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Le prospettive dei rapporti transatlantici

In un incontro di fine anno con il suo Movimento giovanile (LYM) e con il suo partito in Germania, il BüSo, il fondatore dell'EIR Lyndon LaRouche ha affrontato il problema del potere oligarchico nelle società moderne, e di come questo, in Europa, affondi le radici nelle rivoluzioni costituzionali rimaste incompiute. L'oligarchia oggi vuole ribaltare queste conquiste benché incompiute, scardinando i tre punti di riferimento culturali principali su cui si basa la civiltà europea: 1) la Grecia antica, da Pitagora a Platone; 2) il Rinascimento; 3) il trattato di Westfalia. Queste sono le basi della moderna civiltà europea.
Fin dall'inizio le forze oligarchiche, mortalmente contrarie a queste fondamenta culturali e politiche hanno cercato di controllare la civiltà europea attraverso i sistemi monetari e finanziari - il monetarismo. Purtroppo sono riuscite in larga misura nel loro intento. Fino ad oggi, nel loro comportamento sociale generale, gli europei non accettano quelli che sono i principi di fondo della cittadinanza, ha sottolineato LaRouche. La gente tende a rifarsi a modelli che sono nella sostanza oligarchici perché si lascia influenzare da idee che fanno il gioco dell'oligarchia.
Contro quest'influenza oligarchica furono fondati gli Stati Uniti. Negli USA di oggi lo scontro che sta infuriando, e che non siè mai interrotto dal 1789, mira a liberare il paese dall'influenza dell'oligarchismo e monetarismo europei, rappresentato ad esempio dalla Banca d'Inghilterra e dalla Banca Centrale Europea (BCE). Gli intellettuali europei che sostennero la rivoluzione americana lo fecero con l'idea che gli Stati Uniti, come esprime bene la loro Costituzione, sarebbero diventati la sponda capace di riflettere sull'Europa le idee fondamentali una nazione libera dal monetarismo e dall'oligarchia.
Oggi, a seguito del crollo del sistema sovietico, sul pianeta rimangono solo due sistemi essenzialmente importanti. Uno è il sistema americano, quello vero, espresso ad esempio dalla ripresa economica che gli USA furono in grado di compiere sotto Franklin D. Roosevelt, dopo essere caduti nella Grande Depressione degli anni Trenta. La ripresa fu possibile attraverso la generazione di credito statale per la formazione di capitale e creazione di posti di lavoro produttivi. Nel sistema americano, stando alla Costituzione USA, il denaro non determina la politica: il denaro non ha un valore intrinseco.
L'altro sistema è quello liberale anglo-olandese, che purtroppo ancora domina i governi europei. Ogni governo europeo è sottoposto al controllo decisivo di un concerto di interessi finanziari privati che si chiama sistema bancario centrale.
Senza una creazione massiccia di credito da parte dello stato, come base per la formazione di capitale che aumenti l'occupazione produttiva, non c'è speranza di salvare qualsiasi parte dell'Europa dal disastro. Pertanto l'eliminazione dell'euro è una delle questioni principali per la Germania di oggi. Finché l'euro continua ad esistere nella sua forma attuale, la locomotiva europea, la Germania, è condannata. Ma questo vale anche per ogni altra parte d'Europa, finché continuerà ad esistere il sistema di banca centrale europea.
La soluzione sta nella creazione di credito da parte della Germania, regolato come credito statale, e speso per la creazione di nuova occupazione produttiva. In Germania, come altrove in Europa, c'è ancora un potenziale per rilanciare l'economia, ma l'Europa continentale occidentale dipende completamente dall'economia tedesca. Senza l'economia tedesca una ripresa è impossibile.
La collaborazione economica tra Germania e Russia è fondamentale per una divisione cooperativa del lavoro in Eurasia. L'asse portante di questa ripresa passa per Berlino e Mosca, estendendosi fino alla Cina e all'India. Questa ripresa deve fondarsi su progetti di portata cinquantennale: infrastrutture, nuove tecnologie e lo sviluppo di risorse “naturali” di concezione nuova.
Come esempio di ciò LaRouche ha sostenuto la necessità di ridimensionare la dipendenza dai motori diesel e a benzina.
“Occorre avere veicoli alimentati ad idrogeno”. E' già possibile svilupparli, e il lavoro di ricerca è molto promettente, ma una vera trasformazione non è possibile senza il nucleare! Occorre la produzione in serie di reattori nucleari HTR, sul principio di quello sperimentale di Juelich, capaci di generare l'idrogeno che serve per effettuare questa rivoluzione nei sistemi di trasporto. Questo comporta una produzione locale di carburante - idrogeno o suoi composti - il cui sottoprodotto è la semplice acqua, perché così si risparmia anche sui trasporti degli idrocarburi su grandi distanze. Questo è un programma cinquantennale, che richiede investimenti capitali, crediti emessi dagli stati, per un arco di 25 o 50 anni, per la realizzazione delle grandi infrastrutture e industrie che sistemi del genere richiedono, qualcosa che dovrebbe forse rappresentare il 50 o 60 per cento dell'investimento complessivo che occorre in tutta l'Eurasia, e lo stesso dicasi per gli Stati Uniti.
“Occorre però disporre del potere politico necessario. Pertanto negli Stati Uniti dobbiamo fare nostra la preoccupazione che la Germania venga a disporre di un governo effettivamente capace di governare, superare l'euro e ritornare ad essere una nazione reale, e che dica alla Francia ed all'Inghilterra che hanno commesso un errore grave” - con il sistema di Maastricht e dell'euro.


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