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Stephan Ossenkopp sfida Angela Merkel sulla politica di deindustrializzazione

6 giugno 2011 (MoviSol) - Durante una conferenza stampa sulla sua politica a favore delle cosiddette "energie rinnovabili", la dott.ssa Angela Merkel è stata sfidata da Stephan Ossenkopp, membro tedesco del movimento di Lyndon LaRouche, il quale le ha la ricordato la sua formazione da fisico e che non può negare che la sua politica implichi una diminuzione della densità del flusso energetico, dunque una perdita di produttività, per l'industria tedesca, e che in realtà il popolo tedesco ne è estremamente preoccupato. Ossenkopp ha anche attaccato la commissione maltusiana del dott. Schellnhuber (WBGU), poiché essa ha propugnato per anni la deindustrializzazione. "Fukushima", ha chiesto Ossenkopp, "è semplicemente un pretesto? Lei sta perseguendo volontariamente la deindustrializzazione?"

La Cancelliera non ha preso alcuna distanza dal dott. Schellnhuber e ha mentito sostenendo che la sua politica non implicherebbe affatto lo smantellamento del potenziale industriale tedesco: "Il fatto che già oggi il 17% dell'elettricità sia generata dalle rinnovabili, senza che sia causata alcuna deindustrializzazione, ci incoraggia a proseguire, [a pensare] di farcela con alcuni progressi lungo la strada", ha risposto.


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