ECONOMIA

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

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Lipsia, un contingente del movimento giovanile di LaRouche apre la manifestazione del 28 luglio. Lo striscione del BüSo (il Movimento Solidarietà tedesco) dice: "In Sassonia l'economia deve crescere".

Le manifestazioni del lunedì: l'idea giusta al momento giusto

Lipsia, 10 agosto – Quattro settimane fa il movimento di LaRouche in Germania (BüSo), presieduto da Helga Zepp-LaRouche, ha rimesso in moto a Lipsia le famose "manifestazioni del lunedì", che nel 1989 scandirono la fine del regime comunista della Germania Orientale, questa volta per chiedere giustizia economica e sociale. Il 2 agosto queste manifestazioni si sono allargate ad altre città: in 5.500 hanno manifestato a Magdeburgo, in 1500 sia a Dessau che a Senftenberg, e alcune centinaia a Erfurt, Suhl, Dresda, su iniziativa di altri partiti ed organizzazioni. Il 9 agosto si sono tenute manifestazioni in 22 città con una partecipazione complessiva di 30 mila persone, secondo la polizia, e molte di più secondo gli organizzatori.
La rapidità con cui si diffonde l'idea di rilanciare le "manifestazioni del lunedì", nel bel mezzo della pausa estiva, dimostra come l'iniziativa del BüSo all'inizio di luglio fosse la cosa più opportuna da fare. La decisione di manifestare per chiedere una svolta fondamentale nella politica economica e degli investimenti è nata come risposta ad una nuova dinamica messa in moto nei laender dell'Est, dove la nuova legge "Hartz IV" produce un diffuso senso di umiliazione e di insicurezza estrema per il futuro proprio in quella popolazione che, scandendo lo slogan "Il popolo siamo noi", liquidò il regime della DDR con una rivoluzione pacifica.
Il ripristino di quelle storiche manifestazioni è stato chiesto dal BüSo con volantini diffusi in centinaia di migliaia di copie ed ha ottenuto l'adesione entusiasta da parte di sindacalisti, personalità religiose ed esponenti di partiti politici, con prese di posizione su giornali e interviste alla radio. All'iniziativa hanno invece risposto con una buona dose di isteria i politici che hanno promosso la Hartz IV, la nuova legge sul lavoro. Tra questi il ministro dell'Economia Wolfgang Clement, responsabile dell'applicazione della nuova legge, ha affermato il 6 agosto che l'iniziativa "è del tutto fuori luogo" e il riferimento alle manifestazioni del 1989 sarebbe "imbarazzante" e "un insulto" a quel momento storico. "Talvolta mi chiedo in che paese viviamo davvero ... A chiunque chiede disordini civili adesso debbo dire che è del tutto fuori luogo".
A sostenere Clement sono intervenuti il capogruppo dei verdi al Parlamento e il presidente degli imprenditori tedeschi. Ma contro di lui si sono nettamente schierati Wolfgang Thierse, presidente del Parlamento e cofondatore dell'SPD nei laender dell'Est nel 1989, e Freya Klier, famoso regista dissidente dell'ex DDR. Nell'edizione domenicale del più diffuso quotidiano tedesco, la Bild, Thierse ha difeso le manifestazioni affermando: "Il senso di giustizia è più forte tra i cittadini dell'est che quelli dell'ovest" della Germania, grazie all'esperienza del 1989. Anche Cornelia Pieper, segretario amministrativo del partito liberale (FDP), ha criticato il tono insolente di Clement osservando che esso favorisce l'espandersi delle proteste dall'Est all'Ovest. Il governatore della Sassonia Georg Milbrand ha dichiarato in un'intervista radiofonica del 9 agosto di "non escludere" la possibilità che singoli esponenti del suo governo partecipino alle manifestazioni del lunedì. Il giorno prima Milbrand aveva avuto una discussione televisiva in cui è intervenuto un esponente del movimento giovanile di LaRouche, LYM, particolarmente impegnato a promuovere le manifestazioni.