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Sostegno per la separazione bancaria in Europa


Gazebo a Varese per raccogliere le firme per la separazione bancaria

13 settembre 2013 (MoviSol) - Il Premier belga risponde al movimento di LaRouche. In una lettera firmata e datata 29 agosto, il Premier socialista del Belgio Elio di Rupo risponde al presidente di Agora Erasmus, che gli aveva chiesto di chiarire la sua posizione sull'opportunità di adottare un disegno di legge per la separazione bancaria come la legge Glass-Steagall.

"Ho preso nota della sua lettera che mi informa dell'iniziativa bipartisan al Congresso [Warren-McCain] che propone negli Stati Uniti un disegno di legge per la netta separazione tra banche commerciali e banche d'affari, sul modello del Glass-Steagall Act" scrive il Premier belga.

"Sono al corrente di tale proposta. Come lei fa notare nella sua lettera, anche io mi sono espresso a favore della più netta separazione tra le attività bancaria di depositi e le attività speculative, al fine di minimizzare il rischio di una nuova crisi bancaria".

Benché siano stati presentati numerosi disegni di legge per la separazione bancaria sia alla Camera che al Senato belgi, fonti vicine al governo hanno detto all'EIR che la situazione continuerà ad essere "di completo stallo" fino a quando resterà al suo posto l'attuale governatore della Banca Centrale Belga (BNB), Luc Coene. La BNB funge da banca centrale e da autorità di sorveglianza e regolamentazione dei mercati finanziari.

Tremonti pone la Glass-Steagall nel contesto del dibattito sui derivati. L'ex ministro dell'Economia, in una lettera al Corriere della Sera, ha collegato la sua proposta di legge per modificare la contabilità dei derivati con quella per reintrodurre la separazione bancaria sul modello Glass-Steagall, rispondendo ad una critica della nota giornalista Milena Gabanelli.

Tremonti risponde alle critiche precisando che da ministro, egli tentò di regolamentare l'uso dei derivati, che si erano diffusi in Italia negli anni Novanta, nel contesto della rincorsa per entrare nell'Euro. La sua nuova proposta, che impedirebbe alle banche e alle imprese di contabilizzare i derivati prima di incassare (o pagare) i proventi, toglierebbe il terreno sotto i piedi allo smercio dei suddetti "è combinata con la parallela precedente proposta di legge sulla «separazione bancaria» (Atto Senato 717). Se, come banca, raccogli il pubblico risparmio, lo puoi usare solo per finanziamenti produttivi: per finanziamenti alle imprese, alle famiglie, alle comunità, etc. Se invece vuoi speculare, sei libero di farlo, ma a tuo proprio rischio e pericolo".

"Il modello base di questa proposta, certo non un modello «pro» speculazione, è quello della legge «Glass Steagall», introdotta dal Presidente Roosevelt nel 1933 ed abrogata dal Presidente Clinton alla fine degli anni '90. E poi ancora il modello della legge bancaria italiana dal 1936, pure simmetricamente abrogata negli anni '90. Diversamente da quanto scrive Gabanelli, gli effetti delle due proposte non sono «pro», ma all'opposto «contro» la speculazione finanziaria".

Tremonti spiega che "l'obbligo di contabilizzare i risultati dei derivati solo alla scadenza blocca in radice la convenienza al loro uso distorto e/o tossico, così i derivati non potendo più essere usati come strumento per la fittizia ed anticipata creazione di «valore» (sic)! È così che si vanifica all'origine l'interesse a fare finanza derivata e/o deviata".

Svizzera: il Tagesanzeiger a favore della legge Glass-Steagall. Alla vigilia della riapertura del Parlamento (Nationalrat) sembra possibile una convergenza di SP, SVP e Verdi per approvare una legge di separazione bancaria. Tutti e tre i partiti hanno presentato mozioni in tal senso, e il fondatore della SVP Christof Blocher ha rivelato al Tagesanzeiger che ci sono stati contatti dietro le quinte con i socialisti per costruire una alleanza sul tema.

Un importante contributo al dibattito è l'articolo pubblicato il 7 settembre dal Tagesanzeiger, uno dei principali quotidiani svizzeri, che mette in guardia dall'estrema vulnerabilità dell'attuale sistema bancario ad un nuovo crac peggiore di quella di Lehman Brothers. Per dimostrarlo, il quotidiano pubblica un grafico molto istruttivo dell'economista americano Alan Taylor, sulla frequenza delle crisi finanziarie sistemiche nei paesi industrializzati dal 1800 al 2008.

Il grafico mostra che tra la fine degli anni Trenta e la fine degli anni Settanta, quando cominciò ad essere smantellata la separazione bancaria con la deregulation, "non ci fu alcuna crisi bancaria sistemica nei paesi industrializzati, zero".

"All'inizio degli anni Ottanta, la legge Glass-Steagall fu progressivamente allentata, finché non fu abrogata del tutto nel 1999. Nello stesso periodo la frequenza delle crisi finanziarie cominciò nuovamente ad aumentare. Qualcuno pensa davvero che questo sia un caso?"




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