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Dibattito di LaRouche con esponenti del Senato USA: come bloccare Alito, Rohatyn e una svolta autoritaria

Lyndon LaRouche durante il discorso dell'11 gennaio
L’11 gennaio 2006 Lyndon LaRouche ha tenuto un incontro a Washington, trasmesso su internet. (audioregistrazione )

Di seguito riportiamo alcuni stralci del dibattito che ha fatto seguito alla presentazione del fondatore dell’EIR a cui hanno partecipato importanti esponenti democratici.


FREEMAN (moderatrice): Ieri ho assistito di persona alle audizioni della Commissione Giustizia del Senato [per la conferma di Samuel Alito Corte Suprema] e debbo dire che è stata proprio una gran bella soddisfazione vedere entrare e uscire i senatori e i loro collaboratori che avevano tutti in mano o in tasca questa nostra nuova pubblicazione [sull’eredità di Carl Schmitt]. Lo hanno fatto vedere anche alla televisione, dove ad un certo punto hanno chiesto ad un tizio qualcosa e per tutta risposta lui tira fuori questa pubblicazione e la sbandiera davanti alle telecamere ...
Ci stanno giungendo tante domande concernenti quella nomina. La prima è di un esponente della Commissione Giustizia del Senato. Dice: “Mr. LaRouche, se lei ha seguito le audizioni degli ultimi due giorni, sicuramente avrà saputo che il leader democratico, il sen. Reid, ha presentato un promemoria ai democratici in commissione spiegandoci che occorre concetrare l’attenzione sulla questione dell’autorità presidenziale e su questo principio dell’esecutivo unitario che è stato enunciato da Alito. Abbiamo cercato di farlo, ponendo le nostre domande, e chi ha seguito gli sviluppi si è accordo che Alito semplicemente non dice la verità.
“Come alcuni altri colleghi, anch’io mi rendo conto che alla fin fine la questione verte su questa Federalist Society, e vorremmo sapere che cosa ne pensa lei. Diversamente da quello che dice il nome, tutto tende ad indicare che di federalist non c’è proprio niente, e che si tratta in effetti di un’organizzazione che in altre circostanze potrebbe essere considerata sediziosa.
“Io ritengo — questa è mia opinione personale e non necessariamente quella dei senatori che rappresento — che l’appartenenza alla Federalist Society dovrebbe essere considerata di per sé sufficiente per escludere qualcuno da un posto alla Corte Suprema. Vorrei saperne meglio che cosa ne pensa lei di questo gruppo e come ha fatto ad infiltrare così profondamente il sistema giudiziario”.

Il giudice Samuel Alito, candidato alla Corte Suprema
LAROUCHE: In primo luogo lei ha ragione. La Federalist Society, per quanto riguarda le procedure del Congresso, dovrebbe rientrare nella stessa categoria del Ku Klux Klan.
...
La questione da sottolineare è Hitler. Hitler non creò sé stesso, e questo è l’aspetto più importante che lo riguarda. Fu creato da una camarilla internazionale, una camarilla finanziaria a quell’epoca diretta da Montagu Norman, capo della Banca d’Inghilterra. Norman operava in sintonia con la tradizione napoleonica francese, e cioè la tendenza fascista in Francia. E l’aspetto più noto di tutto questo ovviamente è la Lazard Frères di Parigi! Come pure i suoi uffici di Londra e New York. La Lazard Frères è l’impresa finanziaria più implicata nel progetto di Hitler, tra quelle della cerchia sinarchista. La Lazard Frères, attraverso la Banque Worms Cie., diventò una parte fondamentale del regime nazista, nel caso della Francia occupata, sotto il governo Laval. Fu parte del raggruppamento di banchieri che portò la Germania nel fascismo.
Il fascismo non cominciò in Germania, ma in Francia. Fu però creato dall’Inghilterra, come operazione contro la Rivoluzione Americana. La Francia sarebbe dovuta essere la seconda nazione ad adottare una costituzione capace di riflettere i principi della Rivoluzione Americana. E questo avvenne nel periodo 1782-1873.
