Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

 

Webcast di LaRouche 36 febbraio 2006

 

Webcast di LaRouche:
sbarazzarsi di Cheney

In un discorso pronunciato a Washington il 23 febbraio e trasmesso in diretta su internet, Lyndon LaRouche ha affrontato il tema delle crisi multiple che minacciano oggi la civiltà --  che vanno dal completo sfascio finanziario ed economico, alla proliferazione dei conflitti nell’Asia sudoccidentale, all’influenza aviaria – sottolineando la necessità di una leadership capace di affermarsi nel Senato e nelle istituzioni USA. Criticando la generazione dei baby-boomer, che oggi occupa gran parte delle posizioni di responsabilità, LaRouche ha lanciato un appello alle nuove generazioni affinché intervengano per ispirare la generazione precedente ad intraprendere delle iniziative risolutive. Nel presentare i parametri economici e culturali necessari per “un nuovo sistema globale”, il fondatore dell’EIR ha sottolineato la necessità di promuovere un’ondata di sdegno popolare contro il presidente Dick Cheney tale da rimuoverlo dal potere. Qualche stralcio del discorso di LaRouche:

“Ci sono tutti gli ingredienti per un’esplosione della situazione mondiale. Il presidente degli Stati Uniti è un ubriaco a secco mentre sembra che il vice presidente beva troppo. Il deficit cresce oltre ogni immaginazione. Il paese è allo sfascio. L’industria e l’agricoltura sono a pezzi…

“Il punto è questo: in Europa e negli Stati Uniti, in particolare, non c’è una risposta adeguata alla situazione esistente e alle condizioni che si stanno determinando. E’ una situazione insolita della nostra storia. Occorre quindi riflettere su come si sia arrivati a tanto e su che cosa fare…

Il problema della generazione tra i 55 ed i 65 anni è che “in un certo senso essa è una ‘generazione perduta’ … non si tratta necessariamente di gente cattiva … ma come generazione manca di un senso, una qualità di leadership. Non è capace di prendere decisioni e di comandare in maniera competente … Così nel Senato mi trovo a fare i conti con gente intelligente … per certi versi anche capace, ma che quando si tratta di agire insieme si lascia vincere dall’inazione…

“Debbo quindi affrontare questo problema … come indurli ad avere la capacità soprattutto intellettuale di mobilitarsi per fare il possibile per salvare questa nazione, e anche sé stessi?

“Come indurli a farlo, anche se non vorrebbero farlo? C’è qualcosa in loro che dice ‘fallisci!’. Come accadeva ai greci antichi sotto l’influenza del sofismo…

“Questa cultura, questi sofismi ci hanno distrutto, così come i greci distrussero se stessi con i sofismi e con le guerre peloponnesiache. E c’è qualcuno a Londra che capisce bene come ciò funzioni e sa gestire questi sviluppi contro di noi…

“Per conto mio come questo funziona lo vedo molto bene, perché ho fatto abbastanza esperienza ed ho il compito di indurre questa gente più giovane di me, che è nell’età di governare, a farlo seriamente; debbo tirarli fuori dalla confusione delle loro depressioni e dei loro sofismi affinché combattano da uomini per salvare la civiltà…

“Questo è il nostro compito, e il mio in particolare.

“Così arriviamo alla questione del Movimento Giovanile…

  LaRouche Youth Movement LYM   
Washington: il movimento giovanile di LaRouche impegnato a fare propaganda alla trasmissione internet di LaRouche

Movimento Giovanile di LaRouche LYM

“A proposito del che fare partiamo dalle questioni programmatiche. Occorre fare immediatamente ritorno all’energia nucleare, come pietra angolare della politica economica. Senza il nucleare non ci sarà una civiltà. Tutto qui…

“Nel decidere che cosa occorre ora fare dobbiamo partire dal fatto che siamo entrati in un periodo nuovo dell’umanità. Un periodo come questo non c’è mai stato: la popolazione mondiale ha di molto superato i 6 miliardi e presto ci accorgeremo che stiamo attingendo alle cosiddette “risorse naturali” più di quanto non provvediamo a sostituirle. … Siamo dunque arrivati al punto in cui dobbiamo cominciare a riprodurre ciò che consideriamo le “risorse naturali”…

“Un problema è la scarsità d’acqua. In molte parti del mondo si usa l’acqua fossile … occorrerà dunque produrre l’acqua per sintesi. Si capisce che processi del genere richiedono grandi quantitativi di energia, in forma altamente concentrata. Per raggiungere le intensità occorrenti bisognerà almeno partire dai reattori nucleari ad alta temperatura, e poi passare ai reattori di fusione termonucleare…

“Occorre dunque a questo punto passare ad un’economia ad alta intensità di energia, cosa che significa anche alta intensità di capitale. Questo significa che occorre avere subito molta energia nucleare … centrali da 120-200 MW per il comune fabbisogno di potenza elettrica e da 800-1000 MW per la produzione di carburanti di idrogeno per sostituire i derivati del petrolio … Occorrono veicoli alimentati ad idrogeno: aerei, treni, ecc.

