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Pisanu riprende l'allarme di LaRouche sull'internazionale sinarchista

In un'intervista concessa al settimanale l'Espresso, il ministro degli Interni Giuseppe Pisanu ha messo in guardia contro possibili provocazioni antisindacali in vista dell'autunno caldo, provenienti sia dai seguaci di "sinistra" di Toni Negri che dagli ambienti di "destra" legati all'internazionale sinarchista/falangista dello spagnolo Blas Pinar.
Si tratta di una conferma ai massimi livelli istituzionali delle denunce formulate da Lyndon LaRouche circa un anno fa. (cfr. Strategic Alert dell'EIR n. 33 del 14 agosto 2003).
Parlando del settore "anarco-insurrezionalista", che si è reso responsabile di attentati come quelli compiuti con i pacchi esplosivi spediti a Romano Prodi e altri funzionari della Commissione Europea, Pisanu ne quantifica il numero in "diverse centinaia di militanti, alcuni dei quali operano a doppio livello, nel senso che emergono nelle manifestazioni di piazza spesso a volto coperto e armati di spranghe (a Genova stavano con i Black bloc), ma agiscono anche nell'ombra, clandestinamente, come autori di numerosi attentati... e stiamo parlando solo degli anarco-insurrezionalisti. Poi ci sono i marxisti-leninisti e c'è la pletora degli antagonisti estremi che stanno sempre a cavallo tra la protesta veemente e il reato vero e proprio, come quelli che sono andati a fare centinaia di milioni di danni un po' dappertutto, dal cantiere Tav di Firenze al nuovo centro per immigrati di Gradisca d'Isonzo".
Alla domanda se dietro di loro ci sia un Grande Vecchio, Pisanu risponde: "Un Grande Vecchio no. Però taluni gruppi sembrano aver scoperto nuove basi teoriche comuni, come, per esempio, il libro Impero di Toni Negri."
Ricordiamo ai nostri lettori che l'EIR denunciò con tempismo il testo di Negri, che fu effusivamente recensito sul New York Times. In esso, Negri considera la globalizzazione un provvidenziale alleato nella lotta per l'abolizione degli stati nazionali.
Tornando a Pisanu, egli lancia un avvertimento: "Non mi sorprenderei se nel prossimo autunno anarco-insurrezionalisti, marxisti leninisti, settori dell'autonomia operaia e del sindacalismo di base si rovesciassero sulle manifestazioni sindacali con il proposito più o meno concordato di deviarle dal loro naturale alveo democratico". Pisanu è pur sempre un ministro del governo Berlusconi, ma a differenza di altri suoi colleghi esprime netto apprezzamento per il carattere democratico delle manifestazioni sindacali, ricordando che "le più grandi e pacifiche manifestazioni italiane degli ultimi anni hanno sempre potuto contare su efficienti servizi d'ordine dei sindacati e sul loro spirito di collaborazione con le forze di polizia".
Infine, Pisanu completa il quadro ricordando che il terrorismo di destra esiste ancora, ma "sarebbe più concreto parlare di antagonismo estremo di destra. Penso al proliferare di gruppuscoli molto assortiti che vanno dai sodalizi filoislamici e antiamericani a certi raggruppamenti xenofobi spesso contigui a tifoserie violente e persino alla malavita. Sono anche emersi collegamenti con formazioni affini francesi, spagnole e argentine".
Pur non facendone il nome, l'identikit di Pisanu corrisponde all'alleanza internazionale dei gruppi sinarchisti di destra forgiata dall'ex falangista spagnolo Blas Piñar, e di cui fanno parte il francese Le Pen, l'argentino Partido por la Reconstruction e l'italiano Forza Nuova guidato da Roberto Fiore. Alle recenti elezioni europee, il cartello elettorale di cui faceva parte Forza Nuova ha eletto a Strasburgo la nipote del duce, Alessandra Mussolini. Le "tifoserie violente" a cui si riferisce Pisanu sono certamente quelle che, in occasione del derby Roma-Lazio, costrinsero l'arbitro a interrompere l'incontro e successivamente impegnarono le forze di polizia in scontri violenti intorno allo stadio Olimpico. In queste tifoserie, dominate da organizzazioni parallele a Forza Nuova, si muove Paolo Signorelli, l'ex ideologo di Ordine Nuovo negli anni del terrorismo nero.
Ciò che Pisanu non ha detto è quanto i fronti di "sinistra" e di "destra" dell'antagonismo violento siano tra loro interscambiabili e come i manovali del terrorismo siano usati da centrali politico-militari internazionali come storicamente è dimostrato nel caso della P2. Una ennesima riprova si ha nel caso di Pisa, dove il 2 agosto è stato arrestato il capo degli anarco-insurrezionalisti, William Frediani. Costui proviene dal MSI e dal Fronte Nazionale, a cui sembra aver aderito dopo la svolta di Fiuggi. Da lì, è diventato di colpo "anarchico" ed ecologista, iscrivendosi alla facoltà di Conservazione dei Beni Ambientali.

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