Sotto lord Shelburne, gli inglesi avevano allestito in Francia un’opposizione a Benjamin Franklin, che più tardi fu conosciuta come la loggia massonica martinista. Era gestita da Londra. Vi fecero parte personaggi come Cagliostro e Casanova, e soprattutto Joseph de Maistre. Costoro crearono la Rivoluzione Francese, organizzarono il Terrore giacobino e poi Napoleone Bonaparte. Joseph de Maistre personalmente progettò Napoleone prendendo a modello l’inquisitore Torquemada. Mentre in apparenza Napoleone fu il nemico dell’Inghilterra in realtà fece il suo gioco. Infatti le guerre napoleoniche distrussero l’Europa Continentale, e la speranza di stabilirvi un sistema di stati nazionali, secondo quelle che erano le intenzioni di importanti personalità europee che sostenevano la Rivoluzione Americana, andò persa come conseguenza delle guerre napoleoniche. E la tradizione napoleonica ancora oggi resiste in Francia!
Si, c’è in Francia una resistenza a tale tradizione, ma Mitterrand appartenne a tale tradizione, come Napoleone III e come la tradizione Sinarchista. Molte organizzazioni della sinistra appartengono a quella tradizione: Sinarchia significava semplicemente un’alleanza dei socialisti e degli anarchici. Fu creata da Saint-Yves D’Alveydre, della Società Martinista. L’internazionale sinarchista, creata da una internazionale di banchieri, nel contesto del Trattato di Versailles, alla fine della Prima Guerra Mondiale, è ciò che dette vita al fascismo! Quei banchieri! E L’internazionale sinarchista ha come esponenti tipici la Lazard Freres e la Banca d’Inghilterra, e ancora Harriman della Brown Brothers, per cui lavorò il nonno dell’attuale presidente degli Stati Uniti. Averell Harriman fu socio della Brown Brothers Harriman. La Brown Brothers era l’impresa di Montagu Norman, il capo della Banca d’Inghilterra. Fu questi ad organizzare, negli USA ed altrove, i banchieri che sostennero la scalata di Hitler al potere. E l’unico motivo per cui poi essi si misero contro Hitler è che vennero a sapere da Stalin che i generali tedeschi avevano fatto un patto tale per cui i nazisti avrebbero sferrato per prima cosa un attacco ad occidente, prima di rivolgersi contro l’Unione Sovietica. A quel punto furono in molti a mettersi contro Hitler, perché aveva deciso di attaccare ad Ovest, e solo dopo ad Est.
Per questo motivo vi furono dei banchieri, nell’amministrazione di F.D. Roosevelt, che erano suoi nemici ma che dovettero accettare l’idea che bisognava eliminare la minaccia di Hitler come prima cosa. Ma non appena Roosevelt morì fecero festa e misero uno sciocco come Truman alla presidenza. E salvarono gli elmenti essenziali del sistema nazista! ...
Nel caso della Federalist Society abbiamo l’eredità diretta di Carl Schmitt, colui che creò Adolf Hitler, non tutto, ma l’aspetto legale. E fu lui poi a sfruttare l’incendio del Reichtstag per creare la dittatura in Germania — allo stesso modo in cui New York City è stata colpita l’11 settembre 2001, per cercare di imporre una dittatura negli Stati Uniti! E fu proprio di questo che io ammonii il 3 gennaio 2001, prima che Bush entrasse ufficialmente alla Casa Bianca: dissi di temere che sarebbe accaduto, ed è accaduto!
Forse non sarà stato Cheney ha dare New York alle fiamme, l’11 settembre, ma sarà stato qualcuno che è dietro di lui. Basta ricordare come funzionò l’Iran-Contra. Non fu Bush padre a gestire quell’operazione, ma gente dietro di lui. C’era un’organizzazione islamica che fu creata da Brzezinski ed altri per la guerra in Afghanistan dell’Unione Sovietica. Di chi era quell’organizzazione? Era proprietà congiunta degli inglesi e degli Stati Uniti. Vuoi attribuire qualche porcheria che succede in America agli islamici? A chi la fai fare? A gente che sai di poter usare, e sai anche che puoi contare su quelli che spengono le luci dove queste cose debbono accadere.
