A proposito delle banche e della crisi delle PMI
7 settembre 2009 (MoviSol) - Pubblichiamo il commento di un imprenditore tra i numerosi firmatari della nostra petizione in difesa delle PMI:
Sono imprenditore, da 40 anni amministratore unico di 3 società operanti in diversi settori. Tutte le mie società non avrebbero risentito della crisi attualmente in corso se non fosse per il sistema bancario che ha revocato simultaneamente a tutte le società del gruppo tutti gli affidamenti chiedendo il rientro immediato.
Le società da me amministrate avevano varato un piano di investimenti di lunga durata con la previsione di nuove assunzioni. Gli effetti delle richieste di rientro sono state una temporanea condizione di insolvenza che ha generato a sua volta insolvenze dei nostri fornitori nonché dichiarazione di crisi con licenziamento di diversi collaboratori divenuti inutili per il blocco degli investimenti.
Ribadisco che le società che amministro non avrebbero minimanente risentito della crisi se gli istituti di credito si fossero limitati a mantenere invariati gli affidamenti. La revoca degli affidamenti ha causato oltre che una temporanea condizione di illiquidità tutt'oggi permanente anche un aumento smisurato dei costi dovuti alla ridotta capacità di trattativa commerciale con i fornitori anch'essi in crisi.Condivido pienamente la petizione e offro la mia disponibilità alla sua diffusione
Cordiali Saluti,
Marco Romanetto
Villanova Canavese (TO)
Leggi e firma la petizione per salvare le PMI!
