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Monito di LaRouche: il dito di Cheney sul bottone nucleare


Il 27 luglio lo statista americano Lyndon LaRouche ha lanciato un allarme internazionale spiegando che ad agosto potrebbe presentarsi quella che il vice presidente Dick Cheney, con la piena complicità degli ambienti britannici del primo ministro Tony Blair, può reputare l’occasione più propizia per scatenare un attacco nucleare tattico preventivo contro l’Iran, secondo i piani recentemente venuti alla luce. Il pericolo che Cheney prenda iniziative tanto folli, che ricordano lo stato mentale di Hitler nel suo bunker, sarebbe persino più acuto se il Congresso andrà effettivamente in vacanza come pianificato, tra il 30 luglio e il 4 settembre. Senza un Congresso a Washington la Casa Bianca agli ordini di Cheney potrebbe quasi sicuramente decidere di attacare l’Iran, scatenando "i cannoni d’agosto” . *

LaRouche è giunto a queste conclusioni analizzando tutta una serie di fatti, a cominciare da quanto ha riferito un ex ufficiale dell’intelligence alla rivista American Conservative sul fatto che Cheney avrebbe ordinato al Comando Strategico (STRATCOM) di mettere a punto dei piani di contingenza per un attacco convenzionale e un attacco nucleare tattico contro centinaia di obiettivi in Iran, qualora dovesse verificarsi “un nuovo attacco come quello dell’11 settembre” contro gli USA. Come l’EIR ha riferito già mesi fa, l’amministrazione Bush, sotto il CONPLAN 8022, aveva già dato in dotazione dei comandanti militari di teatro testate nucleari tattiche, dette “mini-nukes”, nel contesto di una nuova dottrina di Attacco Globale che fu inizialmente abbozzata all’epoca in cui Cheney era segretario della Difesa sotto George H.W. Bush, all’inizio degli anni novanta.

I recenti attentati di Londra hanno offerto a Tony Blair il suo “Incendio del Reichstag” e tutte le risorse della fazione “imperial liberista” possono ora essere convogliate ad affiancare il brutale gioco di Cheney.

La prova più lampante di questo piano per scatenare “i cannoni d’agosto”, secondo l’analisi di LaRouche, è la comune descrizione dello stato mentale di Cheney fatta da coloro che hanno modo di aver a che fare con lui personalmente. Cheney sta vivendo una sua versione americana della fine di Hitler nel bunker, prendendosela con qui senatori repubblicani che hanno osato opporre resistenza alle sue folli tirate, e accusando chiunque non esegue i suoi ordini, compresi alcuni senatori di rango, di essere “traditori” se non peggio.

Infine LaRouche ha fatto riferimento ad una serie di rapporti di ambienti qualificati del Congresso, militari e d’intelligence che confermano gli aspetti essenziali di quanto è stato riferito dall’American Conservative a proposito dei piani del “dott. Stranamore” Cheney di attaccare preventivamente l’Iran con armi nucleari. Queste fonti hanno sottolineato che in realtà non si può parlare di semplici piani di contigenza militare, ma che piani del genere rappresentano le intenzioni politiche di Cheney.

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* riferimento ad un classico sullo scoppio della prima guerra mondiale di Barbara Tuchman.

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