“Occorre dunque un sistema globale nuovo … cosa che comporta aumentare i livelli di vita della popolazione al punto in cui la gente disponga di livelli culturali e intellettuali adeguati, e non sia tenuta a livelli da parco bestiame.

“Ma le idee che occorrono, che sono alle base della cultura, sono esclusivamente prodotte dallo sviluppo della mente, per cui occorre un sistema fondato su dei principi educativi miranti ad elevare la gente al pensiero cognitivo, e cioè pensare nei termini in cui si effettuano le scoperte, e questo riguarda sia i principi universali della fisica che i principi dell’arte classica … Così il motore della società dev’essere la scoperta scientifica e il lavoro artistico che ha lo stesso carattere…

“Occorre dunque una nuova generazione che sia capace di diventare la coscienza della vecchia generazione che comanda nella società … che ritorni alle radici della conoscenza insite nella civiltà europea, rivivendo in forma sintetica l’esperienza di generare questa conoscenza, che crei così in questa generazione una base sensibile ai compiti che ci attendono, e al tempo stessi si prepari ad assumere le posizioni di responsabilità che l’attendono nel futuro”.

Dopo il suo discorso, LaRouche ha risposto a numerose domande. Gli è stato subito chiesto se ritiene che Cheney semplicemente non si renda conto delle conseguenze insite nella sua attuale politica guerrafondaia nei confronti dell’Iran. Nella sua risposta LaRouche ha detto tra l’altro:

“Interrogarsi sulle intenzioni di Cheney è una sfida. E’ un po’ come interrogarsi sulle intenzioni di George Bush – non so se lui capisce dove il teleprompter da cui legge vuole andare a parare…

“Cheney è un portaborse. Quest’amministrazione è stata creata da George Shultz. … per cui interrogarsi sulle intenzioni e sul senso di realtà per quanto concerne un’amministrazione del genere è proprio una sfida. A che cosa mirava Cheney davvero? Chi lo sa?

“Nel caso dell’Iran … si tratta di una politica che è stata orchestrata dall’intelligence britannico nell’Arab Bureau … in questa partita tengono banco gli inglesi … Jack Straw, ministro degli Esteri inglese, è il principale orchestratore di questa partita.

“E’ con questo che dobbiamo fare i conti ed il problema che abbiamo, con gli americani in particolare, è il rifiuto di fare i conti con la storia: la storia del conflitto tra USA e Inghilterra. E non si vuole tener conto di un fattore, che qui c’è una parte degli Stati Uniti che è più vicina all’Inghilterra di quanto non lo sia all’America…

“L’Inghilterra ha messo in moto la questione dell’Iraq. Sapeva che si trattava di una truffa perché l’hanno allestita loro … poi hanno preso la parte meridionale dell’Iraq, come il loro settore di attività militare … Si trattava di una premessa per mettere in moto lo scontro degli sciiti contro i sunniti. Perché è interesse degli inglesi distruggere questa regione del mondo mettendo in moto disintegrazione e caos.

“Questo è anche parte dell’operazione messa in moto da Bernard Lewis … «la guerra contro l’Islam». La guerra di religione è una tattica imperiale sfruttata da certe forze. Vi ricorrono soprattutto gli inglesi, che sono l’ultimo vero impero del pianeta. Non è l’impero della popolazione inglese, ma della monarchia britannica. E’ l’impero di certi interessi che hanno il loro centro a Londra…

“Ora sappiamo che in Russia, e altrove nell’Europa continentale, si vuole evitare un conflitto con l’Iran, poiché questo sarebbe una follia, a motivo delle sue implicazioni, soprattutto per il sistema finanziario che è già comunque sul punto di esplodere. Così i russi, i tedeschi ed altri europei sono decisi a ricercare una soluzione diplomatica e ritengono che una soluzione ragionevole possa essere almeno temporaneamente raggiunta. Se si può risolvere tutto, ma ci si deve concentrare su ciò che è necessario risolvere ora, e si aspetta che il polverone che è stato sollevato si diradi per passare alle altre questioni…

“Per far questo occorre che la gente, in particolare nelle istituzioni a partire dal Senato USA, capisca come ogni giorno che passa in cui George Bush è alla presidenza rappresenta una minaccia all’esistenza degli Stati Uniti. Ogni giorno che Cheney resta alla vice presidenza questa minaccia è ancora più grossa. La soluzione migliore sarebbe allontanare Cheney subito, in modo che il problema di Bush diventi in qualche modo gestibile. Perché Cheney è lo strumento di George Shultz e del gruppo di finanzieri internazionali che con lui gestiscono l’intera operazione.

