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“Come non giocare a scacchi”

17 ottobre 2006 – Questo è il titolo di uno scritto di Lyndon LaRouche pubblicato dall’EIR, in cui  lo statista americano risponde a chi, sulla scorta degli ultimi sviluppi strategici, si preoccupa che, un giorno o l'altro, un incidente possa fare scoppiare la guerra nucleare. LaRouche afferma:

“Per me, che ho alle spalle un po’ di storia, in particolare l’epoca alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, queste sono chiacchiere ... All’epoca in cui Adolf Hitler fu effettivamente portato al potere, gli furono cioè conferiti i poteri dittatoriali che George W. Bush sta arraffando, sulla base dell’incidente dell’Incendio del Reichstag — cosa che avvenne pochi giorni prima dell’effettiva entrata in carica di Franklin Delano Roosevelt come presidente degli Stati Uniti — la seconda guerra mondiale era già pianificata! Dunque, tutti i presunti ‘incidenti’ che si verificarono nel corso degli anni Trenta, una crisi qui e l’altra la, rientravano tutti in una cosa soltanto: il mondo stava sprofondando nella guerra...

“E questo era già predeterminato nello stato delle cose una settimana prima che Franklin Roosevelt entrasse in carica come presidente. Roosevelt ne era conscio; non è che fosse a conoscenza degli aspetti specifici, ma si rendeva conto della situazione... E oggi dobbiamo fare i conti con una situazione dello stesso tipo.

“Non c’era una questione irachena! Non c’è una questione iraniana! Non c’è una questione nordcoreana! Certo che lì c’è qualche problema, ma ci sono sempre cose del genere, ai margini della società, se si vuole farne un tema. Queste cose sono come le mosse che si possono scegliere su una scacchiera, e sono mosse che conducono ad un risultato. Quale? La distruzione degli Stati Uniti come nazione. Questo è uno degli obiettivi ...

“Negli Stati Uniti c’è gente che si muove nelle orme dei nemici di Roosevelt, che odiano ciò che gli USA rappresentano, che cercano di sfruttare il controllo che esercitano sul governo e sulle istituzioni per indurre gli Stati Uniti a fare la parte più importante in quella che è la sua autodistruzione ... La chiamano ‘globalizzazione’. Che cos’è? La fine dell’esistenza delle istituzioni dello stato nazionale sovrano in ogni parte del pianeta! Come imporre una cosa del genere? Indurre gli Stati Uniti al suicidio, in una guerra suicida in Iraq, come hanno fatto. In una guerra suicida in Iran, come cercheranno di fare. Finire per entrare in guerra con Cina e Russia ... Dunque, non c’è nessun ‘incidente’! Non c’è un ‘problema’ che potrebbe indurre i popoli a scendere in guerra! No. C’è un desiderio di fare la guerra, che cerca il pretesto per farlo! E stanno rimanendo a corto di opzioni a motivo della situazione economica, per il fatto che il sistema finanziario e monetario si sta disintegrando...

“Se gli Stati Uniti non cambiano registro per fornire un nuovo fattore di leadershp capace di raccogliere le forze della nazione, e quelle del mondo intero, così come le iniziative di Franklin Roosevelt raccolsero le forze per sconfiggere Hitler, non ci sono molte possibilità in ogni altra parte del pianeta. Ed eccoci qua, io con la mia età e senza poteri formali, ad esercitare una leadership ... Mi guardo attorno: dove c’è tanta brava gente, capace, gente indispensabile di fronte ai compiti che ci attendono. Ma costoro non potranno assolvere ai loro compiti se la mia leadership in questa situazione non crea la situazione in cui essi possono passare all’azione ... Ripristineremo un sistema monetario e finanziario del tipo fondato da Roosevelt, che rispecchia l’intento della Costituzione”.

 


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