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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Helga Zepp LaRouche:
contro la dittatura della Commissione,
una regola Glass-Steagall

20 novembre 2009 (MoviSol) - In una conferenza sui "Muri che cadono" organizzata il 9 novembre a Berlino dall'Istituto Einstein, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha ammesso con franchezza che il tema centrale oggi è se "gli stati nazionali siano pronti e capaci di cedere competenze ad organismi multilaterali, a qualsiasi prezzo". Secondo la Merkel, istituzioni globalizzate come l'Unione Europea sarebbero l'unico mezzo con cui le nazioni possano contare in un mondo in cui "vengono mischiate nuovamente le carte".

La posizione della Merkel è stata stigmatizzata da Helga Zepp LaRouche, presidente del Movimento Solidarietà tedesco (BüSo), la quale ha fatto presente che ancor prima del 1 dicembre, data in cui il Trattato di Lisbona entrerà in vigore, l'UE è un'istituzione controllata dalle banche private, come ha recentemente documentato uno studio pubblicato da "Alter-EU", un'organizzazione non governativa, intitolato Una Commissione Prigioniera: il ruolo dell'industria finanziaria nel modellare le regole UE (www.alter-eu.org). Lo studio mostra che la Commissione "ha formulato la sua politica finanziaria quasi esclusivamente sulla base dei consigli dell'industria finanziaria e delle stesse persone che non sono state in grado di prevedere la crisi". Lo studio mostra che 19 gruppi di responsabili della politica finanziaria sono dominati da rappresentanti del settore finanziario. Essi formulano proposte per la regolamentazione di banche, hedge funds, e paradisi fiscali, agenzie di rating e sistemi di contabilità. Essi sono di gran lunga più numerosi dei consiglieri della Commissione provenienti dalla funzione pubblica, e sono quattro volte quelli provenienti dal mondo accademico, da organizzazioni dei consumatori o dai sindacati.

Ciò spiega, afferma lo studio, perché la Commissione permetta alle banche di compiere una stima autonoma del livello di rischio dei propri investimenti, abbia approvato solo un minimo irrigidimento delle regole per gli hedge funds e si rifiuti di regolare le agenzie di rating.

Inoltre, Zepp LaRouche sottolinea che in materia di sanità pubblica, la Commissione incoraggi ora il modello britannico QALY (vedi "Stanata l'impostazione di riforma sanitaria dell'UE"). Sotto il Trattato di Lisbona, "tutte le aree della vita economica e politica saranno soggette alle regole della globalizzazione, del libero scambio e del massimo profitto per le banche ed i cartelli". Però "c'è da aspettarsi che la popolazione non accetterà a lungo termine la camicia di forza della dittatura UE. E per una politica che colpisce gli interessi fondamentali dei paesi membri e di così tante categorie della popolazione, si vuole – ha chiesto Helga Zepp LaRouche, facendo riferimento ad una proposta che circola in ambienti della Commissione – che cominciamo a pagare le tasse direttamente a Bruxelles? No, grazie".

Il timore di una rivolta popolare è condiviso da Eric Le Boucher, direttore del quotidiano finanziario francese Les Echos, "che ha ammonito che se non si mettono in riga i banchieri, scoccherà l'ora dei sostenitori delle regole Glass-Steagall, e ha citato tra questi Paul Volcker ", ha continuato Helga Zepp LaRouche. Proprio delle regole Glass-Steagall c'è bisogno, ha osservato Zepp LaRouche, per permettere una riorganizzazione fallimentare delle banche e rilanciare l'economia.

Ora entra in vigore un trattato che toglierà le ultime vestigia di sovranità nell'Unione Europea. Il Presidente ceco Vaclav Klaus è l'unico capo di stato ad aver avuto l'onestà di riconoscerlo apertamente. Ma anche l'ex presidente della Lettonia, Vaira Vike Freiberga, ha accusato l'UE di operare "all'oscuro e dietro porte chiuse", un modo di fare che ha paragonato all'ex Unione Sovietica.


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