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Il principe Filippo ammette i legami di famiglia con il nazismo.


Dopo sessant’anni di silenzio, il principe Filippo d’Edimburgo, consorte della regina d’Inghilterra, ha ammesso per la prima volta che la sua famiglia, i Mountbatten (Battenberg), era ben collegata ai nazisti. Tutt’e quattro le sue sorelle sposarono principi tedeschi e tre di esse aderirono al Partito Nazionalsocialista. Filippo lo racconta in un’intervista che introduce un nuovo libro intitolato “Royals and the Reich” e Andrew Levy gli ha dedicato un breve articolo sul Daily Mail del 6 marzo. Tra le foto del c’è anche quella sopra riprodotta, dove il sedicenne Filippo (cerchiato di rosso) sfila al funerale della sorella maggiore Cecile nel 1937 accompagnato da ufficiali del regime in uniforme. In seconda fila si dinstingue suo zio lord Mountbatten con in capo il bicorno della Royal Navy.
In un’altra foto del libro la sorella più giovane, Sophia, siede di fronte ad Hitler in occasione del matrimonio di Hermann e Emmy Goering. Il marito di Sophia era il principe Christoph d’Assia, direttore dei servizi segreti di Goering.
Per spiegare tanta attrazione verso i nazisti Filippo oggi afferma: “Si verificarono molti miglioramenti come ad esempio i treni in orario e nuovi edifici. C’era un senso di speranza dopo il caos da depressione della Repubblica di Weimar.
“Posso capire che la gente si aggrappò a qualcosa o qualcuno che sembrava fare appello al patriottismo e cambiava le cose. Non puoi capire quando fosse seducente”. Aggiunge che “allora c’era molto entusiasmo per i Nazisti, l’economia andava bene, eravamo anti-comunisti e chi lo sapeva che cosa sarebbe capitato al regime?”
Come è noto poi il principe Filippo, insieme al tesserato nazista principe Bernardo d’Olanda, costituì il WWF e diffuse l’ideologia ambientalista con l’intento di continuare a fare appello ai sentimenti ingenui della popolazione, che non sa che cosa gli stia capitando.
Lyndon LaRouche ha dedicato a questa notizia un breve articolo intitolato “La monarchia britannica e Hitler” che riproduciamo di seguito.


La Monarchia inglese e Hitler

di Lyndon LaRouche

26 marzo 2006 — I ricordi del principe Filippo d’Edimburgo sui collegamenti di famiglia con il nazismo si assommano ad alcuni sviluppi attorno alla campagna in corso per scaricare gli amici di Dick Cheney dal governo britannico del primo ministro Tony Blair. Non soltanto il re Edoardo VII, ma anche i membri della famiglia di Filippo, e di suo zio Dickie Mountbatten, furono membri aristocratici molto impegnati dell’apparato del partito nazista. Si tratta di qualcosa da considerare tenendo presente le iniziative dei complici di Cheney — George Shultz e il banchiere Felix Rothayn — di privatizzare le istituzioni dei militari e dell’intelligence negli USA secondo il precedente delle SS di Adolf Hitler.
I fatti essenziali da tener presente sono questi.
A partire da quando il kaiser Guglielmo II licenziò il cancelliere Bismark, la politica della monarchia britannica ha puntato a distruggere la Germania con una guerra generale mirante a mettere Inghilterra, Francia e Russia, tra gli altri, contro l’Europa centrale di lingua tedesca. L’Inghilterra rinunciò a sostenere Hitler soltanto quando fu chiaro che quest’ultimo era stato convinto dai militari tedeschi a rinunciare ai propri piani di attaccare per prima cosa l’Unione Sovietica.
Il rapido sviluppo industriale della Germania sotto Bismarck, un ammiratore dell’America, in particolare a seguito di una visita compiuta in Germania dall’economista americano Henry C. Carey, indusse il principe di Galles (poi Edoardo VII) a concepire la distruzione della Germania con una guerra continentale che sarebbe diventata lo scopo principale della sua monarchia, e questo scopo è poi tornato alla ribalta da quando il primo ministro Margaret Thatcher e il presidente Francois Mitterrand hanno imposto alla Germania le condizioni delibertamente distruttive dell’accordo di Maastricht, euro compreso.
L’elemento da sottolineare, nelle reminiscenze del principe Filippo sui collegamenti nazisti del ramo tedesco della sua famiglia, non sta nel poter dire che il consorte reale è un nazista, ma sta nel fatto che vi sono state situazioni in cui ambienti importanti in Inghilterra hanno ritenuto fenomeni come il nazismo utili strumenti con cui stroncare la sfida agli interessi finanziari imperiali di Londra proveniente dal continente europeo. Questo è il collegamento tra le reminiscenze del principe Filippo e gli sforzi di privatizzare i militari e l’intelligence negli USA, che sono di stampo nazista.
Le reminiscenze del principe Filippo finiscono all’attenzione del pubblico nel momento in cui nella stessa monarchia britannica sono in corso dei cambiamenti. Il principe Carlo subentrerà, adesso o tra non molto, ai suoi genitori? E che cambiamenti si prospettano per le istituzioni della monarchia e per il centro finanziario della City di Londra, che possono essere essere provocati da un licenziamento, adesso o tra non molto, del compare di Cheney, Tony Blair?
La questione reale dietro le reminiscenze del principe è il progetto di eliminare l’istituzione dello stato nazionale, dal mondo intero, per istituire una forma di governo mondiale dell’oligarchia finanziaria imperiale chimata “globalizzazione”. In questo si colloca il collegamento tra il fatto che i liberal inglesi e francesi hanno per un periodo promosso il nazismo, nel passato, e l’attuale iniziativa di Cheney, Shultz e Rohatyn per privatizzare i militari e l’intelligence USA. Questa marcia procede di pari passo a quella della Federalist Society.


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