Timori di un nuovo disastro degli hedge funds

Timori di un nuovo disastro degli hedge funds

Personaggi al vertice degli hedge funds, delle grandi banche e degli organismi di supervisione hanno tenuto due incontri, il 22 e il 28 novembre, in vista del vertice dei ministri finanziari e dei banchieri del 2 e 3 dicembre a Londra. Il tema dei due incontri, organizzati dal Financial Stability Forum (FSF), è stato la “gestione dei rischi” degli hedge funds e loro controparti, in particolare nel settore derivati.
Su questo argomento scottante Gerald Corrigan, che presiede il “Counterparty Risk Management Policy Group II” ha concesso un'intervista al Frankfurter Allgemeine Zeitung del 2 dicembre. Oltre alle belle parole per lenire l'ansia, l'ex direttore della Federal Reserve di New York ha affermato che un disastro nel settore derivati di una grande banca costituirebbe una minaccia all'intero sistema. Corrigan ha espresso la sua preoccupazione per i modelli computeristici impiegati dalle banche per la gestione dei rischi, giacché sono concepiti per soddisfare le richieste dei traders, ed ha giudicato “indispensabile” che i rischi che essi comportano siano verificati “dall'esterno”.
Sulla possibilità di un altro “shock nel sistema finanziario”, Corrigan si è detto convinto che tali evenienze siano diminuite negli ultimi anni, ma ha poi ammesso che se uno shock sistemico dovesse oggi emergere, il danno che ne conseguirebbe sarebbe di gran lunga maggiore rispetto al passato. Probabilmente la minaccia maggiore al sistema finanziario proviene dal settore dei derivati, specialmente tenuto conto del recente processo di concentrazione del settore bancario. Corrigan ha detto: “Il nocciolo del sistema finanziario globale è ora composto da un numero relativamente contenuto di istituti molto grandi e complessi. Essi dominano molti settori come il mercato dei derivati. Un problema mortale per uno soltanto di tali istituti rappresenterebbe una sfida enorme per i mercati finanziari”.

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