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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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La  soluzione alla crisi alimentare? Semplice: bisogna produrre più cibo

5 maggio 2008 (MoviSol) – Giunta ad Addis Abeba nel pieno della crisi alimentare, alla sua domanda “Qual è la soluzione?”, Josette Sheeran, direttrice del Programma Alimentare Mondiale ed ex funzionaria del Dipartimento di Stato americano, si è sentita rispondere  da Yoseph Yilak, presidente dell’associazione dei produttori etiopi di grano: “La migliore soluzione sul lungo periodo è la produzione massiccia di cibo”.

Yilak ha poi aggiunto: “Le forniture sono in declino, la domanda è alta. Siamo passati da tre pasti a due pasti al giorno. Presto passeremo ad un pasto solo. Poi moriremo… Perché il mondo sta ricavando carburanti dai cereali? Questo significa la morte di molte persone”.

Intervistato da Le Monde, Olivier de Schutter, il nuovo relatore speciale delle Nazioni Unite, nonché giurista e attivista per i diritti umani, ha biasimato un intero ventennio di politiche mal condotte dalle potenze mondiali. Questa, a suo avviso, è la ragione della crisi alimentare ora in procinto di colpire il globo. “Stiamo pagando  vent’anni di errori. Nulla è stato fatto per prevenire la speculazione sulle materie prime, benché fosse prevedibile che gli investitori ad esse si sarebbero rivolti, non appena il mercato azionario si fosse esaurito”. De Schutter ha detto che la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno “gravemente sottostimato i bisogni di investimenti nell’agricoltura”; quindi ha accusato il FMI di aver forzato le nazioni indebitate ad investire nelle esportazioni di cereali, a svantaggio dell’autosufficienza alimentare.

De Schutter ha anche accusato i produttori di biocarburanti di usurpare la terra arabile e di distorcere i prezzi mondiali degli alimenti. “Gli ambiziosi scopi della produzione di biocarburanti affermati dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea sono irresponsabili”, ha detto, prima di chiedere un congelamento degli investimenti in quel settore.

Infine, in una conferenza stampa, De Schutter ha anche sostenuto la necessità di sussidi all'agricoltura, contrastando le tesi di chi vede nelle sovvenzioni  europee e statunitensi un ostacolo allo sviluppo. Occorre considerare l'effetto che l'abolizione dei sussidi avrebbe sui consumatori, ha detto Schutter.


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