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Il CD di Solidarietà

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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

Nell'inerzia dei buoni
l'ombra della "mano austera" copre ogni luogo

Occorre un'opera attiva per contrastare l'impero invadente e pervasivo

28 febbraio 2015 (MoviSol) - Una raccolta di fotografie di luoghi abbandonati ci stimola a condividere alcune nostre riflessioni sul senso tragico della crisi in cui viviamo.

Non soltanto "la decadenza urbana mostra come sarebbe il mondo senza uomini", come recita il testo che in origine accompagna la raccolta (vedi), ma ci fa riflettere sulle conseguenze della tolleranza dei molti nei confronti di pochi distruttori smaniosi e senza scrupoli, nel profondo dell'anima rapiti dal culto maltusiano del denaro.

"Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno li a guardare", diceva Einstein. Siamo chiamati tutti a reagire alla tirannia e alle misure di austerità così evidentemente nocive e contrarie ai reali bisogni delle genti colpite dalla crisi. A voi la scelta di come farlo.

Se, guardando questa galleria avrete un sorriso amaro, siete dei nostri. Coraggio! Associatevi e fate vostra la nostra battaglia.

 

 

Il pensiero imperiale è antiscientifico

Laboratoire Universitaire de Chimie
Rue de l'Austerité
Quelquepart
Belgique

 

 

Il pensiero imperiale non è compatibile con il cosmo

Cointe Observatoire
Jardin de l'Austerité
Liège
Belgique

 

 

Il pensiero imperiale aborre l'agricoltura potenziata
dalle macchine e dalla chimica

Greenhouse
Austerity County
Ohio
USA

 

 

L'impero ha colpito artisti non propriamente uniti
nella difesa della civiltà

United Artists Theatre
Austerity Plaza
Detroit
USA

 

 

Il pensiero imperiale ha in spregio
la pedagogia e svuota le scuole dello spirito

Auditorium of an Elementary School
Austerity Road
Pennsylvania
USA

 

 

Il pensiero imperiale non è ospitale

Hotel
Austerity Region
South Fallsburg, NY
USA

 

 

Il pensiero imperiale è un culto alternativo:
"Non condivido la tua opinione, e darai la tua vita
per poterla esprimere.."

Presbyterian Church
Austerity Avenue
Detroit
USA

 

 

Il pensiero imperiale è tutto per il paradiso fiscale,
non contempla il primo settore

Aciéries Réunies de Burbach-Eich-Dudelange
Vallée de l'Austerité
Esch-sur-Alzette
Luxembourg

 

 

Il pensiero imperiale non si nutre alla Repubblica delle Lettere

Public Library
Austerity Block
Detroit
USA

 

 

Il pensiero imperiale non ha storia, in un certo senso

A warehouse of collector’s vehicles
Austerity Building
Detroit
USA

 

 

Il pensiero imperiale si materializza nella banca centrale,
incompatabile con la banca nazionale

National Bank of Detroit
Austerity Basement
Detroit
USA

 

 

Il pensiero imperiale spesso ricorre alle guerre

вокзал
Регион жесткой экономии [1]
Абхазия

 

 

Il pensiero imperiale non ammette denunce,
soprattutto in versi e musica

Philadelphia Metropolitan Opera House
Austerity Square
Philadelphia
USA

 

 

Il pensiero imperiale si oppone
alla crescita del potere dell'uomo sulla natura,
prediligendo il potere dell'uomo sull'uomo

Central nuclear cerrada [2] de Lemóniz
Provincia de la Austeridad
España


Note:

[1] - Traduzione delle tre righe: Stazione ferroviaria | Regione dell'Austerità | Abkhazia

L'Abkhazia è la regione contesa durante il conflitto tra Russia e Georgia del 1992.

[2] - Nel linguaggio felpato di Wikipedia: "Fece la sua comparsa la banda di terroristi ETA, che negli anni Settanta e Ottanta realizzò un'ondata di attentati contro diverse installazioni della società Iberduero, contro la centrale nucleare di Lemóniz e contro il governo di Madrid, esigento la demolizione della centrale in cambio della rinuncia ad uccidere José María Ryan Estrada, l'ingegnere del progetto nucleare di Lemóniz che era stato sequestrato, ma poi ucciso nel 1981. Nel 1982 l'ETA si rese responsabile di un ultimo assassinio nel tentativo di far chiudere la centrale di Lemóniz: Ángel Pascual Múgia fu ucciso sulla strada per recarsi al lavoro nella centrale.

Secondo alcune versioni, la definitiva chiusura della centrale di Lemóniz fu causata dagli attentati dell'ETA, tuttavia i raggruppamenti ecologisti come Ekologistak Martxan (Ecologistas en acción in spagnolo) assicurano che la sconfitta delle autorità nella questione della centrale Lemóniz fu dovuta alla pressione sociale e alle manifestazioni organizzate dalle associazioni opposte all'energia nucleare.

[...] hace aparición la banda terrorista ETA que durante los años 70 y 80 realizó una oleada de atentados contra las diversas instalaciones de Iberduero, contra la central nuclear de Lemóniz y contra el gobierno de Madrid exigiendo la demolición de la central a cambio de no ejecutar al ingeniero del proyecto nuclear de Lemóniz, José María Ryan Estrada que fue secuestrado y posteriormente asesinado en 1981. En 1982, ETA se cobra su última víctima en nombre de Lemóniz, Ángel Pascual Múgia que murió al sufrir un atentado cuando se disponía a ir a trabajar.

Según algunas versiones, la paralización definitiva de Lemóniz fue causada por los atentados de ETA, sin embargo, las agrupaciones ecologístas como Ekologistak Martxan (Ecologistas en acción en español) aseguran que la derrota de Lemóniz fue debida a la presión social y a los actos convocados por las organizaciones antinucleares.]

 




 

Siete stanchi di sentire solo lamentele di chi vi sta intorno?
Siete stanchi di lamentarvi senza fare altro?

Il crac finanziario da noi previsto, mentre tutti gli altri lo negavano, è arrivato. Oltre ad offrire la giusta chiave di lettura del processo in corso, abbiamo sempre indicato i piani concreti per uscire dalla crisi iniziata nel 1971, con l'abbandono degli accordi di Bretton Woods.

La nostra associazione ha una reputazione unica di indipendenza politica ed economica. Le nostre attività sono esclusivamente sostenute dai contributi volontari di chi riconosce la nostra autorità e la necessità di un'azione dal carattere sistemico e globale, e con noi voglia dividere la gioia di cambiare la storia, sfruttando proprio la crisi in atto.

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