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L'India "fa la storia" con una missione di successo su Marte

3 ottobre 2014 (MoviSol) - Il 24 settembre l'India è stato il primo paese al mondo a lanciare una missione su Marte riuscita al primo tentativo, ed il primo paese in Asia a raggiungere in sicurezza l'orbita del pianeta rosso.

Il primo ministro Modi, che si trovava al centro di controllo della missione per la Mars Orbiter Mission (MOM) insieme agli scienziati ed ingegneri esultanti, l'ha descritto come un "avvenimento che suscita grande orgoglio nazionale". Riferendosi al viaggio di 650 milioni di chilometri della navicella spaziale, Modi ha dichiarato: "Abbiamo superato i confini dell'impresa umana e dell'immaginazione. Abbiamo condotto la nostra navicella lungo un percorso conosciuto solo a pochi".

La missione, ha aggiunto il primo ministro, è "un salto nel buio. L'umanità non avrebbe progredito, se non avessimo intrapreso simili salti nell'incognito. E lo spazio è il più grande incognito esterno".

Due giorni prima, l'orbiter della NASA Maven era entrato nell'orbita di Marte per una missione di un anno destinata a fornire dati sul pianeta rosso. La sonda indiana è molto più piccola di quella americana, essendo un cubo di 1,5 metri che porta 15 chili di strumentazione scientifica. Anche se l'obiettivo primario era di dimostrare la capacità tecnologica di raggiungere con successo l'orbita di Marte, essa raccoglierà anche dati scientifici sull'atmosfera del pianeta.

Il progetto è stato sviluppato in tempi record: dallo studio di fattibilità nel 2010 all'approvazione all'inizio dell'agosto 2012, la navicella spaziale è stata lanciata solo un anno dopo, il 5 novembre 2013.

L'orbiter indiano è straordinario anche in termini di costi, solo 74 milioni di dollari, paragonati ai 670 milioni per il Maven. Gli scienziati di entrambi i progetti hanno discusso di condividere i dati che le due sonde invieranno a terra.

Il Curiosity rover della NASA ha mandato via Twitter: "Congratulazioni al @ISRO ed alla prima missione interplanetaria indiana per aver raggiunto l'orbita di Marte". A cui MOM ha risposto, "Salve @MarsCuriosity. Restiamo in contatto. Sarò in giro".

Anche se molti hanno accusato gli indiani di spendere soldi nell'esplorazione spaziale invece di combattere la povertà, gli economisti fisici sanno che gli investimenti nelle scoperte scientifiche e tecnologiche hanno un effetto moltiplicatore sull'economia, anche per l'entusiasmo e l'orgoglio che suscitano nei cittadini. Come ha detto Modi, esprimendo un ottimismo tecnologico sconosciuto ai leader occidentale di oggi: "Il successo del nostro programma spaziale è un simbolo luminoso di ciò che siamo capaci di fare come nazione… riducendo i nostri limiti. E poi li ridurremo ancora, e ancora e ancora". Gli indiani ora devono porsi "obiettivi e sfide sempre più difficili" ha detto Modi, e sfidare la prossima frontiera.




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