ECONOMIA

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

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Antonio Fazio e la nuova Bretton Woods

Il 7 giugno si è tenuta presso la Sala Assemblee della Banca Popolare Commercio e Industria di Milano il tradizionale incontro con il mondo bancario e finanziario milanese per commentare la relazione del governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio sullo stato del sistema bancario italiano. Tra gli invitati c’era anche Liliana Gorini, vicepresidente del Movimento Solidarietà, che a conclusioni delle considerazione del Prof. Tancredi Bianchi, presidente di Centrobanca SpA, è intervenuta illustrando brevemente l’iniziativa del Movimento Solidarietà per dar vita ad una Nuova Bretton Woods, e la relativa mozione alla Camera dei Deputati.

Il Prof. Tancredi Bianchi è stato introdotto da Giuseppe Vigorelli, presidente della Banca Popolare Commercio e Industria, il quale ha espresso alcune riserve sul presunto stato di “buona salute” del sistema bancario italiano, non soltanto per gli scandali Cirio e Parmalat, ma anche perché esso non ha colto le tre grandi sfide del nostro tempo “quella del mercato dell’India e della Cina, che rappresentano la fetta di popolazione più alta, quella dell’esigenza di moralizzare il sistema economico, ed infine quella tutta italiana della crisi energetica, dovuta alla decisione sbagliata di rinunciare al nucleare, che ci costringerà presto a gestire un altro black out”. Più possibilista, il Prof. Tancredi Bianchi ha lodato la relazione del governatore Fazio, limitandosi ad alcune battute di spirito sui risparmiatori che perdono tutto investendo in qualche “hedge fund” di cui non conoscono i rischi. La prima domanda al Prof. Tancredi Bianchi è stata posta da Liliana Gorini, che ha ricordato al mondo bancario milanese la mozione per una nuova Bretton Woods (un nuovo sistema finanziario che ponga fine alla bolla speculativa) presentata lo scorso febbraio alla Camera ed al Senato da un folto gruppo di parlamentari di entrambi gli schieramenti. “Quella mozione impegna il governo italiano a farsi promotore di una nuova architettura finanziaria a livello internazionale, che ponga fine alla bolla dei derivati responsabile del crac Parlalat. Mi stupisce che il governatore Fazio parli invece dei derivati come elemento ‘stabilizzatore’ dell’economia, mentre è di ieri la notizia che anche le Poste italiane hanno perso miliardi in investimenti sbagliati in derivati, sollecitati dalla solita J.P. Morgan, e i derivati sul petrolio sono i responsabili anche dell’aumento del prezzo del greggio, certamente non dovuto alla mancata produzione di petrolio, come affermano taluni”. Il Prof. Tancredi Bianchi, pur difendendo il diritto al gioco d’azzardo ed alla speculazione, e affermando che non si possono “vietare” gli strumenti derivati, ha risposto ammettendo che il sistema bancario non può sostituirsi ad un casinò e che il problema è che non vengono indicati i rischi insiti in questi investimenti, e su questo sicuramente sarebbe necessario prendere misure.

Liliana Gorini, vicepresidente del Movimento Solidarietà, insieme all’economista USA Lyndon LaRouche (a sin.), al dott. F. Kerbaker dell’Associazione per lo Sviluppo degli Studi di Banca e Borsa (presieduta dal dott. Vigorelli) e del prof. Banfi dell’Università Cattolica, durante la conferenza su “Una nuova Bretton Woods: come uscire dalla crisi finanziaria internazionale” che si tenne all’Università Cattolica di Milano nel giugno 2002. L’intervento di LaRouche fu pubblicato nel bollettino dell’ASSBI, inviato a 1000 istituzioni politiche e istituti di credito in tutta Italia. Dell’iniziativa per una nuova Bretton Woods si è discusso anche il 7 giugno scorso alla Banca Popolare Commercio e Industria di Milano.