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Amelia Boynton Robinson |
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L'eroina dei diritti civili Amelia Boynton Robinson, 92 anni, è il presidente d'onore del Movimento Solidarietà. Ha visitato più volte l'Europa e specialmente l'Italia, ricevuta ovunque con calore ed ammirazione. Un fascino particolare Amelia lo esercita sui giovani perché in lei "incontrano la storia".
Ha dato numerose interviste ai mezzi d'informazione sostenendo che oggi la lotta per i diritti civili dei neri d'America, che lei condusse in Alabama e nel resto degli Stati Uniti insieme a Martin Luther King, trova la sua naturale continuazione nell'opera politica di Lyndon LaRouche e del suo movimento internazionale. Rivolgendosi al movimento pacifista, Amelia ha invitato alla non violenza, ricordando tra l'altro come lei stessa fu brutalmente picchiata, il 7 marzo 1965, nel corso di un tentativo della reazione razzista di costringere i neri a fare ricorso alla violenza (foto sotto). L'episodio è passato alla storia come la "Domenica di sangue", quando un migliaio di neri marciarono da Selma verso Montgomery, la capitale dell'Alabama, per presentare al governatore Wallace la petizione affinché riconoscesse ai neri dello stato il diritto di voto, ma furono aggrediti dai poliziotti che usarono contro di loro lacrimogeni, cani e manganelli. La brutale tattica poliziesca ottenne però l'effetto contrario in quanto sollevò un'ondata di indignazione nell'opinione pubblica mondiale che ebbe un peso determinante nella decisione di riconoscere a tutti i neri d'America il diritto di voto che il presidente Lyndon Johnson sottoscrisse nell'agosto successivo. |
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LIPSIA, 31 marzo 2003. In 50 mila manifestano contro la guerra in Iraq. A loro parla Amelia Robinson: Vi porto i saluti dell'altra America! ... in America c'è un nuovo leader nella tradizione di Franklin D. Roosevelt e di Martin Luther King ... un economista, uno scienziato, uno che è capace di dare tutto agli altri, che oggi si candida alle elezioni presidenziali del 2004. È Lyndon LaRouche, la personalità più energicamente impegnata contro la guerra in Iraq!. |
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