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Lettera aperta di Nicola Oliva all'onorevole Biffoni sulla separazione bancaria

25 agosto 2013 (MoviSol) - Pubblichiamo una lettera aperta del 23 agosto scorso, a firma di Nicola Oliva, consigliere comunale di Prato noto ai nostri lettori.


Il consigliere di Prato Nicola Oliva il 19 giugno 2011, durante l'incontro con Robert Reich,
ministro del Lavoro della prima amministrazione di Bill Clinton (1993-1997)

On. Biffoni non baloccarti col Monòpoli,
fai la battaglia per la separazione bancaria

Caro On. Matteo Biffoni, non baloccarti col Monòpoli, fai tua la battaglia per la separazione bancaria. Ricorderai che abbiamo portato avanti insieme al gruppo Pd in consiglio comunalea Prato la battaglia sul credito tra lo scetticismo di molti.

Avevamo previsto gli effetti del disastro che lo tsunami bancario avrebbe di lì a poco scaricato in modo violento sulle città: negozi chiusi, fondi sfitti, aziende che chiudono lasciando tanta gente a spasso. Volevamo conoscere semplicemente come vengono usati i risparmi depositati in banca dai pratesi: vanno a finanziare le aziende o sono impiegati nelle borse-casinò?

Anche tu insieme a tutto il consiglio comunale di Prato approvasti la mozione con 6 proposte per il Credito, di cui la più importante: la separazione delle banche speculative dalle banche commerciali (cosa ripresa anche dal Consiglio regionale toscano) invece di finanziare i salvataggi bancari. Chiedemmo di promuovere incontri e iniziative per arrivare ad un proposta di legge per la ripresa economica, secondo lo standard Glass-Steagall. Confesso la mia sorpresa nel leggere la filippica della pattuglia renziana contro il gioco Monopoli in versione 'finanziaria' perchè diseducativo; ma perchè non chiedi la discussione e approvazione della legge Glass-Steagall, la separazione bancaria?

Oggi sei in Parlamento e puoi farlo!

Detto col sorriso, avete chiesto un parere allo sponsor di Matteo Renzi, quel Davide Serra manager di un fondo altamente speculativo? La vicenda Monte dei Paschi di Siena e il disinteresse di Banca Popolare di Vicenza per Prato mostrano che quella del credito è una battaglia di civiltà, e, come nota il direttore della Nazione Piero Ceccatelli, c'è rimasto solo il vescovo, prima Gastone Simoni e adesso Franco Agostinelli a battersi per Prato nel dis-interesse generale.

Oltre a interpellare l'ambasciatore americano, potreste contattare Mario Draghi e la Presidenza di Camera e Senato per mettere all'ordine del giorno dei vostri lavori il testo della riforma bancaria e approvarlo il prima possibile.

Caro Matteo, mi attendo che tu, la pattuglia renziana, e gli Onorevoli pratesi firmiate almeno uno dei 4 disegni di legge depositati in Parlamento per ripristinare la legge Glass-Steagall.

Il principio da sancire è fondamentale per garantire pace e sviluppo: i soldi dei risparmiatori vanno impiegati per finanziare il lavoro produttivo e gli investimenti d'avanguardia delle aziende, non per giocare in borsa con i soldi del Monopoli.

P.S. Dovreste seguire meglio le vicende di Obama, vi siete fatti un'idea un po' romantica, da quando è alla Casa Bianca non ha trovato il coraggio di fare riforme incisive su Wall Street.

Piuttosto, vi consiglio di seguire da vicino la Sen. democratica Elizabeth Warren, che si batte per una vera riforma del sistema finanziario e che nelle audizioni alla commissione bancaria del Senato più volte ha domandato alle autorità di vigilanza: “Qual è stata l’ultima volta che avete portato una banca di Wall Street a processo?”.




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