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LaRouche: Obama serve per lo spezzatino di Bloomberg


LaRouche prevede che Obama sarà "fatto a pezzi" per far posto alla campagna di Bloomberg

Il 5 gennaio 2008, nel corso della teleconferenza tenutasi durante la scuola quadri del suo movimento giovanile francese, Lyndon LaRouche è stato consultato sul significato della vittoria di Barack Obama in Iowa.
LaRouche ha insisitito sul fatto che l'intera campagna elettorale è condotta in forma di farsa (leggi anche “The Presidential Campaign is Presently a Piece of Folly”), per implicito volere dei gestori di fondi speculativi, che stanno controllando la situazione per porla a favore della candidatura di Bloomberg.

Qui è possibile ascoltare la registrazione della risposta (4,4 MB - 4min 40 s).

Qui sotto riportiamo la traduzione in lingua italiana.


In realtà, Obama è insignificante. Il vero gioco in corso negli Stati Uniti è quello che si deve alla grande crisi finanziaria mondiale e negli Stati Uniti stessi. Che cosa stanno facendo in proposito i candidati del partito democratico e del partito repubblicano? Che cosa stanno dicendo? Che cosa propongono? Sono tutti degli stupidi asini! Propongono un bel niente! Qual è il gioco, allora? Esso consiste nello screditare tutti i candidati dei due partiti che al momento sono impegnati nella corsa alla Casa Bianca. Portare discredito a tutti [i candidati], in modo che nessuno possa ottenere la nomina e dunque diventare un candidato vincente. Nel frattempo si punta a preparare il terreno per la candidatura del sindaco miliardario di New York, il Sig. Bloomberg, in modo che egli, probabilmente entro il mese di maggio 2008 (diciamo il 3 maggio) farà le mosse necessarie per capitanare una candidatura fascista che unifichi certi elementi, ed emergere quale unico candidato alla presidenza degli Stati Uniti!

Per il momento, a giudicare da ciò che Obama ci ha offerto, egli è insignificante.

Obama è dunque simile ad una macchina erogatrice di biglietti. Pigi un bottone ed esce un cartoncino di buon augurio. Lo pigi ancora, ed esce un altro cartoncino. Lo pigi una terza volta, ed esce un altro cartoncino. Obama è una nullità! E' un ciarlone, senza sostanza. Non dico che sia stupido, ma come candidato è una burla. Hillary è un candidato serio, mentre i candidati rimanenti non lo sono altrettanto. Hillary, tuttavia, sta giocando male la sua partita. Resta fermo il fatto che, probabilmente, è la più papabile.

L'unica cosa che hanno fatto, questi candidati, è di essersi associati e comportati nel rispetto del copione stabilito dall'operazione Bloomberg. Saranno screditati, ridotti in spezzatino e il 3 maggio, si farà il punto per decidere se Bloomberg, il quale sta già raccogliendo attorno a sé tutte le forze necessarie, compreso il Washington Post e altre testate, scenderà in campo come "cavaliere bianco" a capo di una combinazione fascista: il Napoleone Bonaparte degli Stati Uniti. E' Bloomberg! E' questo il gioco.

Obama non vale una cicca. Probabilmente non arriverà da nessuna parte. Probabilmente lo innalzeranno, per poi abbatterlo, farne uno spezzatino. Chiunque emerga, lo faranno a pezzi. Entro maggio, vorranno avere screditato tutti i candidati, in modo da poter presentare Bloomberg come il "cavaliere bianco". Il gioco è questo, e bisogna tenerlo presente, quando si analizza la politica degli Stati Uniti.

La politica è controllata dall'alto: dagli speculatori, dagli hedge funds, dai cosiddetti “interessi”. Bloomberg rappresenta quegli interessi, e ne è controllato. Le campagne democratica e repubblicana sono controllate dall'alto, esattamente dalle stesse istituzioni finanziarie.

Noi rappresentiamo davvero la sola alternativa. Perché abbiamo una base a sostegno del mio disegno di legge di protezione dei proprietari di casa e delle banche. Stiamo costruendo una base a livello statale, ma a livello federale, a livello nazionale, è forte il controllo di quei pirati finanziari, che finanziano e controllano le campagne presidenziali. Quella gente gioca con i canditati, come se fossero pedine. Tra questi c'è Obama, e anche Hillary.

Per concludere, consiglio di non cercare significati particolari nelle campagne di questi candidati, così come essi si presentano ora. Sono tutti pronti per lo spezzatino, perché il loro cammino è segnato: intorno al mese di maggio, in via approssimativa, Bloomberg verrà messo nell'arena, e sarà il solo candidato presidenziale, il solo vincente. Alla fine avremo un regime fascista negli Stati Uniti.


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