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Domande dall'Italia durante il webcast di LaRouche del 16 novembre

Carlo Palermo sulle possibili responsabilità di Cheney nel disastro del porto di Livorno del 1991

JEFF STEINBERG: Questa domanda è stata inoltrata dal giudice Carlo Palermo, che è uno dei più noti magistrati inquirenti dItalia. Palermo ha investigato su molti aspetti della campagna terroristica, della strategia della tensione, degli anni settanta e ottanta. Palermo non è più magistrato ma avvocato penalista, e sta lavorando ad un caso sul cui background desidererebbe avere una tua valutazione. In sostanza, nell’aprile 1991 ci fu una collisione tra due navi nel porto di Livorno, in cui morirono 140 persone. Palermo rappresenta I familiari di alcune vittime. E emerso che la causa della collisione ha a che fare con gli strascichi della operazione Desert Storm, e di quella chiamata Provide Comfort che era appena iniziata. Grandi quantitativi di armi e un certo numero di Forze Speciali americane venivano segretamente trasportati nel nord dell’Irak. Questo è anche il periodo che vede una grande impennata del traffico di armi nei Balcani, in preparazione della guerra! che poi scoppiò .
La domanda del giudice Palermo è : primo, se puoi far luce ulteriore su quanto accadeva in quel periodo; e secondo, se ritieni che Dick Cheney possa aver svolto un ruolo in quell’episodio.

LAROUCHE: "Cheney è ovviamente chiave, ma non è l’architetto di ciò (...)

LaRouche passa a spiegare gli sviluppi che cominciarono con ladozione della SDI in concomitanza con la previsione larouchiana che il sistema sovietico sarebbe crollato di lì a cinque anni; lo scontro interno all’amministrazione Reagan tra pro e contro l’SDI; il rifiuto sovietico di una cooperazione sull’SDI; la persecuzione di LaRouche per il suo ruolo nella SDI; il crollo dell’Unione Sovietica.

(...)
"La Guerra in Irak (la prima, ndr.) fu orchestrata da gli inglesi e dagli Stati Uniti, ma specialmente dai primi. Ricordate che la Thatcher diceva a Bush padre: "Non tentennare, GeorgeAppena finita la guerra in Irak, partì quella dei Balcani. Ora, se sapete qualcosa di storia europea, che significa fare scoppiare una guerra nei Balcani?

Cè la complicazione della presenza di Cheney e compagnia bella, che sono per metà del tempo degli assassini e per laltra metà dei ladri. E una volta che questa gente si lancia in quel tipo di operazioni ci sarà quel tipo di effetto. La corruzione, il grado di corruzione in se, diventa il fattore decisivo in queste cose. Alla fine, le operazioni militari diventano operazioni criminali, e le une non si distinguono dalle altre. Questo è ciò che Cheney rappresenta. Ricordate, che cosa cercano? Non cercate semplicemente la reazione a questa o quella situazione. Guardate a questa cosa dall’alto. Guardate alla geometria della situazione, non alle sequenze statistiche o meccaniche. Guardate alla geometria della situazione. Qual è la politica? La politica si chiama globalizzazione. Chi la vuole? I liberisti anglo-olandesi. E la continuazione di quello che prima si chiamava geopolitica, dai tempi della vittoria di Lincoln nella guerra civile americana, quando il principe ereditario britannico, Edward Albert, dovè prendere atto della realtà: gli Stati Uniti avevano vinto la guerra contro la Confederazione sudista di Lord Palmerston. Perciò, da quel momento in poi, il pericolo fu la diffusione dell’influenza del modello economico degli Stati Uniti in Germania, Giappone, Russia

LaRouche descrive come questa influenza si diffuse effettivamente con le riforme economiche del 1867-1879 sul continente europeo, in Sudamerica, Giappone e persino in Cina.

Improvvisamente gli inglesi vedono che il loro impero, che si basa sulla concezione geopolitica del potere marittimo è minacciato, e Edward Albert e i suoi decidono di orchestrare una guerra mondiale, un’altra guerra come la Guerra dei Sette Anni, con la quale gli inglesi assursero ad una posizione imperiale nel XVIII secolo. (...)

