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Il Presidente islandese Grimsson: l'Irlanda segua il nostro esempio

15 dicembre 2010 (MoviSol) - Le dichiarazioni del Presidente islandese Olafur R. Grimsson e di altri membri del governo, come pure l'intervento dell'EIR alla conferenza stampa della BCE (vedi "La BCE immola l'Irlanda per salvare l'Euro"), hanno posto attenzione sul "modello islandese" come alternativa alle attuali politiche criminali imposte dall'Unione Europea all'Irlanda. "La differenza è che in Islanda abbiamo lasciato fallire le banche" e salvato i cittadini, ha dichiarato il Presidente Grimsson in un'intervista a Bloomberg il 26 novembre. "Si trattava di banche private e non abbiamo pompato denaro per tenerle a galla; lo stato non si è accollato la responsabilità delle banche private fallite".

All'inizio dell'anno, quando il Parlamento approvò l'accordo draconiano di salvataggio, Grimsson esercitò le sue prerogative presidenziali per far indire un referendum, in cui la popolazione respinse l'accordo a grande maggioranza.

"L'Islanda se la passa molto meglio di quanto tutti si aspettassero", ha detto Grimsson, il quale si è auspicato un secondo referendum per decidere che cosa fare dei debiti verso l'estero derivanti dai depositi di Icesave nella fallita Landsbanki. "Fino a che punto possiamo chiedere alla gente comune, agricoltori, pescatori, insegnanti, medici e infermieri, di accollarsi la responsabilità di banche private fallite?", si è chiesto Grimsson. "Questo interrogativo, che è stato al centro della questione Icesave, ora sarà il tema scottante in molti paesi europei".

Dopo che l'Islanda rifiutò il salvataggio bancario, il FMI cedette e cominciò a elargire un prestito di 4,6 miliardi di dollari. Secondo Grimsson, il governo forse non avrà nemmeno bisogno dell'intera somma. Le banche fallite sono state divise, separando gli 85 miliardi di debito estero dalle attività interne della banca, in modo da assistere l'economia nazionale.

Le raccomandazioni di Grimsson rivolte agli altri paesi europei sono state echeggiate dal ministro delle Finanze Steingrimur Sifgusson in un'intervista il 2 dicembre. "Cercare di salvare un sistema bancario troppo grande è un fardello tremendo", ha detto Sigfusson. "Salvare le banche non è stato mai un tema per noi; esse erano troppo grandi".

E persino il banchiere centrale Mar Gudmundsson ha ammonito: "Penso che gli irlandesi ora ammettano di aver avuto troppa fretta nel garantire tutti i debiti delle banche", ha dichiarato ad una conferenza a Francoforte. "Ora questo sta diventando un grande fardello perché gli assets di queste banche si rivelano molto peggiori di quanto pensassero".


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