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Bill Clinton: congeliamo i pignoramenti invece di salvare gli hedge funds

     
Primo passo dei Clinton verso la proposta HBPA di LaRouche

11 gennaio 2007 – Parlando ad un comizio elettorale di Hillary Clinton lunedì 7 gennaio, l'ex Presidente americano Bill Clinton si è molto avvicinato a dare il suo sostegno ufficiale al disegno di legge presentato dall'economista e leader democratico LaRouche per congelare i pignoramenti, salvare le banche senza dare una lira agli hedge funds che hanno causato la crisi dei mutui subprime. Il disegno di legge di LaRouche è in discussione in numerosi parlamenti statali americani, ed Hillary Clinton è finora l'unica candidata presidenziale ad aver proposto una moratoria sui pignoramenti delle case (la prima misura prevista dal ddl LaRouche, vedi HBPA). Il fatto che Hillary Clinton, a differenza di Obama, abbia affrontato la crisi economica e finanziaria nei suoi discorsi è il motivo per cui ha vinto le primarie nel New Hampshire.
Rispondendo a una domanda sulla crisi dei mutui, Bill Clinton ha spiegato che i mutui subprime funzionano “rivendendo i mutui a fondi speculativi ed hedge funds, che a loro volta li rivendono ad altri come strumenti di investimento, che in realtà si rivelano pessimi investimenti, e quando comincia a crollarne il valore, il crollo si ritorce anche sui mutui iniziali”.
“Alla fine finiscono sui libri contabili delle banche come sofferenze bancarie” ha aggiunto Clinton, e le banche vengono sottoposte a pressioni “per riformulare il mutuo, il che significa aumentare i tassi a quel poveretto che aveva acceso un mutuo per comprare la casa, e che rischia di vedersela pignorata anche se non aveva mai mancato un pagamento”.
Questo è “assurdo” ha dichiarato l'ex Presidente degli Stati Uniti “e provocherà una reazione a catena sul mercato immobiliare, privando della casa numerose famiglie della classe media. Hillary ha chiesto al Presidente di intervenire sei mesi prima che annunciasse alcunchè, e il suo programma è una moratoria di 90 giorni sui pinoramenti, e durante questi 90 giorni, rinegoziare i mutui in modo da salvare le banche, ma congelando per cinque anni i pagamenti dei proprietari di casa”.
“Occorreranno fondi federali” ha continuato Clinton. “Ma ci costerà molto meno, credetemi, di tutti questi pignoramenti o di questi valori che crescono in modo speculativo man mano che vengono rivenduti, mentre gli americani rischiano di perdere la casa”. Clinton ha concluso affermando che “occorrerà un intervento molto più drastico di quello proposto dal governo”.


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