Poi abbiamo dei traditori tradizionali nel nostro sistema, negli Stati Uniti, dai tempi di Aaron Burr ad oggi. A Wall Street è pieno di traditori, di istituzioni finanziarie possedute da Londra; parte del sistema liberista anglo-olandese..

E così , specialmente nel periodo del crollo dell’Unione Sovietica, [queste forze dissero]: ah, possiamo fare tutti I giochi che vogliamo. Dunque, fecero prima la guerra nel Golfo, poi quelle nei Balcani, allo stesso modo in cui I britannici organizzarono le guerre nei Balcani all’inizio del secolo scorso. Stesso scopo, stessi modi.

Questa è lunica risposta alla domanda del giudice [Palermo]. Si, cè la corruzione. Sono coinvolti gli Stati Uniti? Probabilmente. Sono coinvolti I britannici? Probabilmente, in termini di quella cosa specifica. In termini dell’operazione globale, erano certamente coinvolti. Gli Stati Uniti erano colpevoli. Le forze USA, quelle britanniche, quelle francesi erano coinvolte, ed erano corrotte, marce.

Il mio approccio a questa cosa è: non so come potremmo vincere dei casi isolati. Per quanto riguarda il caso italiano e il giudice Palermo, sono in corso degli sviluppi molto interessanti, come risultato del lavoro da me svolto in precedenza attorno all’idea di sviluppare una politica [chiamata] Nuova Bretton Woods. La Nuova Bretton Woods rispunta nel momento in cui lattuale governo italiano sta traballando. E così , alcune forze dell’altro governo hanno ripreso la politica della Nuova Bretton Woods. Così , può darsi che lItalia diventi un fattore. A queste condizioni, allora, ciò di cui parla il giudice Palermo potrebbe diventare una possibilità attiva dal punto di vista della giurisprudenza e del governo italiano.

Ma il modo di guardare alla questione è : possiamo ingaggiare una lotta per lo stato nazionale, un accordo per difendere lo stato nazionale dalla globalizzazione? Contro I liberisti anglo-olandesi nel nostro stesso paese e in Europa? Se ci riusciamo, allora possiamo sistemare le cose. Ma non credo che riusciamo a fare piazza pulita a meno che non facciamo ciò ; perchéfinora il nemico è risultato vincente


Creare un movimento giovanile in Italia

FREEMAN: Come sempre in queste occasioni, abbiamo molte più domande rispetto al tempo che avremmo per rispondere, ma vorrei terminare con una domanda che è stata mandata da un gruppo di ragazzi da Ascoli Piceno in Italia; questa domanda ha aspetti che sono specifici dell'Italia, ma penso che sia la domanda giusta con cui finire, poiché solleva un tipo di questione universale che si riflette in molte domande che sono state mandate da giovani in ascolto della webcast, inclusi alcuni che siedono in questa sala.

Dice, “Caro Signor Larouche, siamo un gruppo di giovani da Ascoli Piceno e vorremmo chiederle perché secondo lei in Italia, così come in altri posti, c'è una così totale mancanza di ricerca della verità. Noi lo vediamo qui nei media, non solo quelli controllati da Berlusconi, ma veramente in tutta la classe politica, per non dire tra gli economisti. La domanda che abbiamo è, cosa può fare un comune cittadino in concreto per aiutare la propria nazione a riguadagnare un ruolo guida in un nuovo rinascimento mondiale. Per esempio, come potrebbe un cittadino singolo acquisire una vera e piena conoscenza dei fatti economici e politici? Come può un individuo ricercare la verità, specialmente quando si trova, come noi, a vivere in una piccola città di provincia?”


LAROUCHE: Sì, Ascoli Piceno. Ho una certa familiarità con quel luogo. Ha i suoi problemi… Ma il problema vero in Italia è che l'Italia, in circostanze eccezionali è andata incontro ad un brillante sviluppo nel nord Italia attorno ai circoli di Betti, che erano anche gli amici di Riemann. Sto parlando del programma aerospaziale Italiano, molte cose che in Italia furono sviluppate attorno a questo gruppo di persone. Ma poi tutte le grandi cose che l'Italia ha fatto sono state abbandonate. Invece di fabbriche, a Milano ci sono povere ragazze nude e emaciate che indossano stracci e che sfilano nell'industria della moda. Il punto è, sono così pelle e ossa, che la pelle è dentro le ossa, tanto che queste fanno rumore mentre camminano. Non sto raccomandando che le signore siano grasse, penso che dovrebbero essere normali!

