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Gli scandali di Cheney

Un uomo di Cheney ha scritto il memorandum che autorizzava le torture

15 luglio 2004 – David Addington, Consigliere Legale del Vicepresidente americano Dick Cheney, è l'autore materiale di uno dei memorandum della Casa Bianca secondo i quali il Presidente Bush, nell'ambito della cosidetta "guerra al terrorismo",  avrebbe l'autorità di violare la Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra. Il risultato immediato di questo documento sono state le torture nel carcere di Abu Ghraib a Bagdad, ma anche quelle sicuramente avvenute (e non ancora rivelate) in altre località segrete di detenzione in Afghanistan, nella Baia di Guantanamo a Cuba, ed in altri paesi in tutto il mondo.
La rivelazione secondo cui Addington è l'autore del memorandum per il Presidente, scritto il 25 gennaio 2002, è apparsa per la prima volta nell'edizione online di Newsweek il 3 luglio 2004. Un assistente del consigliere legale della Casa Bianca Gonzales ha dichiarato al giornalista Daniel Klaidman che "il memorandum è stato scritto in realtà non da Gonzales ma dall'avvocato capo di Dick Cheney, David Addington, un falco tra i più duri".
La campagna elettorale di Lyndon LaRouche ha confermato indipendentemente l'accuratezza della notizia di Newsweek, consultando svariate fonti della comunità legale e di intelligence che hanno familiarità con le delibere prese dal Presidente Bush prima che venisse scritto quel memorandum, che lo stesso Bush approvò. Stando ad uno specialista di legge militare, che conosceva le procedure, Addington ha partecipato a tutte le riunioni che hanno portato a stilare il memorandum. Una fonte della comunità di intelligence ha confermato che Newsweek aveva ottenuto dichiarazioni registrate di funzionari della Casa Bianca vicino al consigliere generale Gonzales, anticipando un tentativo dell'amministrazione di screditare la notizia. Una settimana dopo le rivelazioni di Newsweek la Casa Bianca di Bush non ha compiuto alcun tentativo di mettere in dubbio il ruolo svolto da Addington.
Prima dell'articolo pubblicato online da Newsweek fonti militari e di intelligence avevano indicato in Addington uno dei protagonisti della campagna di Cheney e degli ambienti a lui vicini per calpestare la legge internazionale nella guerra al terrorismo.
I legami tra Addington e Dick Cheney risalgono a 15 anni fa, quando il primo funse da assistente speciale e sottosegretario alla Difesa nell'amministrazione di Bush padre, in cui Cheney era ministro della Difesa. Dal 1992-93 è stato consigliere generale del Pentagono, lasciando il governo quando Cheney lasciò la Difesa. Quando si è candidato come Vicepresidente insieme a Bush, Cheney ha portato Addington alla Casa Bianca come proprio consigliere legale.
Addington ha sempre funto da guardia del corpo legale di Cheney, impedendo agli on. Henry Waxman (Democratico della California) e John Dingell (Democratico del Michigan) di accedere ai documenti dell'equipe del Vicepresidente sull'energia quando è scoppiato lo scandalo delle bustarelle della Halliburton (per ottenere commesse in Iraq). La "task force" del Vicepresidente (ed ex amministratore della Halliburton) sull'energia fu la prima a organizzare una serie di riunioni segrete a favore della guerra in Iraq, ed a pianificare concessioni petrolifere in Iraq, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.
L'economista e candidato democratico Lyndon LaRouche ha dichiarato l'8 luglio: "Tutto sta ad indicare che Cheney stia per lasciare il posto di Vicepresidente. Se il Partito Repubblicano non confermerà Cheney nel ticket elettorale con Bush, si metterà male per la campagna di Kerry. Dalle primarie di marzo, Bush e Cheney erano impegnati in una corsa obbligata per vedere chi dei due facesse una brutta fine per primo. Se un repubblicano della vecchia guardia finirà col sostituire Cheney, potrebbe arrestarsi il tasso di crollo della popolarità di Bush, e questo potrebbe significare una sconfitta in novembre per il duo democratico Kerry-Edwards".
"Nel reagire ai resoconti quotidiani sui guai che si accumulano per la carriera di Cheney, non dobbiamo perdere di vista il fatto che nessuno dei candidati ufficiali a Presidente e Vicepresidente è mentalmente preparato ad affrontare il rischio sempre più vicino di un crollo del sistema monetario e finanziario internazionale. La data in cui ciò avverrà è incerta, ma sarà presto. Non abbiamo bisogno di un altro Herbert Hoover, sia democratico che repubblicano, ora che si avvicina il crac finanziario.
"Quindi, sarà un bene per il mondo se Cheney se ne andrà presto. Ma non dimentichiamo che, anche se Cheney se ne andasse, i pericoli reali sarebbero ancora di fronte a noi".

