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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Abbiamo urgente bisogno di una nuova, inclusiva architettura di sicurezza!

27 settembre 2014 (MoviSol) - Il pensiero geopolitico che domina il mondo transatlantico e la NATO è in forte contrasto con la concezione espressa al recente incontro al vertice tra il Presidente cinese Xi Jinping ed il primo ministro indiano Narendra Modi. I due capi di stato hanno espresso il proprio impegno per un programma da cui trarranno beneficio non solo i loro popolosi paesi, ma tutto il mondo. L'hanno fatto nello spirito dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), il cui ottimismo si propaga come un virus da quando, a meta luglio, il vertice del gruppo ha dato vita ad una serie di accordi economici e culturali in tutta l'Eurasia, l'America Latina e l'Africa.

L'avvicinamento tra India e Cina è di grande importanza, visto che la strategia dell'Occidente si basa su un rapporto conflittuale tra i due paesi che rappresentano il 35% della popolazione mondiale, inclusi conflitti di lunga data sui confini.

Al contempo, tuttavia, aumenta il pericolo di un conflitto mondiale che degeneri in una guerra termonucleare a causa della politica espansionista della NATO, degli Stati Uniti e dell'UE. La scorsa settimana numerosi leader cinesi e russi, e perfino Papa Francesco, hanno ammonito contro tale pericolo.

Alla luce di ciò, Helga Zepp-LaRouche ha chiesto, in un articolo pubblicato il 21 settembre, la convocazione di una conferenza internazionale di emergenza che affronti il tema di come dar vita ad una nuova architettura globale di sicurezza, inclusiva, che garantisca l'esistenza e la sicurezza di tutte le nazioni sul pianeta.

La base di tale concetto, scrive Helga Zepp-LaRouche, è il progetto di una Nuova Via della Seta alla cui costruzione il governo cinese ha invitato a partecipare tutte le nazioni, nella prospettiva di una crescita reciproca e condivisa. Nella conclusione del suo articolo la signora LaRouche affronta precisamente questo tema:

"La specie umana sopravvivrà solo se apprenderà le lezioni di due guerre mondiali nel XX secolo, e cesserà di pensare in categorie geopolitiche. Dobbiamo sostituire questo approccio imperiale ed oligarchico con un nuovo paradigma basato sul fatto che gli scopi comuni del genere umano sono la priorità decisiva per tutti".




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