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Offensiva concertata del Movimento di LaRouche per bandire i derivati e tornare a Glass-Steagall

4 giugno 2010 (MoviSol) - Il ritorno ai principii della legge Glass-Steagall per separare le banche commerciali dall'attività speculativa è al centro della mobilitazione lanciata in tutto il mondo dal movimento di LaRouche. Da quando la questione è stata ufficialmente sollevata al Senato USA a metà maggio, con l'emendamento Cantwell-McCain alla riforma finanziaria, il sostegno a questo repulisti del sistema bancario è aumentato enormemente, benché il Presidente Obama e la dirigenza del Senato siano riusciti ad impedire la discussione di quell'emendamento.

Fornendo la leadership necessaria a tale fermento, il comitato di azione politica di LaRouche (LPAC) ha messo in circolazione una petizione che chiede al Congresso di "adottare immediatamente l'emendamento (o legge) Cantwell-McCain Glass-Steagall e prendere misure che portino alla chiusura del mercato dei derivati, a partire dall'emendamento Cantwell-Lincoln al ddl Dodd". La petizione viene sottoscritta e inoltrata in tutto lo spettro politico, tra funzionari eletti e associazioni che già sottoscrissero nel 2007 la proposta di legge di LaRouche per salvare le banche e i proprietari di case (vedi la pagina dedicata all'Homeowners and Bank Protection Act e l'articolo "Sostegno all'iniziativa per impedire i pignoramenti negli USA").

Benché il Senato abbia capitolato a Wall Street, alcuni candidati alle primarie repubblicane e democratiche per il Congresso conducono una campagna attiva per il ritorno alla legge Glass-Steagall, inclusi i due candidati che sperano di fronteggiare il capogruppo della maggioranza al Senato Harry Reid e la Sen. Barbara Boxer in novembre.

Anche l'ex ministro del Lavoro di Bill Clinton Robert Reich e l'economista Nouriel Roubini chiedono il ritorno alla legge Glass-Steagall promulgata da Roosevelt nel 1933. Un Paul Volcker intimidito, al contrario, ha fatto retromarcia rispetto al suo precedente sostegno ai principii di Glass-Steagall.

In Europa, col sistema dell'euro che cade a pezzi a velocità da capogiro, il dibattito su Glass-Steagall viene seguito attentamente, anche se meno pubblicamente. L'EIR aveva ragione a sollevarlo, e terrà un seminario a Francoforte il 10 giugno sullo standard Glass-Steagall nel contesto di una riorganizzazione fallimentare del sistema monetario internazionale a cui è prevista la partecipazione di importanti relatori. Le iniziative in questo senso in Italia sono state riportate sull'edizione italiana dello Strategic Alert, nel numero della scorsa settimana.

In Belgio, i senatori Jose Daras e Freya Piryns (Partito Verde) hanno presentato un disegno di legge al Senato l'11 marzo per "separare le attività bancarie" tra banche commerciali e casse di risparmio da una parte, e banche d'affari dall'altra. L'ex ministro dei Trasporti Daras è il terzo vicepresidente della Commissione Speciale di Inchiesta sulla Crisi Bancaria e Finanziaria.

Il disegno di legge ribadisce che la riforma bancaria del 1934-35, che "separò le banche miste in banche per i depositi e holding, fu la chiara risposta alla crisi bancaria". Tuttavia a seguito di direttive europee tale separazione ebbe fine nel 1993.

La proposta è stata sollevata pubblicamente all'OCSE quando Adrian Blundwell Wignal ha dichiarato nel corso del Forum Annuale dell'organizzazione a Parigi: "dobbiamo separare le attività bancarie sul mercato dei capitali da quelle delle banche commerciali ordinarie". Per Wignal, che è consulente speciale sui mercati finanziari del segretario generale dell'OCSE Angel Gurria, e parlava a titolo personale, uno dei principali ostacoli alla governance globale è il "servilismo istituzionale" verso gli istituti finanziari globali da parte di chi decide la politica.


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