AfD: monetarismo nazionale camuffato da "anti Euro"
8 maggio 2013 (MoviSol) - Il nuovo partito politico tedesco "Alternativa per la Germania" (AfD), fondato lo scorso febbraio in apparente opposizione alla politica dell'Eurozona, gode di una sorprendente attenzione della stampa tedesca. Anche se molti cittadini saranno tentati dalla retorica anti Euro che propone, l'ideologia che si nasconde dietro alle personalità del nuovo partito è stata denunciata da Helga Zepp-LaRouche in un'analisi pubblicata il 5 maggio.
Uno dei motivi per cui la stampa promuove AfD come credibile è che esso è sostenuto da numerosi docenti di economia. Ma per Helga Zepp-LaRouche questa è una debolezza, in quanto essi non sono stati capaci di prevedere la crisi sistematica globale ed appartengono alla stessa scuola di pensiero che ha provocato la crisi, quindi è improbabile che producano una soluzione ragionevole.
Infatti, come nel pifferaio magico di Hamelin, parlano di uscita dall'Euro per attirare i numerosi euroscettici tra gli elettori tedeschi, mentre il loro programma di partito è deliberatamente vago. Persino sull'Euro il partito è ambiguo: non ritiene urgente l'uscita e il ritorno ad una valuta nazionale, almeno per la Germania. Il presidente del partito Bernd Lucke va dicendo che l'euro potrebbe essere condiviso dai paesi "disciplinati" e ha persino proposto che la Germania esca solo nel 2020. Altre idee economiche di dirigenti e autorevoli sostenitori sono terribili.
Alcuni sono seguaci del liberismo radicale e del monetarismo che ispirano il cosiddetto Appello di Amburgo, firmato da 243 economisti, tra cui Bernd Lucke, nel 2005. L'appello afferma che "i costi del lavoro sono la chiave per superare il problema della debole crescita economica della Germania".
La verità spiacevole, secondo loro, è che "un miglioramento delle condizioni del lavoro è possibile solo riducendo i salari di coloro che hanno già un reddito basso, ovvero aumentando il differenziale salariale. Ciò potrebbe essere ottenuto con più ore di lavoro, meno vacanze pagate o un maggiore sforzo" . L'aumento del divario tra super-ricchi e super-poveri, nota la signora LaRouche", è da sempre l'obiettivo dei neoconservatori tedeschi" .
Il membro del consiglio Konrad Adam arriva a sostenere la tesi che ai disoccupati debba essere tolto il diritto di voto. Ed il prof. Roland Vaubel, un membro del comitato dei consiglieri legato all'American Cato Institute, ritiene che ai membri della "classe inferiore" non debba essere consentito di "candidarsi a cariche politiche". Il Prof. Peter O. Oberender, altro membro influente del nuovo partito, suggerisce che i disoccupati che rientrano nel programma Hartz IV risolvano i loro problemi finanziari vendendo i propri organi ai ricchi che possono permetterseli: "Se qualcuno affronta una minaccia esistenziale, dovrebbe finanziare se stesso e la sua famiglia vendendo gli organi".
Lo stesso mix di arroganza ed ignoranza è evidente sulla questione energetica, cruciale per l'economia reale, in particolare per i consumatori e per l'industria. Anche qui AfD non dice che il vero motivo degli aumenti delle bollette energetiche sono gli altissimi costi dei sussidi alle fonti rinnovabili, inutili in una nazione industrializzata.
Quanto alla separazione bancaria, il partito non ne parla, nemmeno la versione edulcorata del "ring-fencing" in discussione al Bundestag. E mentre nell'Europa del Sud si parla di abbandonare il sistema dell'Euro che uccide la popolazione con la sua austerità, l'Alternativa per la Germania di Bernd Lucke propone solo una riparazione dello stesso sistema dell'Euro nell'osservanza delle regole rigide del Trattato di Maastricht, ovvero la stessa austerità brutale imposta finora. La medicina prescritta da Lucke e i suoi è una medicina che "ucciderà il paziente", scrive la signora LaRouche nella sua analisi, invitando gli elettori a non cadere nella trappola di un "voto di protesta solo apparentemente anti Euro". L'unica vera alternative per la Germania ed al sistema dell'Euro è il programma del partito BueSo (MoviSol tedesco).
