzi secondo cui c'è perfetta sintonia con il governatore, sembrano confortare quest'ipotesi.




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