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La crisi richiede iniziative d'emergenza del Congresso USA

La seguente dichiarazione è stata rilasciata da Lyndon LaRouche il 14 maggio:
“Gli sviluppi attorno all'imminente incriminazione dell'ex vice capo dello staff della Casa Bianca Karl Rove hanno reso la situazione più che matura per un impeachment del vicepresidente Dick Cheney, mentre il presidente stesso sta andando incontro ad una seria crisi personale. La situazione è tale per cui il governo federale rischia un'interruzione o discontinuità delle sue funzioni, cosa che non è ammissibile nell'attuale crisi finanziaria e monetaria.
“In questo contesto è necessario che i leader più sensibili del Congresso prendano urgentemente le iniziative atte a ripristinare la fiducia nel governo da parte degli ambienti istituzionali, dei governi stranieri e della cittadinanza in generale.
“L'elemento centrale della crisi economica e sociale degli USA sta nelle conseguenze della distruzione imminente di ben due terzi dell'industria automobilistica. L'incapacità di intervenire immediatamente per impedire la catastrofe avrebbe effetti incalcolabili sulla fiducia verso la società americana, negli USA e all'estero.
“Io ed i miei collaboratori abbiamo elaborato delle misure programmatiche necessarie per un intervento d'emergenza che impedisca il crollo dell'economia USA, convogliando le capacità inutilizzate dell'industria automobilistica nella ricostruzione delle infrastrutture economiche di base. Misure prese in sede legislativa per accelerare l'adozione e la realizzazione di questo programma ripristinerebbero la fiducia nel governo nel momento in cui la presidenza stessa ha perso e continua a perdere sempre più credibilità.
“Allontanare i mascalzoni dalla Casa Bianca e dall'ufficio del vicepresidente purtroppo è necessario, ma non è un'iniziativa edificante. Iniziative del Congresso che diamo alla popolazione motivo di fiducia nel sistema politico americano sono le note positive che occorrono in una situazione in cui il vice presidente va verso la tanto meritata caduta”.
 

LaRouche propone il potenziamento del Genio militare

Nel contesto della mobilitazione affinché il Congresso intervenga a salvare l'industria dell'auto americana, e soprattutto il potenziale tecnologico che essa rappresenta, Lyndon LaRouche fa osservare una serie di punti:

1. Quando ricoprì l'incarico di Segretario alla Difesa nell'amministrazione di George Bush padre, tra il 1989 ed il 1993, Dick Cheney presiedette ad una radicale trasformazione dell'apparato militare le cui conseguenze hanno oggi indotto molti ufficiali superiori, in servizio e in congedo, a denunciare il fatto che l'intera struttura è stata svuotata e adulterata. Il protrarsi della guerra in Iraq e la prospettiva di operazioni militari contro l'Iran adesso rischiano di portare l'intera struttura allo sfascio completo.
Cheney, come prima cosa, ridusse l'esercito USA di un terzo: da 18 a 12 divisioni. La cosa fu giustificata con il crollo dell'Unione Sovietica. Poi furono mandati 500 mila soldati a fare la Tempesta del Deserto. A quel punto Cheney ingaggiò la Halliburton affinché gli facesse uno studio (costo: 10 milioni di dollari) su come “delocalizzare” e “privatizzare” funzioni fondamentali di sostegno dei militari. In altre parole, dopo aver creato grosse carenze nelle capacità militari, Cheney impose agli ufficiali privatizzazione e delocalizzazione. Naturalmente la manovra fu concepita sapientemente e Cheney si limitò a compiere un ruolo marginale, per quanto essenziale. Il lavoro intellettuale se lo accollarono pensatori come George Shultz e Felix Rohatyn. Loro pianificavano e al vertice del Pentagono Cheney prendeva le relative decisioni. Quando Clinton arrivò alla Casa Bianca, Cheney saltò dal cavallo del Pentagono su quello della Halliburton. Quando nel 2001 divenne vicepresidente, fece di quella che era l'impresa specializzata nelle infrastrutture petrolifere la prima appaltatrice del Pentagono.

