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LaRouche a Mosca

"Cina nel 21° secolo: opportunità e sfide della globalizzazione" è stato il titolo della conferenza organizzata dall'Accademia delle Scienze di Mosca il 23-25 settembre, a cui ha partecipato Lyndon LaRouche (al centro nella foto sotto). Il candidato alla presidenza USA ha pronunciato un discorso in cui ha sottolineato come l'unica risposta adeguata alla serie di guerre messe in moto dalla politica imperiale di Dick Cheney e della sua giunta neo-conservatrice consista nel "fondare una comunità di principi su scala globale" tra gli stati nazionali sovrani. Si deve stabilire, sul piano internazionale, un principio per i trattati di cooperazione economica a lungo termine con la Cina e con le altre nazioni dell'Asia sia centrale che orientale e meridionale, e con la Russia "eurasiatica".
LaRouche ha notato come in Europa occidentale stiano emergendo tendenze favorevoli a questo tipo di cooperazione, che potrebbero portare alla formazione di un blocco economico eurasiatico. Parallelamente, uno spazio per lo sviluppo dovrebbe emergere nell'emisfero occidentale, esteso alle Americhe del Nord e del Sud e poi all'Australia e alla Nuova Zelanda. La formazione di questi blocchi nell'economia mondiale, e la loro interazione nel commercio e negli investimenti, necessita un comune impegno per la riorganizzazione radicale del sistema monetario e finanziario senza il quale lo sviluppo economico è semplicemente impossibile.
Alla conferenza, organizzata da tre organismi dell'Accademia -- Consiglio accademico per gli studi della Cina contemporanea, l'Istituto per gli studi orientali e l'Associazione russa dei sinologhi -- hanno partecipato circa 250 tra diplomatici, personale del ministero degli Esteri e di altri ministeri, esponenti dell'Accademia delle Scienze, giornalisti ed esponenti di altre istituzioni, e una folta delegazione cinese. Tra il pubblico molti sostenitori e amici di LaRouche.