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L'ONU nomina Jean Ziegler per l'inchiesta sui fondi avvoltoio

15 ottobre 2014 (MoviSol) - Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (UNHRC) ha nominato l'ex parlamentare svizzero Jean Ziegler, autorevole difensore dei diritti umani e già Special Rapporteur dell'ONU sul Diritto al Cibo, a capo della commissione speciale del Consiglio per indagare sulle attività dei fondi avvoltoio. La commissione è stata istituita nel contesto della risoluzione introdotta dall'Argentina e approvata il 26 settembre, che condanna le attività dei suddetti fondi definendole una violazione dei diritti umani e del diritto allo sviluppo. E' composta da diciotto esperti internazionali.

L'ottuagenario Ziegler ha condotto numerose inchieste sulla criminalità finanziaria, particolarmente in Svizzera, e come Rapporteur sul Diritto al Cibo ha denunciato la produzione di biocarburanti come “un crimine contro l'umanità”.

Parlando del suo nuovo compito in un'intervista a Pagina 12, Ziegler ha messo in risalto che i fondi avvoltoio impongono enormi costi specialmente ai paesi poveri, che sono costretti a dirottare i fondi destinati ai programmi sociali per pagare i costi legali. Saranno esaminate anche “le loro pratiche sulla Grecia e sulla Repubblica Democratica del Congo”, ha affermato.

Abbiamo a che fare con “gruppi finanziari che rappresentano il punto massimo, quintessenziale della criminalità bancaria. Non sono fondi d'investimento (…) non sono registrati, operano al di fuori della legalità internazionale, multilaterale e binazionale e, in molti casi persino al di fuori della legalità nazionale. Tutto ciò, naturalmente, va provato e io intendo farlo”. Sarà una battaglia, ha preannunciato, perché gli USA, il Regno Unito e i loro alleati che si oppongono alla risoluzione argentina eserciteranno forti pressioni.

La questione chiave, ha detto, è “chi c'è dietro” gli avvoltoi? Ha puntato il dito contro le grandi banche e finanziarie come Goldman Sachs e UBS, su cui varrebbe la pena indagare per scoprire se i fondi fanno il “lavoro sporco” per l'oligarchia finanziaria, come ad esempio “combattere lo stato argentino nei tribunali americani. Sono convinto che non siano speculatori isolati, ma che invece (…) siano una parte importante del capitalismo finanziario mondiale” e “svolgano il compito specifico di combattere gli stati sovrani nella ristrutturazione del debito”, permettendo alle banche di proseguire la loro attività “normale”.




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