LaRouche ai media russi: un "sano approccio per risolvere i problemi"
29 agosto 2014 (MoviSol) - "Vedo il pericolo di caos", è il titolo di un'intervista a Lyndon LaRouche condotta il 20 agosto da Ekaterina Kudashkina di Voice of Russia e pubblicata su Ria Novosti.
Questa intervista usciva quasi contemporaneamente a quella di Helga Zepp-LaRouche su diversi media cinesi (vedi), riflettendo la leadership globale rappresentata dai coniugi LaRouche in questo particolare momento storico.
Nell'intervista a Ria Novosti, LaRouche ha messo in evidenza il ruolo dell'"Impero britannico" e non degli Stati Uniti o del Presidente Obama in quanto tali, come la forza che dirige il programma internazionale che mira a creare intenzionalmente il caos sul pianeta in un tentativo disperato di salvare il morente sistema finanziario. Questa è la forza che si trova ad affrontare il Presidente russo Vladimir Putin e che ha anche creato le condizioni per il cosiddetto Stato Islamico.
Allo stesso tempo tuttavia, ha rimarcato LaRouche, c'è un nuovo sistema di nazioni orientato verso i BRICS, che si sta radunando per creare "un'alleanza di sviluppo e di difesa reciproci". La Cina ha compiuto uno sviluppo spettacolare e sta lavorando a progetti grandiosi, tra cui lo sviluppo dell'energia di fusione.
LaRouche ha anche apprezzato il significato della capacità di Putin di evitare le trappole preparate per lui, dimostrata ad esempio nel caso del convoglio umanitario in Ucraina e nei confronti della strategia aggressiva della NATO. Ma mentre Putin si trova ad affrontare questi rischi provenienti dal sistema transatlantico, "la cosa positiva è che egli ha la Cina e l'India dalla sua parte".
La cooperazione che si sta formando tra Cina, Russia e India, ma anche Egitto, Argentina, Sud America e altri rappresenta il futuro dell'umanità, ha sottolineato LaRouche. "Quando si sarà posata la polvere, verremo a scoprire che c'è un nuovo pianeta, o qualcosa che funziona come un nuovo pianeta, perché il vecchio sarà sparito in fretta. Non vedo l'ora che giunga quel momento".