“Il mio obiettivo è inceppare la macchina di George Shultz! Spezzare il suo potere! [applauso] Cheney è un ingranaggio importante … rimuovendo lui s’inceppa il meccanismo della macchina del potere. Anche se lui non è l’origine del problema è però un ingranaggio importante del problema”.

E’ stato poi chiesto a LaRouche che cosa ne pensasse del pericolo rappresentato da Benjamin Netanyahu in Israele e lui ha risposto:

“Innanzitutto Netanyahu è gestito dalle forze che sono dietro George Shultz … Il vero problema non è quindi Israele ma George Shultz, che … oggi controlla la politica USA verso Israele ed in Israele la politica a favore di Netanyahu. Quest’ultimo è un agente di interessi anglo-americani. Tutto qui, un agente usa e getta…”

Sul tema della vittoria di Hamas nelle recenti elezioni palestinesi LaRouche ha detto:

“Hamas è stato votato perché la gente soffre la fame, è disperata! … Non ha ottenuto niente mentre invece occorre darle condizioni di vita migliori. … Se occorre, le condizioni di pace possono essere comperate, con i soldi. Se occorre dare qualcosa di buono alla gente basta andare da Shimon Peres e comperarlo! Si può fare! Compra la pace, così poi si determina una situazione diversa…

“A proposito di Hamas bisogna riconoscere che è stato eletto, e se è stato eletto bisogna lavorarci. Qualsiasi dipartimento di Stato mentalmente sano lo farebbe -- Ehi, siete stati eletti, bene, adesso parliamo. Di che cosa? Mah, innanzitutto avete bisogno di qualcosa? Certo, bisogna fare qualcosa per disporre poi di una base su cui avere rapporti e trattare. E poi, se si guarda dall’altra parte, si vede che Netanyahu non conta su posizioni forti ed è in primo luogo un agente degli USA. E allora ci sono fili da tirare, lui rischia il discredito con gli scandali, basta farglielo capire…”

Una serie di domande ha riguardato una questione che sta facendo molto chiasso negli USA, quella della gestione di diversi porti commerciali che l’amministrazione Bush ha accettato che passasse sotto un’impresa, la DP World, dopo che quest’ultima ha acquisito la britannica P&O. Nonostante la crescente paranoia sulla sicurezza che si è instaurata in America dall’11 settembre 2001, ora emerge che la ditta in questione – che per giunta è degli Emirati Arabi Uniti -- non è stata neanche sottoposta alle indagini regolarmente previste da una vecchia legge. In precedenza LaRouche aveva già sostenuto che non si tratta di prendersela con un’impresa araba, ma le grandi infrastrutture debbono essere sotto il controllo nazionale. In questa occasione ha però spiegato:

“La vera questione qui è la globalizzazione e la deindustrializzazione. E le cose possono essere raddrizzate solo quando qualcuno avrà il coraggio di riportare gli Stati Uniti all’energia nucleare…

“Per quanto riguarda i porti è necessario controllare e difendere le infrastrutture pubbliche nazionali. Strutture portuali, ferroviarie, centrali, ecc. Sono qualcosa di essenziale per l’intero territorio e l’intera nazione … E spetta al governo fornire queste infrastrutture ed attingere alle tasse per farlo…

“Secondo me però la questione dei porti cela qualcos’altro…

“L’incidente di caccia verificatosi nel Texas ha minato l’autorità del vice presidente al punto in cui i repubblicani hanno finito per decidere di tirarsi fuori prima possibile! E per questo cercano pretesti adatti a disimpegnarsi, a prendere le distanze da Cheney e Bush. Si tratta di pretesti che debbono riscuotere il pieno favore dei loro elettori, e tanti repubblicani un po’ squilibrati si sa che rispondono emotivamente a forme sciovinistiche di patriottismo…”

Un partecipante ha proposto di usare il fatto che Cheney si sia arrogato i poteri esecutivi di declassificare le informazioni come ragione per allontanarlo dall’incarico. LaRouche ha però spiegato:

“Invece di stare alle regole dei giochi parlamentari, in una questione come questa c’è da chiedersi se nella popolazione e nelle istituzioni ci sia il concorso di forze che occorre per buttarlo fuori … ma dev’essere fatto d’impeto, magari sull’onda delle sue fucilate in Texas, sparate mentre era forse ubriaco…

“Perché noi vogliamo buttarlo fuori per il bene della nazione, e per questo occorre un vasto concorso di forze risolute. Se questo c’è, poi le istituzioni troveranno il modo legale migliore per metterlo alla porta. Di contro, le formule non funzionano … per buttarlo fuori occorre un concorso di forze risolute. Con l’abuso di un fucile da 32 mila dollari, il fatto che è stato colpito un personaggio importante, e poi con i segni evidenti dell’insabbiamento, a cui hanno partecipato gli Armstrong ecc. Che fare? Come superare l’insabbiamento? Occorre un sollevamento impossibile da domare e io mi curo di fare in modo che questo si verifichi al più presto”.


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