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I protettori della Mussolini

La grande campagna mediatica attorno alla partecipazione di Alessandra Mussolini, alle elezioni regionali del Lazio, è servita allo scopo di lanciare la nipote del duce come "aspirante leader della destra italiana", nelle parole di una fonte bene informata. La nostra fonte, che conosce bene certi ambienti, assicura che tale è l'obiettivo dei protettori della "ducia", i sinistri gemelli Marcello e Alberto Dell'Utri. Il progetto Mussolini, infatti, sarebbe nato nel salotto di Maria Pia La Malfa Dell'Utri, moglie di Alberto e grande amica della mamma di Alessandra, L'operazione non va letta in chiave riduzionistica, come una strategia elettorale per battere Prodi conquistando i voti dell'estrema destra, ridurre il peso del partito di Fini e addirittura svincolarsi dall'abbraccio della Lega. Queste possono essere le argomentazioni per vendere il prodotto agli attori e al pubblico della messinscena, ma il disegno è più ampio e strategico.
Su questa pubblicazione abbiamo messo precocemente in guardia contro la riorganizzazione dell'internazionale sinarchista a cui il gruppo mussoliniano è affiliato. La nipote del duce è infatti solo la ciliegina sulla torta putrefatta dei vecchi arnesi della Strategia della Tensione, rappresentati dall'ex latitante Roberto Fiore, ora miliardario con giro d'affari a Londra. Il rilancio di gruppi estremistici della destra, come anche Blas Piñar in Spagna e i neonazisti dell'NPD in Germania, è funzionale al disegno con cui le élite della finanza sinarchista internazionale mirano ad imporre politiche economiche brutali allo scopo di tenere in piedi il sistema del debito internazionale. A tale scopo, vengono forgiati nuovi strumenti politici e riciclati di vecchi, che all'occorrenza dovranno giocare il ruolo assegnato. E' presto per dire se alla Mussolini o a Fiore spetta il ruolo dei veri protagonisti, ma il loro lancio serve sicuramente a stabilire il clima adatto per la soluzione sinarchista.
In questo contesto, è lecito persino ipotizzare che la vicenda delle firme elettorali, prima invalidate e poi convalidate in appello, abbia visto insospettabili attori recitare un abile gioco delle parti, allo scopo di dare alla Mussolini una visibilità prolungata e straordinaria. Con l'ineffabile Dell'Utri nella cabina di regia, non sarebbe sorprendente se fosse andata proprio così. A questo punto, la nipote del duce ha raggiunto il suo obiettivo, che riesca o no a scalzare l'ex camerata Storace dalla poltrona di governatore del Lazio.
Il protettore della Mussolini, Marcello Dell'Utri, rappresenta ambienti a cavallo tra aristocrazia nera e finanza massonica con tessera dell'internazionale sinarchista. Lo scorso dicembre è stato condannato a nove anni dal tribunale di Palermo per associazione mafiosa, una sentenza che aspetta il verdetto d'appello. Non è esagerato affermare che Dell'Utri sia il vero controllore di Berlusconi. Fu lui a decidere di fondare il partito, trasformando da un giorno all'altro i quadri di Publitalia (che egli dirigeva) in quadri di Forza Italia, e a convincere Berlusconi sottoponendogli liste di candidati inesistenti. Recentemente, l'influenza di Dell'Utri ha spostato l'equilibrio interno a Forza Italia decisamente dalla parte della corrente ultraliberista, neo-con (o teo-con), sconfiggendo quella "colbertista" di Tremonti, la cui estromissione dal governo fu voluta, oltre che da Fini e dal "partito fazista", proprio da Dell'Utri. Tramite la sua pubblicazione, il periodico <I>Il Domenicale<P>, Dell'Utri svolge una funzione chiave, quella di fabbricare la matrice culturale dei futuri quadri dirigenti del partito e, in prospettiva, dell'intero quadro politico, riducendone le radici ideologiche a due correnti liberali, la "tradizione aristotelico-tomistica" e "l'altra", come non meglio specificato dal <I>Domenicale<P> (il copione sinarchista prevede, come da tradizione, oltre alla corrente di "destra" anche quella di "sinistra", che oggi è rappresentata dai giustizialisti montanelliani ben sostenuti dal sinarchista De Benedetti).
"È previsto che la Mussolini pescherà voti non solo a destra, ma anche a sinistra", conferma la nostra fonte. La stessa "ducia" affermò, quando ottenne un successo elettorale a Napoli all'indomani della famosa trasmissione da Vespa, in cui tenne banco con il padre Romano a suon di canzoni napoletane, che a imitazione del nonno lei è sia di destra che di sinistra.
 

 


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