Ad ogni modo, c'è questo a Milano, anziché cose collegate alla scienza, per esempio. Considero più positivamente la storia che vediamo a Firenze, dove sono stato più volte, guardando all'opera di Brunnelleschi, per esempio, che fu il primo a sviluppare l'applicazione della catenaria nella progettazione della cupola della famosa cattedrale. Mi sono interessato a questa questione insieme ad alcuni esperti, espressi loro la mia convinzione che la catenaria fosse alla base di quel progetto, ed essi convennero con me. E colpisce vedere come di fronte a così tanta arte, oggi guardando alla popolazione, si debba constatare un immiserimento culturale!

Un'altra cosa che mi ha molto colpito, di cui mi sono occupato molto all'inizio degli anni Settanta è la cosiddetta Cassa del Mezzogiorno, che fu inizialmente concepita per riconciliare il nord e il sud. L'Italia non è mai stata una nazione, poiché il sud, chiamato Mezzogiorno, la zona d'ombra, non si è mai sviluppata. Per cui la popolazione è caduta in preda alla misera in intere regioni, come la Calabria ad esempio. Questo comporta gravi risvolti sociali, che si diffondono come una malattia epidemica mortale. E l'intera idea di una Cassa del Mezzogiorno, che doveva servire ad integrare l'Italia in modo che la gente del sud divenisse parte dello stesso paese delle genti del nord, tutto questo è stato chiuso.

Guerra culturale. Si è fatto di tutto per distruggere il potenziale della popolazione italiana, che includeva notevoli talenti intellettuali, a dispetto della decadenza in cui era incappata, così come molte altre parti d'Europa.

Penso che la crisi che abbiamo in Europa, così come nel resto del mondo, la disperazione della situazione dovuta alle politiche attuali, potrebbe ispirare i giovani a pensare a sé stessi come ad una generazione che condurrà la generazione più anziana a fare le necessarie riforme. Io non penso che la generazione più anziana, quella dei sessantottini, gente sui cinquanta anni o più, ce la possa fare. Non credo che siano più in grado. Penso che siano spacciati, a meno che gli Italiani più giovani, del gruppo tra i 18 e i 35 anni d'età, prendano il timone e comincino a fare il tipo di cose che stiamo cercando di fare col movimento giovanile qui negli USA e in un certo modo in altre parti del mondo. È l'unica soluzione.

Dovete mobilitare una forza rivoluzionaria, che non vuol dire violenza, ma compiere un cambiamento fondamentale in politica, e dovete portare avanti in Italia un gruppo organizzato di persone, giovani, che facciano in Italia quello che stiamo cercando di fare col movimento giovanile negli USA. E dovete fare quello che facciamo noi con il progetto Keplero e altri simili progetti. Perché dovete costruire questo attorno ad una competente base scientifica e anche una competente base musicale. Questo perché la musica è l'unico mezzo (di comunicazione, ndr) in cui abbiamo un qualche grado di controllo, al contrario della recitazione. Stiamo cercando di fare qualcosa anche con la recitazione, con l'aiuto di alcuni attori professionisti, ma con la musica si acquisisce più facilmente la capacità di soddisfare l'intenzione del compositore, cosa che non si ha in nessuna altra forma di arte.

E perciò portando le persone a comprendere insieme i concetti di principio scientifico come in Bach e altri, imparando veramente cosa ciò significhi, esse possono diventare quel tipo di personalità che ha la fiducia della certezza della conoscenza, cosa da cui dipende il coraggio di compiere rivoluzioni, di un tipo o di un altro. E abbiamo bisogno di vederlo in Italia, così come in altre parti del mondo. È l'unica speranza; l'unica speranza sta nelle nuove generazioni, che condurranno il mondo fuori dalla rovina e che ispireranno le generazioni precedenti fare causa comune. L'iniziativa non verrà dalla generazione più anziana, ma molti di loro saranno ispirati dall'esempio della generazione più giovane e questa è l'unica soluzione.


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