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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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La strategia antiterrorismo di Obama è "destinata a fallire"

27 settembre 2014 (MoviSol) - Mentre il Presidente Obama si prepara ad un'esibizione teatrale dalla tribuna dell'ONU, il suo piano per combattere l'ISIL non ha convinto gli esperti. Persino la CIA, secondo le solite fonti anonime citate dall'Huffington Post, sostiene che è destinato a fallire, in particolare nella parte che comporta l'addestramento di una forza siriana di opposizione "moderata" che combatta sia l'ISIL che il Presidente Assad.

Anche le nazioni mediorientali sono scettiche, specialmente perché l'Arabia Saudita, la Turchia e il Qatar, tre promotori del Jihadismo, dovrebbero svolgere un ruolo centrale.

Persino il governo iracheno è deluso. In un'intervista all'Associated Press, il Primo ministro iracheno Haider al Abadi ha dichiarato che il suo governo non può permettersi di non consultare Assad, e ha rimarcato l'importanza del rispetto per la sovranità nazionale sia della Siria che dello stesso Iraq. Ha usato toni ancor più pressanti nel richiedere che Teheran faccia parte della coalizione internazionale.

Frattanto, anche se il Congresso USA ha approvato con una larga maggioranza il finanziamento di 500 milioni di dollari per armare e addestrare i ribelli siriani, ciò è avvenuto con un sotterfugio. Infatti, il piano è stato allegato ad una risoluzione che autorizzava il finanziamento del bilancio oltre il 30 settembre, per permettere al governo di continuare a funzionare, benché i due temi fossero completamente estranei.

Alla Camera dei Rappresentanti il margine è stato più esiguo del previsto, 273 a 156 con ottantacinque democratici contrari e 112 a favore.

Durante il dibattito, un certo numero di senatori e deputati hanno duramente criticato il piano. Ripetutamente è stato citato il sostegno saudita ai gruppi terroristici e il suo ruolo nell'undici settembre. Perché i campi di addestramento in Arabia Saudita dovrebbero funzionare meglio di quelli che esistono già, hanno chiesto molti.

Altri hanno fatto notare che i ribelli cosiddetti "moderati" hanno già ricevuto seicento tonnellate di armi, ma non sono riusciti a combinare niente. Non solo, ma molti di coloro che sono stati armati dall'Occidente sono passati ad al Nusra e all'Isil. Inoltre, attualmente tre persone diverse sostengono di essere a capo del Libero Esercito Siriano, che sostanzialmente è un mito.

Per quanto riguarda l'intera strategia di incoraggiare le insurrezioni armate, alcuni parlamentari hanno sottolineato che essa non ha funzionato in Afghanistan, Iraq e Libia, dove la situazione è talmente pericolosa che il personale dell'ambasciata è stato evacuato, e non funzionerà ugualmente in Siria.




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