Questo è ciò che è accaduto negli Stati Uniti. Adesso è ora di sbarazzarcene. Negli Stati Uniti abbiamo dei nazisti nei vertici delle istituzioni di governo. Chi credete che siano coloro che vogliono le torture? E’ una tradizione a cui appartengono personaggi come Angleton e Allen Dullas, e dev’essere sradicata. Cose come il terrorismo di sinistra in Italia erano gestite da Angleton, dai suoi.
E’ arrivato il momento di fare i conti con queste cose, con la questione di Alito: lui è uno che mente, e questo basta per bocciarlo. E nessun senatore che abbia un minimo di sensibilità e di coraggio sosterrà la sua candidatura. Oppure sono solo dei codardi.

FREEMAN: Un altro esponente della Commissione Giustizia del Senato scrive: “Mr. LaRouche, come lei saprà, diverse rivelazioni, nelle ultime settimane, consentono di capire chiaramente come questa amministrazione di fatto intenda rovesciare e fiaccare il normale funzionamento della Costituzione e delle tre branche del governo. La marcia partita dall’Ordine Esecutivo 12333 [1981: consentì ai servizi di ‘appaltare’ segretamente operazioni ad entità private, come nel caso Iran-Contra] e arrivata dove ci troviamo oggi, mi fa ricordare, con un brivido, i moniti da lei lanciati nel gennaio 2001, molto prima che chiunque potesse pensare che qualcosa come l’11/9 fosse davvero possibile. Adesso sono venuto in possesso di promemoria che sono stati recentemente declassificati e altri documenti della National Security Administration (NSA), che persino per qualcuno nella mia posizione trova sconvolgenti, per quanto riguarda il modo in cui sono stati trattati i cittadini degli Stati Uniti. Sono rimasto particolarmente turbato di fronte ad una circolare che il capo della NSA ha inviato ai membri di quell’ente ai quali si ordina di non ottemperare alle richieste di questo organismo” intende dire il Congresso degli Stati Uniti “che indaga su quelli che riteniamo essere degli abusi. Senz’altra indagine — e vi saranno altre indagini di questa e di altre commissioni — sembra già che si possa cominciare a lavorare ad una procedura di impeachment [applauso]. Ed ho il piacere di informarvi che noi stiamo già lavorando in tale direzione.
“Questo però solleva anche una questione molto pertinente, sulla quale gradirei un suo commento, e questo riguarda la linea di successione, come questa è definita dalla Costituzione USA. Ci troviamo in un periodo di grandi trasformazioni, che sono convinto diventeranno sempre più intense, specialmente con il procedere del caso Abramoff. Siamo in una situazione in cui in poco tempo tutta la dirigenza di Camera e Senato — almeno sul versante repubblicano — potrebbe cambiare sostanzialmente.
“Dove voglio arrivare, e so che lei ne ha già parlato, ma la cosa ancora non mi è chiara, è alla questione di come dobbiamo effettivamente procedere: la linea di successione è già definita. E non saprei davvero come possiamo intervenire per cambiarla. Nella situazione attuale, dopo il Presidente e il Vice Presidente c’è lo Speaker della Camera dei Rappresentanti, [l’on. Dennis Hastert — Ndr] e questo ovviamente non è accettabile. Potrebbe trattare questo argomento, visto che noi lo dobbiamo affrontare a tempi molto brevi?”


LAROUCHE: Sono d’accordo con lei. Questo merita delle consultazioni molto serie. E ne parlerò e ne ho già parlato più direttamente con personaggi che se ne occupano direttamente — e ne ho già parlato con loro indirettamente, come si sa. E le consultazioni sono fitte.
Inoltre, in casi del genere, come ben sanno gli esponenti del mio Movimento Giovanile, quando si mettono insieme dalle 15 alle 25 persone che vogliono trovare la soluzione ad un problema, le cose sono molto più proficue di uno scambio di messaggi, che vanno avanti e indietro. L’interazione attiva, vitale, è fondamentale in un buon lavoro di classe. C’è una buona dose di passione, e scambio delle passioni, e la libertà di dire le cose appassionatamente, a cuore aperto, chiaramente. E questo è il modo migliore di fare le cose, e mi pare che manchi.
