ECONOMIA

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

ECONOMIA

Gli industriali bellunesi invitano
i rappresentanti di LaRouche

Rappresentanti del Movimento Solidarietà e dell’EIR sono stati invitati a parlare ad un’importante conferenza sul futuro della produzione industriale nel distretto dell’occhialeria a Longarone (BL) il 13 marzo. Questo distretto, uno dei più importanti per la produzione di occhiali a livello internazionale, sta rapidamente perdendo imprese e posti di lavoro come conseguenza della globalizzazione e l’outsourcing.

A destra Alberto Lorenzet introduce i relatori del Movimento Solidarietà

Lo stesso tipo di speculazione – guidata dalla SADE dell’ex ministro delle Finanze fascista Giuseppe Volpi di Misurata – portò all’evento che rese Longarone famoso nel mondo: il disastro del Vajont, in cui 2000 persone persero la vita nel 1963. Allora, per non compromettere il loro margine di profitto, i dirigenti della SADE ignorarono le chiare indicazioni dei pericoli di smottamento, fino al punto di non ritorno: e alla fine, lo stato rimase col cerino in mano. In questo modo, un grande progetto infrastrutturale portò ad una tragedia, grazie alla filosofia liberista ammessa in un’opera di tale importanza.

Al convegno del 13 marzo erano presenti un centinaio di imprenditori e rappresentanti dell’industria locale, autorità del comune, della provincia e della regione. Il tono dei lavori è stato dato da Renato Brunetta, economista arci-liberista e Europarlamentare di Forza Italia. Brunetta, che doveva parlare verso la fine del convegno, ha interrotto tutti chiedendo di parlare subito non appena ha colto il tono preoccupato dei primi interventi che davano il quadro della gravità dell’emorragia dei posti di lavoro nella zone del Cadore e nel Bellunese. Brunetta si è messo in cattedra a dare la “buona notizia”: la situazione economica mondiale – a partire dall’America – tende al bello. I tassi di crescita americani sono incredibili, ha detto, e le imprese italiane dovranno agganciarsi a questo trend, occupandosi solo di promuovere l’immagine dei loro marchi. Nell’affannosa impresa di spargere ottimismo di maniera si è evidentemente dimenticato di guardare non solo ai veri indicatori economici USA, come l'occupazione, ma anche all’orologio.

Quando Brunetta si è finalmente convinto di aver detto tutto, Alberto Lorenzet, socio del Movimento Solidarietà, ha introdotto i rappresentanti di LaRouche dicendo che la politica del movimento è incentrata sull’importanza dell’essere umano, anche e soprattutto nell’economia, e si rifà alla tradizione umanista che è alla base dei momenti migliori della storia umana. Ha parlato del ruolo del Sistema Americano di Economia Politica, e della battaglia che Lyndon LaRouche oggi conduce in questa stagione elettorale americana.

Lorenzet ha quindi presentato Andrew Spannaus, “economista americano dell’EIR”. Spannaus (nella foto) ha smontato le assurde previsioni di Brunetta per l’economia americana, mostrando come le statistiche che prevedono una crescita economica e dell’occupazione negli USA siano sfacciatamente truccate. A questo punto Brunetta, in un evidente stato di agitazione, ha interrotto Spannaus per dire, “Se fosse un mio studente, la boccerei.” Spannaus ha replicato tranquillo “non mi preoccuperei certamente di essere bocciato da uno che propone il liberismo finanziario” riscuotendo gli applausi del pubblico. Il rappresentate dell’EIR ha poi illustrato la realtà della bancarotta in cui versa il sistema finanziario ed economico mondiale ed ha quindi esposto le proposte di LaRouche per una Nuova Bretton Woods. Per quanto riguarda la competizione della Cina ha spiegato che una soluzione non c’è sin tanto che permane una situazione in cui ci si contendono mercati sempre più ristretti e limitato alle isole di ricchezza. L’unica soluzione è rappresentata da una politica volta a creare nuovi mercati sani ed in espansione, come quella del Ponte di sviluppo eurasiatico, in cui la Cina e altri paesi asiatici trarrebbero vantaggio dall’aumento bilanciato dei livelli di vita e della qualificazione produttiva della propria forza lavoro, piuttosto che stremarla in disperate competizioni al ribasso, su cui si arricchiscono solo giganti della distribuzione come Wal Mart.

Liliana Gorini, vice presidente del Movimento Solidarietà, ha illustrato al pubblico le mozioni a favore della Nuova Bretton Woods presentate alla Camera e al Senato ed ha sfidato il pubblico a non agire come Amleto, che pur di non affrontare l’ignoto – un nuovo modo di concepire la realtà per trovare la soluzione alla crisi – sceglie di affondare aggrappato ai suoi irrinunciabili paraocchi ideologici. A questo punto Brunetta ha perso le staffe, di nuovo, e si è messo ad accusare i rappresentati di LaRouche di essere “comunisti”, nonostante Gorini tentasse di calmarlo facendogli notare che le mozioni in questione sono state sottoscritte da parlamentari di tutti i partiti, compreso il suo.

Nelle sue conclusioni Brunetta (nella foto) ha sfidato il ridicolo occupandosi soltanto di difendere le sue posizioni dalle critiche, fino ad arrivare a tacciare i rappresentanti di LaRouche di essere comunisti e non si sa da chi pagati. Alla fine della mattinata, mentre il pubblico si interessava alle pubblicazioni del Movimento Solidarietà, l’economista liberista ha sfoderato la sua estrema difesa: “Voi non potete discutere con me”, ha detto, “perchè non avete il dottorato in economia.” Almeno così, Brunetta non può perdere.