2. Sulla base di uno studio dell'Executive Intelligence Review sulla delocalizzazione della sicurezza nazionale, LaRouche ha proposto una soluzione al dilemma rappresentato dalla dipendenza crescente dei militari dalle Private Military Corporations (PMC): inversione totale di rotta e riportare l'esercito a 18 divisioni. Ma nel fare questo occorre che ad essere potenziate siano quelle capacità più urgentemente necessarie, sia per i militari in servizio che per quelli in riserva attiva

3. La priorità principale è potenziare il Genio militare (l'Army Corps of Engineers), e altre capacità ingegneristiche e servizi. Nel contesto della proposta lanciata il 2 maggio da LaRouche per un'iniziativa d'emergenza volta a salvare e valorizzare il potenziale produttivo dell'industria dell'automobile, in particolare il settore delle macchine utensili, un potenziamento del Genio farebbe fronte ad esigenze fondamentali. I Corps of Engineers potrebbero occuparsi di realizzare le infrastrutture, dalle grandi opere idrauliche alla rete ferroviaria ad alta velocità, dalla rete elettrica alla ricostruzione di molti centri urbani, in particolare per quanto riguarda gli edifici scolastici, ospedalieri, ecc. Per questo occorre che il governo emetta tutto il credito a lungo termine e a basso interesse necessario a queste grandi opere. Persino spolpato com'è oggi, sostiene LaRouche, il Genio militare dispone ancora di progetti pronti da realizzare, che rappresentano un contributo importante alla ripresa economica del paese e che darebbero lavoro a gran parte delle maestranze specializzate del settore dell'auto, che altrimenti finirebbero presto per perdere la propria capacità produttiva. In secondo luogo, ai Corps of Engineers compete anche il ruolo di istruire il Genio militare di nazioni amiche; potrebbero impegnarsi così nella realizzazione di progetti infrastrutturali in Africa, nel Sudest Asiatico e in America Latina.

4. I Corps of Engineers, con la Veterans Administration e la Public Health Service, rappresentano una parte importante della capacità di risposta ai disastri. Il nuovo dicastero della Homeland Security si è già rivelato un incubo burocratico e dovrebbe essere disciolto o ridotto ai minimi termini. Sotto Clinton l'ente FEMA, preposto alle emergenze, fu riconosciuto come un ministero a tutti gli effetti. Insieme ai tre organismi sopra menzionati, la FEMA potrebbe avere un ruolo molto positivo nell'inversione della corsa trentennale allo smantellamento delle strutture produttive.

5. Un'espansione delle capacità del Genio avrebbe anche salutari effetti psicologici. Lo smantellamento produttivo e la disastrosa guerra in Iraq hanno gettato vasti strati giovanili nella disperazione perché si accorgono di non aver alcun futuro. Vivono in un mondo fatto di droga, crimine, povertà estrema, istruzione zero e lavoro zero. Molti sono vittime di seconda generazione della cultura dell'abbrutimento. Questi giovani debbono essere salvati dall'inferno in cui vivono, ma al tempo stesso rappresentano una risorsa che occorre saper valorizzare. Nel New Deal degli anni Trenta le masse di giovani disoccupati che trovarono lavoro nei Civilian Conservation Corps (CCC) furono inquadrate e dirette dal Genio militare. Impararono un mestiere e poterono così tirarsi fuori da una situazione disperata. Di lì a poco quei giovani diventarono i soldati che sconfissero il nazismo e il fascismo.
C'è poi da considerare un altro folto contingente dell'America dei dimenticati: i reduci dalla guerra in Iraq. Molti sono menomati o traumatizzati, e il loro reinserimento nella vita quotidiana è un'impresa fin troppo ardua, anzi; essi non ottengono neanche tante agevolazioni in passato accordate ai reduci. Questi giovani potrebbero rifarsi una nuova identità nei ranghi del Genio, la struttura più adatta a valorizzare qualità acquisite nell'esperienza militare.

6. Il revival della tradizione del Genio militare, che è propria del sistema americano di economica politica, comporterebbe benefici economici più che sufficienti a coprire le spese iniziali che richiede. L'economia USA è giunta sull'orlo del tracollo. Se si lascia che il settore dell'auto finisca al macero l'intera economia USA scadrà a livelli infimi. Una ricostruzione infrastrutturale è possibile valorizzando le capacità inutilizzate dell'industria automobilistica ed espandendo il Genio militare affinché diventi un punto centrale di riferimento in questa impresa. L'aumento netto di ricchezza ripagherà molte volte lo sforzo iniziale che richiede.


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