Occorre che io possa trattare più direttamente con le persone che contano perché so esattamente ciò che passa per la testa, di fronte a quesiti del genere. Ritengo che sia un quesito giusto, giustissimo. E’ un problema e ritengono che sia sostanzialmente risolvibile.
Ma il problema è dato dal fatto che il legalismo è ciò che ignora la legge.
La legge degli USA, così com’è scritta, ha un intento. Ci sono di quelli a cui piace interpretare tutto dal punto di vista della legge positiva. Ma ci sono vari tipi e gradi di legge positiva. E c’è anche la legge naturale. Una questione del genere va affrontata partendo dalla legge naturale. E dev’essere affrontata da un organismo composto da individui che convengono su di un concetto, un concetto fondato sulla legge naturale, che si applica a questo caso. Come quando si operò per far adottare la costituzione, da parte di Hamilton ed altri, il concetto va presentato a coloro che si occupano del caso. E’ un metodo di discussione da missionari, cosa di cui i nostri giovani si rendono ben conto nell’affrontare continuamente il lavoro organizzativo.
C’è un processo di sviluppo, sviluppo di idee. Non parole o definizione delle parole, ma occorre mettere a fuoco il significato delle idee.
E’ duro di questi tempi, perché l’istruzione non dà spazio alle idee. Si ricorre invece alle statistiche. Se spieghi qualcosa con una teoria statistica quella non è un’idea. La scoperta del principio gravitazionale, da parte di Keplero, rappresenta ad esempio un’idea. La scoperta del principio della duplicazione del cubo per costruzione. Queste idee vennero chiamate “dynamis” nella classità greca, e si chiamano oggi “potenze”, o Kraft nel tedesco di Leibniz.
Parlando di idee parliamo di principi universali. Che cos’è vero? E’ vero ciò che è universale! Il problema di ciò che è universale è che esiste come oggetto dell’universo, ma non come un oggetto particolare nell’universo. E’ un oggetto dell’universale: che cos’è un principio universale?
C’è un principio universale molto semplice all’origine di tutta la civiltà moderna: in greco questo principio si chiamata agape, come vi fa riferimento Platone in La Repubblica e com’è esposto nella prima lettera di San Paolo ai Corinzi, 13. Questo è il principio del General Welfare, il bene comune su cui si fonda la civiltà moderna. Secondo questo principio il governo esiste per uno scopo. Qual è l’intento dell’esistenza umana e del governo? E’ fornire il bene comune alle generazioni future, promuovere lo sviluppo del carattere e della qualità dell’essere umano. E migliorare l’universo grazie all’esistenza dell’umanità!
Il principio del General Welfare, invocato nel preambolo della Costituzione, è una legge fondamentale. Occorre partire da ciò, e non dalla cosiddetta legge positiva. Inutile cercare di far quadrare legalisticamente le parole: occorre inquadrare il concetto: ci credi che dobbiamo avere un Hitler negli Stati Uniti? Che cosa intendo dire? Intendo dire che se abbiamo cinque giudici nella Corte Suprema che sono membri della Federalist Society, e stanno lì insieme convinti dei valori di quell’associazione si finirà per avere una dittatura negli Stati Uniti, decretata e approvata dalla Corte Suprema!
Perciò la nomina di Alito dev’essere respinta. Semplice no?
Perché? Perché ci premuriamo del bene comune, siamo preoccupati del fatto di aver già sopportato troppo. Abbiamo tollerato la distruzione della nostra società, soprattutto dal 1994 in poi.
Quindi la nostra missione è mantenere gli Stati Uniti come un’istituzione che ha una validità per il mondo intero, perché essi esprimono l’intento della propria Costituzione: la promozione del General Welfare. E in situazioni come la Guerra Civile questo principio fu difeso, ribadito e riaffermato in una forma meno imperfetta. Questo è ciò a cui non si può rinunciare, questo è l’intento!
Quindi, la legge che regola l’impeachment riguarda proprio questo. La preservazione di questa repubblica. Riguarda il rendersi conto che se quei buffoni prendono il controllo della repubblica, questa è bell’e spacciata. Dunque la legge che regola l’impeachment è la difesa della repubblica da una minaccia intollerabile! Non si tratta di far scontare a qualcuno un furto o un qualche altro misfatto: anche se questo è motivo sufficiente di impeachement. Ma qui stiamo parlando di un motivo ben più grave e profondo: quando un gruppo di potere minaccia l’esistenza della repubblica, minaccia lo scopo stesso della sua esitenza. Minaccia lo scopo dell’esistenza dell’umanità stessa!
