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L'IAEA propone di ripristinare "atomi per la pace"

settembre 2003 – I mezzi d'informazione hanno dato ampio spazio all'"ultimatum" all'Iran affinché accetti nuove ispezioni dell'International Atomic Energy Agency (IAEA), emesso in occasione del congresso dei governatori dell'IAEA del 16 e 17 settembre. Poco, invece, è stato riferito sul simposio degli esperti scientifici che hanno fatto il punto sui 50 anni di storia del nucleare, a partire dallo storico discorso del Presidente Dwight Eisenhower che lanciò la politica di sviluppo nota come "atomi per la pace" nel 1953.
Nel suo discorso, il direttore dell'IAEA El Baradei ha parlato di "un nuovo modo di pensare per garantire che l'energia nucleare resti una fonte di speranza e prosperità, e non uno strumento di autodistruzione".
Il delegato francese, Alain Bugat, ha detto: "L'iniziativa Atomi per la Pace resta più importante che mai per l'impiego di risorse energetiche e lo sviluppo sostenibile della popolazione mondiale."
Il delegato cinese Zhang Huazhu ha detto che "con 50 anni d'esperienza e di continuo miglioramento tecnologico il nucleare è riconosciuto come una fonte energetica pulita, sicura ed economica, e ricopre oggi un ruolo importante nella composizione energetica mondiale".
Il famoso scienziato russo Evgeny Velikov ha detto che occorre guardare oltre le attuali tecnologie di fissione. "I vantaggi della fusione per l'energia nucleare - ha detto Velikov - sono fonti inesauribili, certezza ecologica, sicurezza intrinseca, livelli ridotti di scorie radioattive e l'assenza di materiali che potrebbero essere impiegati per le armi."