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Le prime vittime della frana degli hedge funds

Mentre le grandi banche stanno disperatamente cercando di limitare i danni della grande frana degli hedge funds, i primi "cadaveri" sono venuti a galla. Di solito, ogni anno fallisce un hedge fund su dieci, ma sempre di piccole-medie dimensioni. Ora, ed è la prima volta dal dramma dell'LTCM nell'autunno 1998, sono i grandi calibri a cadere. Almeno tre grandi hedge funds sono in via di liquidazione:
• Il Bailey Coates Cromwell Fund, di Londra. Fondato nel luglio 2003 da Jonathan Bailey e Stephen Coates, ex dipendenti della filiale londinese dell'americana Perry Capital, il fondo era stato in grado di accumulare 1,3 miliardi di dollari di capitale e 2 miliardi di crediti bancari. Bailey Coates era esposto in particolare con scommesse sulle azioni USA. Da alcuni mesi, si è trovato dalla parte perdente. Le perdite iniziali hanno portato a ingenti ritiri da parte dei clienti e all'implosione del capitale. Secondo EuroHedge, un organismo privato che segue l'"industria" degli hedge funds, il capitale di Bailey Coates si è ridotto a 635 milioni di dollari all'inizio di giugno. Il 20 dello stesso mese, gli amministratori hanno annunciato la liquidazione.
• Il californiano Marin Capital, fondato nel 1999, aveva raccolto 1,7 miliardi di dollari in capitale. Marin Capital era specializzato in derivati sul credito relativi ai bonds convertibili. Proprio questo tipo di scommesse hanno portato a perdite ingenti, a seguito della retrocessione di General Motors a spazzatura. A metà giugno è stato deciso di liquidare il fondo.
Aman Capital, di Singapore era stato fondato nel settembre 2003 da top managers provenienti da UBS e Salomon Brothers. Doveva diventare l'ammiraglia degli hedge funds di Singapore, ma già alla fine del marzo scorso, il suo capitale si era ridotto a 242 milioni di dollari. In aprile, Aman Capital ha sofferto grandi perdite sui derivati. In una dichiarazione pubblicata il 20 giugno sul Financial Times, gli amministratori di Aman Capital hanno riconosciuto che "il fondo non è più attivo" e che restituiranno ciò che rimane del capitale ai clienti. Si ritiene che UBS abbia subito ingenti perdite a causa dei suoi investimenti in Aman Capital. Lo stesso fondo di investimenti del governo di Singapore, Temasek, ha subito gravi perdite.
Inoltre, sembrano intensificarsi i problemi a GLG Partners, il più grande proprietario di hedge funds europeo con sede a Londra. Non solo il fondo Credit Fund (capitale 1 miliardo) ha perso il 14,5% il mese scorso, ma anche il Neutral Fund (capitale 2,5 miliardi), entrambi di proprietà di GLG, sembra essere in una situazione precaria, avendo perso il 17,2% solo quest'anno. Il GLG Neutral Fund opera con scommesse simili a quelle del Marin Capital menzionato in precedenza. Circa un miliardo è stato ritirato dai due fondi del GLG; a seguito della lettera spedita ai clienti alla fine di maggio. GLG gestisce 16 hedge funds con un capitale di circa 14 miliardi di dollari ed è una creatura della finanziaria americana Lehman Brothers. Esso fu creato nel 1995 da tre traders di Lehman Brothers, che fornì il 20% del capitale. Oggi GLG Partners è molto più grande di quanto lo fosse LTCM nel 1998. Recentemente è stato premiato quale gruppo di hedge funds "più rispettabile" di Londra. Un simile onore era spettato precedentemente a Bailey Coates, ma non ne ha impedito il naufragio.
Tra gli altri grandi hedge funds nei guai ci sarebbero anche Vega Capital e Cheyne Credit Defender Fund, entrambi londinesi.


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