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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Il Presidente della Germania non firma la ratifica del Trattato di Lisbona

Helga Zepp-LaRouche commenta: “Per il momento la Germania resta uno Stato costituzionale”

 

1 luglio 2008 (MoviSol) – Riportiamo il commento di Helga Zepp-LaRouche, fondatrice dell’Istituto Schiller e presidente del Movimento Solidarietà tedesco (BueSo), alla decisione del Presidente della Germania Horst Koehler di rispettare la Corte Costituzionale, non firmando la ratifica del Trattato di Lisbona finché la Corte non abbia deciso sui ricorsi pendenti.

La decisione di Köhler “rappresenta uno sviluppo molto buono, poiché fa sì che la Germania, per il momento, resti  uno Stato di diritto. Sono certa che i giudici costituzionali troveranno tanti punti in cui il Trattato di Lisbona viola la Grundgesetz (la costituzione) della repubblica tedesca:

1.    La sovranità, secondo la Costituzione, emana dal popolo; il Trattato di Lisbona la trasferirebbe completamente ad una burocrazia sovrannazionale, che non è chiamata a rispondere al popolo.

2.    Una volta firmato il Trattato, la burocrazia dell’Unione Europea potrebbe cambiare qualunque cosa in esso, come e quando volesse, senza approvazione degli Stati membri.

3.    Il Trattato rappresenta un cambiamento fondamentale della Costituzione, mentre, per quest'ultima, i cambiamenti possono avvenire solo con il consenso della popolazione.

La Corte Costituzionale non ha fissato alcuna data entro la quale esprimere la sua decisione, ma il Trattato è già stato gettato nel limbo dal ‘no’ degl’Irlandesi. Ieri anche il Presidente polacco ha annunciato che non firmerà la ratifica del parlamento.


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