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Il Presidente egiziano Al-Sisi si impegna a sviluppare il deserto

14 novembre 2014 (MoviSol) - Il Presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi è convinto dell'importanza di grandi progetti infrastrutturali per sviluppare l'economia del paese. Oltre a varare la costruzione del Secondo Canale di Suez all'inizio di agosto, il governo ha adottato il piano per il "corridoio di sviluppo del deserto" proposto dal geologo Faruq El-Baaz (anche Farouk El-Baz).

Il progetto prevede la costruzione di una super autostrada ad otto corsie lunga 1.200 chilometri, una ferrovia, una nuova condotta idrica ed un nuovo elettrodotto, che apra nuovi territori allo sviluppo urbano, al commercio, all'agricoltura, al turismo e i posti di lavoro collegati.

L'autore del progetto, il dott. El-Baaz, collabora da molti anni con lo Schiller Institute ed è attualmente membro della commissione scientifica del Presidente egiziano.

In una recente intervista alla Kuwait News Agency (KUNA), il Presidente Al-Sisi ha spiegato che il progetto è iniziato a fasi, che includono la bonifica di quasi 4 milioni di acri di terreno agricolo. Le autorità egiziane, ha detto, cercheranno di ottenere fondi da risorse nazionali e da contributi dei cittadini, facendo notare che gli egiziani hanno acquistato obbligazioni per il progetto del canale di Suez fino a 54 miliardi di sterline egiziane in soli otto giorni.

Più in là nell'intervista Al-Sisi dichiara che nonostante i problemi di sicurezza e le grandi sfide economiche dell'Egitto, il governo procederà con i suoi piani di sviluppo. "Ecco perché ci siamo spostati verso grossi progetti economici, destinati a far fare passi in avanti qualitativi all'economia egiziana".

Quanto al progetto del Canale di Suez, il Presidente egiziano dice: "Puntiamo a realizzare il nuovo canale in un anno, contrariamente alle previsioni degli esperti, che erano dai tre ai cinque anni... Di fatto è un dono dell'Egitto al mondo. Corriamo contro il tempo, e simultaneamente cominciano ad arrivare gli ordini per iniziare la costruzione di un centro internazionale di logistica e deposito....

"Dipendiamo dal sostegno e dalla volontà del popolo egiziano, e ci aspettiamo anche il sostegno dei nostri fratelli, in forma di contributi finanziari, investimenti diretti o crediti a bassi tassi di interesse".




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