ECONOMIA

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

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A chi serve un nuovo 11 settembre?

Il 29 luglio 2003 Lyndon LaRouche ha posto un inquietante interrogativo: la giunta neo-conservatrice che fa capo al vice presidente Dick Cheney e gli ambienti "sinarchisti" che la controllano potrebbero orchestrare un nuovo episodio terroristico senza precedenti, come quello dell'11 settembre 2001? Questo interrogativo si pone considerando la situazione politica negli Stati Uniti, che si fa sempre più tesa, il surriscaldamento dei focolai strategici in tutto il mondo, e l'aggravarsi della crisi economica e finanziaria: in tale contesto un secondo "11 settembre" potrebbe essere visto come il pretesto necessario, "di natura esterna", che consentirebbe di imporre nuove trasformazioni della politica USA tanto radicali quanto lo furono quelle già imposte a partire dall'autunno 2001. Vi sono alcuni fatti che fanno temere uno sviluppo del genere:
Il 24 luglio Cheney ha pronunciato un discorso all'American Enterprise Institute (AEI), sul tema dell'Iraq, in cui il vice presidente si è soffermato in particolare a "prevedere" un nuovo eclatante episodio terroristico contro gli Stati Uniti. Cheney ha detto tra l'altro: "Dopo aver perso migliaia di americani in una sola mattinata la risposta ai pericoli non può più essere quella delle proteste diplomatiche o delle dichiarazioni di grande sdegno ... Agiremo, e con decisione, prima che le minacce che si stanno addensando possano infliggere danni catastrofici alla popolazione americana ... Le reti terroristiche, per quanto scombinate e decentralizzate, reclutano ancora nuovi aderenti e ordiscono ancora nuovi attacchi ... I terroristi sono intenzionati a colpire nuovamente l'America." Questa sua "previsione", Cheney l'ha ripetuta anche il 31 luglio.
Il 29 luglio il Washington Post presentava un articolo intitolato "Al Qaeda pianifica nuovi dirottamenti, dicono le autorità". Secondo l'articolo le autorità governative americane temono nuovi dirottamenti e suicidi simili a quelli dell'11 settembre 2001, che potrebbero verificarsi alla fine dell'estate. Il Dipartimento per la sicurezza del territorio americano ha emesso una circolare su questo tema diffusa al personale aeroportuale e delle organizzazioni di sicurezza.
Secondo l'Attorney General John Ashcroft c'è una "possibilità molto reale" che le reti di Al Qaeda tornino a colpire negli USA: "Al Qaeda è ancora determinata a ferire gli Stati Uniti", ha detto Ashcroft il 3 agosto.
Il 28 e 29 luglio la stampa internazionale ha riferito del tentativo abortito del Pentagono di aprire il mercato delle scommesse (un mercato dei future) sullo scoppio di episodi terroristici, assassinii e colpi di Stato in Medio Oriente.