Un approccio rooseveltiano alla crisi mondiale odierna

Un approccio rooseveltiano alla crisi mondiale odierna

In uno scritto intitolato "Il miracolo di Franklin Roosevelt oggi", presentato alla conferenza dello Schiller Institute tenutasi nei pressi di Washington tra il 19 e il 21 febbraio, Lyndon LaRouche pone in rilievo i seguenti punti:

Lyndon LaRouche tiene il discorso di apertura alla conferenza del suo movimento negli USA il 19 febbraio

• Gli Stati Uniti ed il mondo: "Gli Stati Uniti, alle prese con le crescenti difficoltà dei deficit commerciale e fiscale, non hanno più potere sul sistema monetario e finanziario. Ciò nondimeno i titoli denominati in dollari USA continuano a rappresentare una parte cruciale dei conti mondiali. Pertanto una caduta a corpo morto del dollaro comportaerà di conseguenza un tracollo, nella forma di una serie iperbolica di reazioni a catena, delle principali categorie di titoli finanziari denominati in dollari... Di conseguenza, un'effettiva ripresa del dollaro USA non potrebbe verificarsi senza un ritorno alla formazione di capitale a lungo termine, un'espansione guidata degli investimenti pubblici nelle infrastrutture economiche di base. Ma codeste misure avrebbero effetti benefici e duraturi sull'economia mondiale solo se questa e altre formazioni di capitale venissero stabilizzate con un ritorno ad un sistema a tassi di cambio fissi basato sul dollaro. Se non si ridefiniscono le cose in tal senso, il crollo monetario e finanziario che si sta prospettando provocherà fallimenti a catena nell'intera economia mondiale. La cosa ironica è che il mondo dipende oggi dalla fungibilità del debito denominato in dollari, così come dipendeva dagli USA primo creditore mondiale nella fase immediatamente successiva alla Seconda Guerra Mondiale. Pertanto, in questa situazione, un ritorno ad un sistema di tassi fissi sul modello di quello inizialmente istituito a Bretton Woods è indispensabile ad ogni nazione. Ciò richiede che gli USA facciano ritorno agli indirizzi di politica interna e internazionale propri dell'impostazione di fondo seguita dal Presidente Franklin D. Roosevelt quando fondò l'originale sistema di Bretton Woods.

• Come Roosevelt affrontò il sistema liberale anglo-olandese: "La questione strategica centrale oggi è la necessità di liberare il mondo dalla condanna implicita nella 'globalizzazione', riaffermando di nuovo un'alternativa globale all'imperialismo finanziario liberale anglo-olandese, così come Franklin D. Roosevelt fece con l'instaurazione del sistema di Bretton Woods ... Nell'attuale sistema di banche centrali il valore stesso del denaro è determinato dagli accidenti del 'libero mercato'. Nel sistema liberista, i governi stessi sono sottoposti al controllo da parte di 'centri bancari indipendenti', i quali, come il FMI, sono trattati come autorità regnanti sui governi e questi ultimi sono sottoposti ai capricci misteriosi dei banchieri centrali. A loro volta, i banchieri centrali sono una specie di 'muffe fangose' monetarie-finanziarie, un aggregato eterogeneo di numerose entità finanziarie individuali...

• Che cosa occorre fare: Oggi, come nel 1933, il crollo tremendo dell'economia interna USA si abbina a fattori fondamentali come i deficit impazziti (del bilancio e delle partite correnti), ponendo l'amministrazione Bush in una situazione paragonabile a quella in cui si venne a trovare l'amministrazione Hoover dopo il 1929, ma molto, molto peggio di allora. Il fattore sempre più scioccante è che la situazione senza via d'uscita in cui s'è andato a cacciare l'attuale governo, noto anche come 'la cella di gomma' (del manicomio), determina nella popolazione americana il potenziale per una svolta come quella che portò alla prima affermazione di Franklin D. Roosevelt - anche se Bush è stato già rieletto presidente."
Nell'intervento pronunciato alla conferenza di Washington, LaRouche ha affrontato il problema generazionale dell'attuale classe politica, evidenziato anche dal fatto che il non più giovane fondatore dell'EIR si trova ancora a combattere in prima linea "La risposta dura che dò a quest'osservazione è che i più giovani non sono qualificati come lo sono io ... Per questo ho deciso di posizionarmi in maniera tale per cui gli sviluppi potranno mettermi nella situazione di fornire la leadership che occorre affinché questa nazione abbandoni il corso seguito finora e adotti quei cambiamenti e quegli indirizzi che ritengo necessari. Pertanto sono stato inflessibile, tanto inflessibile quanto occorre, sia nei confronti di me stesso che nei confronti di chi mi circonda, e nei confronti della dirigenza del Partito Democratico e di altre istituzioni, perché mi rendevo conto che bisogna fare ciò che è necessario...
"Respinsi ogni opposizione ad una nostra partecipazione alla Convenzione democratica di Boston ... per influire a livello di leadership sul partito democratico da quella Convention in poi. Ha funzionato ... Abbiamo raggiunto la situazione in cui è stato necessario il conteggio dei voti [e si è parlato di riconteggio, rispetto alla precedente prospettiva di vittoria travolgente di Bush -- NdR]. Tanto che a qualcuno improvvisamente sono saltati i nervi. Siamo intervenuti e abbiamo ribaltato la situazione. Abbiamo trasformato il partito democratico rendendolo combattivo. Il 9 novembre, in una trasmissione su internet, il mio intervento ha innescato un cambiamento della dinamica interna al partito democratico riconvogliando le forze verso una prospettiva di vittoria. ... Adesso sono sempre di più, nel partito democratico, coloro che si rendono conto che io so benissimo che cosa occorre fare. ...
"Il mio compito ora, nella posizione di influenza crescente che ho raggiunto, ... è usare la conoscenza e la passione che mi sono proprie, per indurre i leader degli Stati Uniti ed altri a prendere quelle iniziative che ripopongono ai giorni nostri ciò che Franklin D. Roosevelt fece a suo tempo".
(Il testo completo in inglese è su www.larouchepub.com)

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