Repubblicani moderati chiedono che Cheney non si ricandidi
I problemi del Vicepresidente Cheney non finiscono certo con le rivelazioni su Addington e il memorandum che autorizza le torture. Un gruppo crescente di repubblicani moderati chiede che Cheney non si ricandidi insieme a Bush in novembre. La presa di posizione più recente contro Cheney è quella dell'ex Senatore Alfonse D'Amato (Repubblicano di New York), il quale ha dichiarato alla radio WINS di New York il 7 luglio che Cheney dovrebbe essere sostituito dal Segretario di Stato Colin Powell o dal Sen. John McCain come candidato a Vicepresidente.
Stando a una fonte bene informata all'interno del partito, si sono tenute riunioni con i rappresentanti repubblicani al Senato in preparazione di una "chiacchierata su Cheney" all'interno del Comitato Nazionale Repubblicano (corrispondente alla Direzione del partito) in cui verrà chiesta una sostituzione del vice di Bush, in vista del Congresso repubblicano a New York che determinerà il "duo" repubblicano.
Una valutazione ancor più dura del "fattore Cheney" è stata pubblicata l'8 luglio in una lettera informativa di Washington, il Capitol Hill Blue in cui si afferma che a Cheney è dedicato un memorandum del consigliere legale della Casa Bianca, in cui si sostiene l'alta probabilità che Cheney venga incriminato per le bustarelle della Halliburton. Il memorandum prevede un'iniziativa del magistrato inquirente francese Renaud van Ruymbeke, che indaga su bustarelle di 180 milioni di dollari date dalla Halliburton a funzionari nigeriani all'epoca in cui Cheney era Presidente dell'impresa.
"Coloro che hanno letto l'analisi affermano che essa giustifica un processo contro il Vicepresidente e concludono che Cheney ha violato sia lo spirito che le intenzioni delle leggi federali sul conflitto di interessi", scrive Teresa Hampton su Capitol Hill Blue.
Un altro elemento che potrebbe condurre all'espulsione di Cheney sono le rivelazioni del Washington Post secondo cui il medico personale di Cheney, il dott. Gary Malakoff, che nel 2000 garantì il buono stato di salute di Cheney dopo un infarto, salvandolo dalle dimissioni, è soggetto a una serie di droghe, tra cui cocaina, Stadol, Fiorinal, Codein, Xanax e Ambien. Il medico di Cheney ha falsificato la propria cartella clinica per nascondere la sua dipendenza da droghe, e durante un programma di riabilitazione continuava a praticare la professione medica e ad insegnare medicina all'Università George Washington. Tra il 1998 ed il 2001, il Dott. Malakoff ha provocato 20 incidenti automobilistici. Un portavoce di Cheney ha ammesso al Washington Post l'8 luglio che Cheney sapeva della dipendenza da droghe del Dott. Malakoff, ma che ha cambiato medico personale solo recentemente.

La Enron, Bush e Cheney
Dall'epoca in cui il dirigente della Enron Ken Lay ha trasformato la Houston Natural Gas nella Enron verso la metà degli anni Ottanta, passando dalla produzione e vendita di energia alla speculazione finanziaria sui mercati energetici, Lay ha fatto affidamento sulla famiglia Bush che ha sostenuto politicamente le sue ambizioni finanziarie, così come Bush ha fatto affidamento sul sostegno finanziario della Enron. Lay ha contribuito milioni di dollari alle aspirazioni presidenziali di Bush, in cambio della formulazioni di aspetti chiave della sua politica energetica.
Se non ci fosse stata un'affinità ideologica, tra i Bush e Lay ce n'era certamente una pratica. Dopo la prima guerra del Golfo, alcuni amici e membri del governo di Bush padre sono entrati a far parte della Enron per "ricostruire il Kuwait", ovvero trarre profitti dalla guerra.
Con l'amministrazione di Bush figlio, Lay era convinto di avere un Bush ancora più malleabile alla Casa Bianca, ed un Vicepresidente nel "business dell'energia" targato Halliburton. Lay e la Enron sono stati i secondi grandi contribuenti alla campagna di Bush figlio. Non sorprende che il Presidente e il Vicepresidente Cheney si siano rivolti proprio alla Enron per consigli sulla politica energetica.
E' risaputo che Lay incontrò Cheney durante le discussioni segrete della task force sull'Energia che presiedeva, e l'on. Henry Waxman (Democratico della California) ha fatto notare che 18 delle raccomandazioni contenute nel rapporto di quell'equipe sono state proposte o sostenute dalla Enron, e ruotano intorno ad un aumento della deregulation. Anche le nomine della Casa Bianca a capo dell'agenzia federale che regola i prezzi energetici, a cui spettava mettere fine al saccheggio della California da parte della Enron due anni prima che facesse fallimento, sono state suggerite da Lay.