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L'Ucraina di nuovo al punto di partenza

7 agosto 2006 – Il 4 agosto, il vincitore delle elezioni ucraine del 26 marzo scorso e presidente del Partito delle Regioni, Victor Yanukovich, è stato eletto nuovo primo ministro dell'Ucraina, con 271 voti del parlamento nazionale su 450. Il voto parlamentare ha messo fine ad una paralisi che durava da quattro mesi, con una singolare guerra dei nervi tra le forze “pro-occidentali” della Rivoluzione Arancione e quelle più filo-russe.

Il Presidente Viktor Yushenko, che aveva rovesciato Yanukovich, col massiccio aiuto delle “Organizzazioni non Governative” guidate e finanziate dagli USA e dall'Europa Occidentale, due anni fa, è stato costretto ad approvare Yanukovich come Premier qualche ora prima della termine costituzionale per la formazione di un nuovo governo, che scadeva il 3 agosto.

La lotta di potere protrattasi per mesi ha visto diversi importanti interventi da parte americana, quali le visite a Kiev da parte del Vice Presidente Dick Cheney e del Segretario di Stato Condoleeza Rice.

Yanukovich ha ottenuto il disco verde da Yushenko solo dopo aver firmato un documento col quale si impegnava a mantenere il generale corso politico “pro-UE-NATO” del precedente governo. Ma la partecipazione alla NATO da parte dell'Ucraina deve essere ora esclusa, dal momento che Yushenko ha dovuto piegarsi all'esito di un referendum nazionale sulla questione. La netta maggioranza degli Ucraini, infatti, disapprova la partecipazione alla NATO. Per tutta una serie di questioni pratiche, anche l'entrata dell'Ucraina nell'Unione Europea è da escludere per l'immediato futuro, non per i desideri dell'Ucraina, ma per l'incapacità e la riluttanza europea di accettare nuovi membri.


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