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Julien Lemaître candidato per la Glass-Steagall nella ottava circoscrizione estera del Parlamento francese

9 maggio 2013 (MoviSol) - Julien Lemaître è candidato di Solidarité et Progrès, MoviSol francese, nella ottava circoscrizione estera, comprendente Italia, Grecia e Cipro.

Gli elettori francesi in Italia hanno quindi l'opportunità straordinaria di votare (anche via posta elettronica) per un candidato che ha le risposte che tutti aspettano sulla crisi economica: il suo programma include infatti la netta separazione tra banche commerciali e banche d'affari (Glass-Steagall), un "no" deciso all'Europa delle banche invece di quella che de Gaulle chiamava "l'Europa delle patrie" e il programma di MoviSol per un miracolo economico nell'Europa Meridionale e nel Mediterraneo.

Come ha detto giustamente Jacques Cheminade "finalmente un candidato per la Glass-Steagall e contro la BCE di Draghi". Pubblichiamo di seguito alcuni stralci da un'intervista a Julien Lemaître su Le Petit Journal del 6 maggio, e il suo volantino elettorale, invitando i nostri lettori che conoscono francesi residenti in Italia ad informarli tempestivamente di questa candidatura.

«Occorre sbarrare la strada ai saccheggiatori finanziari»

Traduzione di un estratto da Le Petit Journal di Milano


D: Che cosa rappresenta l'Italia per Lei? Che cosa Le ispira la sua situazione politica?

R: Innanzitutto per me l'Italia è cultura. Il suo retaggio culturale si fa sentire in tutta l'Europa e anche nel mondo. Oltre a ciò, l'Italia è un attore essenziale dell'Europa. Nonostante un rallentamento della sua economia, vi è ancora un grande potenziale industriale nella penisola. Penso alle industrie di punta e alla ricerca, dominii cruciali per il suo sviluppo e lo sviluppo di tutta l'Europa. Per la sua posizione geografica, inoltre, l'Italia ha un legame con l'Africa. Non vi sarà alcune benessere europeo senza l'altra sponda del Mediterraneo.

Per ciò che concerne la situazione politica dell'Italia, ne sono abbastanza preoccupato. L'alleanza della destra e della sinistra per salvare lo status quo di una rapporto con l’Europa attuale e la politica dei finanzieri e dell'euro sono abbastanza desolanti. L'alternativa apparente è Beppe Grillo, che è sufficientemente irresponsabile, per ciò che propone, ma che pone delle questioni importanti che danno voce all'intolleranza della popolazione. E' per questo che ritengo necessario un cambiamento della stessa istituzione dell'Europa, prendendo di mira gli ambienti finanziari internazionali e della City, in particolare. Lo scandalo della banca Monte dei Paschi illustra adeguatamente l'incapacità dei politici nell'inquadrare le banche, sia in Italia sia altrove. In certi casi, come è accaduto con Mario Monti, essi addirittura le proteggono indebitamente.

D: Che pensa della politica di François Hollande un anno dopo la sua elezione?

R: Sono tra coloro che speravano nel cambiamento da lui annunciato. L'orientamento contro il mondo della finanza, assunto dalla sua campagna con il suo famoso discorso di Bourget, ci aveva dato speranza, ma si è trattato soltanto dell'effetto di un annuncio disatteso. Senza questa riforma bancaria, il resto della sua politica economica non apporterà molti cambiamenti nella vita dei francesi. Sono quindi molto critico di questa sua manchevolezza. In senso più generale, François Hollande non è ancora Presidente della Repubblica. Egli non ha ancora posto in essere una sola misura di carattere, e sarebbe ora che lo facesse. Per quanto riguarda la legge sul matrimonio per tutti, si tratta di un'astuzia politica per nascondere i veri problemi. Non sono affatto contrario alla legge in sé, ma mi limito a constatare che in questo modo si è occupato lo spazio mediatico […] e non si ha educato la popolazione sulle questioni finanziarie.


Per approfondire:

Sito di candidatura di Julien Lemaître

Volantino della campagna di Julien Lemaître

Manifesto della campagna di Julien Lemaître

Vote par correspondance

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