Vi posso assicurare che se non ci saranno gli Stati Uniti a ricoprire il ruolo che a loro compete, questo pianeta finirà in un’epoca buia, perché non c’è nessun altro in grado di prendere le iniziative necessarie per evitare che il pianeta finisca all’inferno. Certo, altri paesi faranno la loro parte, ma se non siamo noi a cominciare loro non potranno far niente. Questa nazione è necessaria all’intera umanità. E non dobbiamo permettere che essa sia corrotta e distrutta perché qualcuno sta lì a cincischiare legalisticamente sui termini.
Quello là, Alito, dev’essere bocciato. Perché se la sua candidatura non è respinta non avremo più il coraggio di guardarci allo specchio, di guardarci in faccia. Avremo tradito la nazione. Non perché Scalia, che è già lì nella Corte Suprema, non sia abbastanza malvagio, ma avere cinque giudici su nove che sono fascisti è più di quanto si possa tollerare. E’ ora di combattere, è ora di dire basta.
E non c’è bisogno di saperla raccontare per filo e per segno con tutte le parole giuste, ma basta aver capito il principio fisico universale: il mondo ha bisogno di questa repubblica. Ha bisogno che funzioni come dovrebbe funzionare. Quella gente non ha il diritto di esistere. Le loro idee sono del tutto contrarie alle nostre. Le idee del presidente sono del tutto contrarie alle nostre. Lui ha commesso dei reati e degli illeciti. Il vice presidente è peggio.
Sbarazziamoci di tutt’e due.
Basta guardare alla gente. Si vede che odia l’amministrazione Bush-Cheney. La gente, per quel che può rendersi conto, odia ciò che Alito rappresenta. Implicitamente la volontà popolare è stata espressa. La gente vuole sbarazzarsi di tutto questo. La gente odia questa guerra e non vuole nessuna guerra. Basta!
Ma i politici, i leader, sono in grado di far fronte alle richieste della popolazione? Se è vero che rappresentano la gente allora facciano quello che la gente vuole che esi facciano! [applauso]
Ciò che occorre discutere è la messa a punto una o meglio diverse dichiarazioni che mettano a fuoco la questione che ho appena menzionato. Può essere una sola persona che pronunci quelle parole, e le altre che esprimono il proprio sostegno. Occorre un’intesa per ciò che si vuole combattere. E’ come arrivare ad una dichiarazione di guerra: una guerra dalla quale dipende il destino dell’umanità. Non possiamo compiere errori. Se non siamo sicuri dentro di noi vacilleremo e perderemo. Occorre dunque chiarezza, e quelli che sono i leader debbono incontrarsi con me, per il bene della nazione. E le solite obiezioni a questo incontro debbono cadere, se hanno un briciolo di coraggio.

FREEMAN: Ho una serie di domande che toccano in diverso modo la questione di Felix Rohatyn. Un consulente del partito democratico dice: “Secondo me, ciò che accadrà a questo paese non si giocherà sulla questione della Costituzione rispetto ai poteri del presidente. Ritengo che alla fin fine il Congresso farà le cose giuste a questo proposito. Credo che si giocherà tutto nella questione della politica economica. Dopo aver discusso con gente che si trova nella posizione di sapere le cose, ritengo che Wall Street e le banche non opporranno resistenza alla liquidazione di questa amministrazione, se non altro perché è stata incompetente persino nell’applicare la politica voluta da Wall Street. Ma con questo non voglio dire che Wall Street non opporrà resistenza a quella che, alla fin fine, è una sfida a ciò che loro controllano. Ed è per questo che si presenta la questione della politica economica.
