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Tremonti: "Il dogma del mercatismo è suicida"

In una conferenza tenutasi a Milano il 22 febbraio a «Il Circolo» di via Marina, l'ex ministro Giulio Tremonti ha spiegato che "il dogma del mercatismo è suicida".
Nel discorso Tremonti ha rilanciato le sue proposte a favore di una politica economica protezionistica, affermando che è necessario difendere l'industria europea dalle produzioni a basso costo provenienti dalla Cina o da altri paesi, ed ha duramente criticato le regole dell'Unione Europea contro l'intervento dello stato nell'economia. La burocrazia dell'UE esercita dei poteri totalitari tanto quanto quella dell'ex Unione Sovietica, anche se si presenta come benevola. Siamo passati "dal dogma del comunismo a quello del mercatismo", ha spiegato l'ex ministro, aggiungendo che l'applicazione delle regole liberiste distrugge la base produttiva dell'economia europea. Il liberismo penalizza l'industria e per questo motivo occorre un nuovo indirizzo protezionistico.
Tremonti ha riferito che ad un incontro del G7 di alcuni anni fa aveva proposto di scrivere nella dichiarazione finale "fair trade" al posto di "free trade", ma un rappresentante di un altro paese si è inalberato affermando che da parte statunitense una cosa del genere sarebbe compresa come favorevole alle tariffe commerciali. "Proprio così", ha spiegato Tremonti.
Per coloro che si chiedono se una tale battaglia possa veramente fare strada oggi nel mondo della globalizzazione, Tremonti ha riferito di aver recentemente ricevuto una copia di un libro contro il protezionismo scritto dall'attuale ministro della Difesa Antonio Martino. Ha poi aggiunto: "si vede che siamo sulla buona strada, perché ci sono già dei libri contro".
Durante la discussione è intervenuto anche Andrew Spannaus del Movimento Solidarietà, citando la proposta della Nuova Bretton Woods di Lyndon LaRouche e la necessità di creare un sistema creditizio che promuova l’economia reale. Purtroppo, ha detto Spannaus, ci sono molti nel governo e nello stesso partito di Tremonti che sono decisamente a favore del dogma liberista riflesso nella proposta di privatizzazione della pensioni avanzata da Bush e Cheney, che ripropone il modello cileno attuato sotto Pinochet negli anni ’70 e ’80.
Rispondendo all’intervento, Tremonti ha lanciato un chiaro messaggio a coloro che vorrebbero smantellare la Previdenza Sociale degli italiani, come richiesto dai ‘mercati finanziari’ e dai fautori del dogma del libero mercato: Non c’è nessuna crisi delle pensioni in Italia, ha detto Tremonti; "Il sistema pensionistico italiano è il più stabile d'Europa".
Tremonti ha anche riproposto l’idea di una banca regionale per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno. "Il Sud d'Italia è l'unica regione d'Europa che non ha banche proprie ... La colpa non è del Sud”, ha detto Tremonti, ma questa è la situazione attuale, e va cambiata. Per sviluppare l'economia occorrono banche con una buona conoscenza del territorio e che si rendono conto della necessità di sviluppare l'economia fisica nella regione.
Si tratta in pratica di ricostituire una struttura simile alla Cassa del Mezzogiorno che fu spazzata via dalle inchieste di "Mani Pulite" giusto in tempo per fare spazio al 'totalitarismo liberista' di Maastricht.


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