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Perché gli Stati Uniti hanno salvato le banche Inter-Alpha e le altre megabanche europee?

15 dicembre 2010 (MoviSol) - La banca centrale statunitense è stata costretta per legge a comunicare i dettagli su quali banche e non-banche hanno ricevuto i circa 16 trilioni di dollari di salvataggi concessi dalla Federal Reserve dal 2008. Non è stata una sorpresa apprendere che tra i principali beneficiari si trovano le banche del gruppo Inter-Alpha e altre banche europee, specialmente britanniche.

La legge che obbliga la Fed alla trasparenza è stata scritta dal senatore indipendente Bernie Sanders, che il 1 dicembre ha dichiarato ad una conferenza stampa: "Abbiamo appreso oggi che il TARP erano spiccioli, se paragonato ai milioni di miliardi a prestiti a interesse vicino allo zero di fatto concessi dalla Fed a ogni grande banca e a molte imprese non bancarie: Goldman Sachs, 600 miliardi; Citigroup, mille miliardi; Bank of America, 700 miliardi; Merrill-Lynch, 1200 miliardi; Morgan Stanley, 1500 miliardi. Anche le imprese non bancarie hanno ottenuto ingenti prestiti di salvataggio: General Electric, McDonalds, Caterpillar, Harley-Davidson, Verizon e naturalmente AIG. La cosa più sorprendente è che ingenti somme sono state prestate alle grandi banche europee, tra cui Deutsche Bank e Credit Suisse, ognuna delle quali ha potuto vendere 300 miliardi di cartolizzazioni immobiliari alla Fed".

Secondo il Daily Telegraph, le banche britanniche hanno ricevuto 1500 dei 3300 miliardi di dollari prestati dalla Fed. In cima alla lista c'è Barclays con 863 miliardi, la metà dei quali provenienti dal Primary Dealer Credit Facility, che è il programma della Fed per aiutare le banche che fanno trading in titoli del Tesoro Americano. Al secondo posto c'è la Royal Bank of Scotland del Gruppo Inter-Alpha, con 446 miliardi; la Bank of Scotland con 181 miliardi; Abbey National (che è di proprietà della banca Inter-Alpha Santander) con 19 miliardi, e HSBC con 10 miliardi.

Barclays capeggia anche la lista della Term Auction Facility (TAF), fondi overnight per un totale di 232 miliardi. Barclays sostiene di aver ripagato i prestiti, e aggiunge che la maggior parte dei fondi servì ad acquistare titoli di Lehman Brothers, confermando che I contribuenti americani hanno finanziato l'acquisto. Sei dei primi 11 nomi della lista sono europei, tra cui le banche Inter-Alpha Royal Bank of Scotland e Societe Generale; Dresdner Bank (che fa parte del gruppo Kommerzbank, anch'esso Inter-Alpha), Bayerische Landesbank e la belga Dexia.

La Fed ha finanziato anche il gigante svizzero UBS, principale venditore di commercial paper al programma Commercial Paper Funding Facility. Cinque dei primi dieci clienti di questo fondo sono banche europee.

Il 2 dicembre, l'EIR ha messo il presidente della BCE Jean-Claude Trichet di fronte agli effetti delle rivelazioni negli USA, compreso un rinnovato slancio per la reintroduzione della legge Glass-Steagall (vedi "La BCE immola l'Irlanda per salvare l'Euro"). Trichet ha risposto evasivamente che le banche europee che hanno usufruito dei fondi Fed erano banche con "attività", aggiungendo che egli si aspetta che l'accesso ai finanziamenti Fed e di altri "attori" del mercato non sia precluso nel futuro. "Questa è la dottrina che abbiamo", ha dichiarato.


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