“Felix Rohatyn si è posizionato per rappresentare un’alternativa a lei, nel campo democratico. Credo che adesso possiamo controllare un po’ meglio la questione, dopo che il suo compare meno furbo, Mr. Rudman, ha dato un’intervista qualche settimana fa, spiegando che cos’è davvero questo piano Rohatyn-Rudman. Ho notato subito due cose. Essi parlano di emissioni di bond cinquantennali che dovrebbero essere rimborsati dalle amministrazioni statali e comunali. L’altra cosa, ben più soprendente, e che contrasta con ciò che lei dice, e con ciò che dice Nancy Pelosi con la sua Innovantion Agenda, è che Rudman ha detto che non c’è bisogno di nuove infrastrutture. Sostiene che basta riparare le infrastrutture che abbiamo. Il tutto si traduce, nei dintorni di Washington, in un furto di denaro.
“Mi pare che non si tratta di divergenze, ma di visioni diametralmente opposte. Le sue idee sono state ampiamente adottate nella Innovation Agenda del nostro partito. Invece, nel piano di Rudman, o di Rohatyn, non c’è una spinta scientifica, non ci sono nuove costruzioni, non c’è una ripresa, c’è solo un aumento del controllo bancario. Non mi pare una sottigliezza, anche se a qualcuno potrebbe apparire tale. Potrebbe commentare su questo tema, magari indicando come costringere questa gente a venire ancora di più allo scoperto?

LAROUCHE: ... Di Rohatyn occorre capire come la pensa. Rohatyn è un protetto, ad un certo livello, nel sistema della sinarchia internazionale. E’ un prodotto della Lazard Freres. Lazard Freres ed Hitler andarono insieme. Si da il caso che sia ebreo, e Hitler non gli piace, ma lui, il suo gruppo è composto da quelli che ci dettero Hitler. Il gruppo dei banchieri ha questa mentalità: ci hanno dato Hitler con uno scopo. Non sostennero le idee di Hitler, ma pensavano di poterlo usare per il proprio tornaconto.
Nel caso particolare di Rohatyn il suo carattere emerge bene nei suoi rapporti con la ITT e la Hartford Insurance sulla questione di Pinochet. Lui, un ebreo rifugiatosi qui pare dalla Galizia, in Austria, viene qui negli USA e diventa di fatto nazista!
Egli prese parte alla operazione della ITT, diretta da Geneen, e dalla Hartford Insurance che nel 1973 portò Pinochet al potere in Cile! [Rohatyn entro nel Cda di ITT proprio in quel 1973. Harold Geneen dovette ammettere le sue colpe mentre il Cda non fu inquisito allo stesso modo – ndr]. Ed ha poi continuato sostenendo le tresche dei nazisti di seconda e terza generazione, gente esportata dagli amici di Dulles in Messico e in Sud America, gente come Licio Gelli in Italia. Gente che gestisce le squadre della morte, forti del sostegno soprattutto di Henry Kissinger, ma anche di Felix Rohatyn.
Quale mente può concepire queste cose? Quella di un banchiere veneziano. Deriva da quella tradizione. Deriva da un sistema di governo che risale a Babilonia, ma in Europa era noto come il sistema ultramontano, gestito dai banchieri veneziani insieme alla cavalleria normanna. Gestirono insieme le crociate e altri genocidi simili. Si, le crociate non furono altro che genocidio, perpetrato dai normanni, ma gestito dai veneziani che ci guadagnavano sopra. Quella è la mentalità. Nel sitema dei banchieri anglo-olandesi c’è la diretta continuità di questa mentalità delle famiglie veneziane. C’è ancora qualche famiglia veneziana che continua a dirigere queste cose. C’è questo fenomeno veneziano degli interessi finanziari che depredano l’umanità così come le belve si lanciano sulle prede. Considerano l’essere umano solo per quel che serve loro, serve per trarre profitto, per estrarre usura. Nient’altro. Occorre capire questa loro mentalità, che è disumana. Non ammettono il General Welfare, anzi lo odiano.
Basta guardare al preambolo che la Confederazione Sudista voleva apporre alla Costituzione degli USA. Esprime in essenza la visione dell’umanità propria di Locke. Il sostegno per il sistema schiavistico è proprio di Locke. La mentalità favorevole allo schiavismo è un esempio della stessa cosa.
Lyndon LaRouche con i giovani attivisti del LYM a conclusione dell'incontro


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