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I regolatori americani chiedono la Glass-Steagall – Wall Street reagisce

5 luglio 2013 (MoviSol) - C'è stata una svolta drammatica alle audizioni del 26 giugno alla Commissione Servizi Finanziari della Camera dei Rappresentanti, quando il deputato Michael Capuano ha chiesto ai testimoni, noti e autorevoli regolatori bancari: "Se voi aveste il potere di reintrodurre la legge Glass-Steagall ora come soluzione, lo fareste?"

Il Vicepresidente del fondo di tutela dei depositi (FDIC), che fu introdotto da Roosevelt ed è statale, Thomas Hoenig, ha risposto: "Si, lo farei. È ciò che propongo di fare a voi". L'ex presidente del FDIC Sheila Bair ha risposto alla stessa domanda: "Si, assolutamente". Il Presidente della Federal Reserve di Dallas Richard Fisher ha dichiarato: "Penso che abbiamo proposto una cosa simile". Solo il presidente della Fed di Richmond, Jeffrey Lacker, ha dichiarato di pensare che la legge Dodd-Frank identifichi le attività finanziarie che devono essere separate dall'attività di banca commerciale.

Hoenig si è dissociato. Dodd-Frank, ha detto, non solo si rivolge ad un "fatto idiosincratico", come quello di un istituto singolo che fallisce, ma "non avverrà così. Se c'è un meltdown sistematico, come c'è stato l'ultima volta… al Congresso verrà chiesto un altro TARP. Ristrutturiamo il sistema ora, in anticipo".

William K. Black, un ex regolatore bancario e una figura chiave nella soluzione della crisi delle casse di risparmio negli anni ottanta, ha sottolineato l'importanza delle dichiarazioni dei tre colleghi, noti repubblicani (di solito i democratici sostengono Glass-Steagall). Black ha detto a Real New Network: "Questo è il tipo di cose su cui si può costruire un vero sostegno popolare… come minimo possiamo cominciare a rendere la vita un inferno a quelli di Wall Street".

Nel frattempo la deputata Marcy Kaptur, prima firmataria del disegno di legge "Ritorno all'attività bancaria prudente" HR 129, ha intensificato la sua campagna, con un comunicato dato alla stampa in data 26 giugno, in cui sottolinea la necessità di ripristinare la legge Glass-Steagall. HR 129 è stato firmato da altri 67 deputati, compreso Michael Capuano.

Il comunicato della Kaptur cita un rapporto di Public Citizen, intitolato "Safety Glass", con un gioco di parole tra il nome del famoso senatore co-autore della legge del 1933, e l'espressione "vetro di sicurezza". Il rapporto documenta come sia ampio il consenso tra gli esperti per tornare alla legge Glass-Steagall. Benché il rapporto dell'organizzazione di Ralph Nader non cita esplicitamente il ruolo del LaRouchePAC nella campagna, indica tra le fonti un articolo di Kenric Ward sul Washington Examiner, che invece lo fa.

Tutto ciò rende nervosi i banchieri di Wall Street, come è apparso evidente nell'assemblea dello stato del Delaware. Come abbiamo riferito la scorsa settimana, durante l'audizione informale del 19 giugno su una mozione a sostegno di HR 129 e della legge gemella al Senato, JP Morgan Chase ha inviato un lobbista per convincere la Commissione Bancaria a non approvarla. Bank of America e altre quattro grandi banche hanno affiancato JP Morgan nell'iscriversi ufficialmente come lobbisti contro la mozione. Il Delaware è un noto "paradiso fiscale", e si capisce il valore di un pronunciamento dell'assemblea legislativa di quello stato. Alla fine, il presidente della commissione si è rifiutato di mettere ai voti la mozione prima della chiusura della sessione il 30 giugno.

Va menzionato qui che la famigerata BRI si è pronunciata anch'essa contro la separazione bancaria nel documento di cui parliamo sopra, anche se non si parla esplicitamente di Glass-Steagall ma delle sue versioni soft, la Volcker rule, il Ringfencing alla Vickers (inglese) e alla Liikanen (UE). La BRI respinge tutti e tre, notando che le restrizioni "potrebbero giovare alla stabilità di singole imprese, ma i loro benefici sono meno chiari per il sistema nel suo insieme". Ancora una volta la conferma che per loro è importante salvare il sistema finanziario e non l'economia.

"Una questione aperta è come le iniziative per le riforme strutturali interagiscano l'una con l'altra. In particolare, le differenze nazionali nelle regole strutturali, complicheranno la sorveglianza e la risoluzione di banche attive a livello internazionale?" In altre parole, persino la versione soft della separazione bancaria potrebbe rendere più arduo derubare i risparmiatori quando il bail-in venisse applicato.




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