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Bernanke scalda
gli “elicotteri lancia-soldi”

28 novembre, EIR – Mentre la bolla immobiliare USA ha i giorni contati e molte altre bombe a orologeria finanziarie stanno per scoppiare nel mondo degli hedge funds e dei derivati, la Federal Reserve si prepara ad adottare misure straordinarie per pompare liquidità nel sistema. Il governatore uscente Alan Greenspan e il suo successore Ben Bernanke si sono già pronunciati inequivocabilmente in tal senso.
Il 19 novembre 2002, Greenspan aveva affermato, in un discorso al Council on Foreign Relations (CFR), che la Fed avrebbe, se necessario, salvato il sistema finanziario per mezzo del proprio “potere illimitato di creare denaro”. Due giorni dopo Bernanke, che allora era uno dei direttori regionali della Fed, affermò al National Economic Club che la Fed aveva la capacità di “creare quanti dollari desideri, essenzialmente a costo zero”. Bernanke quindi citò Milton Friedman, che aveva parlato dell'opportunità di “gettare denaro dagli elicotteri” se fosse necessario.
Ma, se la Fed compra ad oltranza ogni sorta di titoli finanziari dalle banche in cambio di contanti, questa emissione lascia inevitabilmente delle tracce nel volume degli aggregati della scorta monetaria. Ora sembra che la Fed abbia trovato una “soluzione” al problema: il 10 novembre ha annunciato sul suo sito internet che in futuro non saranno più pubblicati i dati della scorta monetaria M3! Questo annuncio bomba è contenuto in una nota intitolata “Discontinuazione di M3” che comincia così: “Il 23 marzo 2006, il Consiglio dei Governatori della Fedearl Reserve System cesserà la pubblicazione degli aggregati monetari M3. Il Consiglio cesserà anche la pubblicazione di seguenti componenti: depositi a termine a grande denominazione, accordi di riacquisto (RPs) ed eurodollari”.
Nessuna spiegazione è offerta per questa mossa straordinaria. Se ne trovano tracce nei recenti discorsi di Bernanke al Congresso, in cui il governatore della Fed esprimeva il desiderio di passare dalle cifre della scorta monetaria a quelle dell'inflazione, che possono essere “massaggiate” facilmente, per i dati su cui prendere decisioni.
La Fed calcola la scorta monetaria in tre categorie, chiamate M1, M2 e M3. La prima consiste nei contanti in senso stretto: moneta circolante, travellers' cheques e i conti correnti. La seconda comprende M1, più i libretti di risparmio, depositi a breve termine fino a 100 mila dollari e i fondi finanziari del mercato al dettaglio (in pratica M1 più tutto ciò che non è direttamente liquido ma che si può facilmente trasformare in tale). La terza, M3, è la categoria più grande, che comprende M2 più i grandi fondi istituzionali, depositi a termine oltre i 100 mila dollari, accordi di riacquisto ed eurodollari - in pratica M2 più i fondi istituzionali e altri più o meno immobilizzati. Secondo i dati di ottobre 2005, M1 ha raggiunto i 1,37 trilioni di dollari, M2 i 6,63 trilioni e M3 ha superato per la prima volta i 10 trilioni. Negli ultimi dodici mesi, M1 è cresciuta del 6%, M2 del 4% e M3 del 7,3%. Negli ultimi dieci anni M3 è raddoppiata e cresce attualmente al ritmo di 600 miliardi di dollari l'anno.

La bolla dei derivati sempre più gonfia
Negli Stati Uniti ci si aspetta che i piani pensionistici aziendali e altre istituzioni, “investiranno” qualcosa come 300 miliardi di dollari da qui al 2008 in hedge funds, i fondi speculativi che operano principalmente in derivati; un salto niente male rispetto ai 5 miliardi investiti da queste entià nei dieci anni passati, secondo uno studio della Bank of New York e della Casey, Quirk & Associates.
Alcuni fondi pensione sostengono di investire in derivati allo scopo di aumentare le entrate, a fronte delle fluttuazioni di mercato.
Mentre negli USA, per legge, una istituzione finanziaria assume lo status di fondo pensionistico quando il 25% dei capitali proviene dalle pensioni, una condizione che impone maggiore prudenza nelle scelte d'investimento, al parlamento americano sono stati presentati disegni di legge che intendono innalzare tale soglia al 50%, applicando tale norma esclusivamente ai fondi pensione aziendali.
Allo stesso tempo però, ci sono anche proposte legislative di senso opposto, come quella presentata dal sen. Ted Kennedy volta a creare protezione per le pensioni.
Al 30 settembre 2005, secondo le statistiche ufficiali USA, le banche commerciali americane deterrebbero qualcosa come 99,6 mila miliardi di dollari in contratti derivati, con un aumento del 17% su base annua.
Di questo passo si stima che le banche commerciali USA per la fine dell'anno arriveranno a 100 mila miliardi di dollari in derivati.


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