Le parabole di Amelia Boynton Robinson e il segreto del coraggio in politica.
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La sinistra ha bisogno di una politica di reindustrializzazione
Un "New Deal" politico ed economico per lintera regione mediorientale
Un programma rooseveltiano per uscire dalla crisi
Luci ed ombre del governo Prodi
Padoa-Schioppa, ministro dellImpero
Gli esperti concordano: Moro fu ucciso da un'intelligence straniera
Alcune proposte programmatiche per uscire dalla crisi
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Mozione per la Nuova Bretton Woods al parlamento italiano
Il tour di Amelia tra i giovani
Come difendere lindustria dalla bolla finanziaria
Come affrontare il problema del dumping cinese
Piano Tremonti: la sfida delle grandi infrastrutture
Lultimo treno per le infrastrutture italiane
LaRouche a San Marino e alla Casa d'Europa di Milano - 24. 11. 2002
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Amelia: da M. Luther King ai No Global
Happy Birthday Amelia!
Si sgretola Maastricht,
è lora della ricostruzione economica
Impostare una seria strategia di sviluppo
Discussa a Milano
la Nuova Bretton Woods
LaRouche allistituto Italiano per l'Asia
LaRouche a Vicenza e Milano: luglio 2001
Amelia Robinson porta a Milano la lotta per i diritti civili
Ponte di Messina e le nuove vie della seta
No alle interferenze di Kissinger in Italia!
Ministro Toia alla tavola rotonda del Movimento Solidarietà
Alessandro Rossi:
la scuola del sistema americano in Italia
LaRouche ascoltato alla Camera dei Deputati
Roma: Lyndon LaRouche alla Sala del Cenacolo
Al parlamento italiano ed europeo iniziative per la nuova Bretton Woods
Caso Moro: verità e giustizia per riscattare il paese
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Il tour di Amelia tra i giovani
Milano, 31 novembre 2003 -- Amelia Boynton Robinson, eroina dei neri d'America e presidente d'onore del Movimento Solidarietà ha visitato nella seconda metà di novembre diverse città italiane: Milano, Roma, Salerno, Eboli, Matera e Ravenna.
La novantaduenne collaboratrice di Martin Luther King ha incontrato soprattutto studenti ed ha dato molte interviste. Il messaggio che più le è stato a cuore è questo: da ogni parte del mondo debbono giungere negli Stati Uniti gli appelli affinché si ponga fine al conflitto in Iraq. In tal senso è fondamentale che siano proprio i più giovani ad assumersi le responsabilità del futuro della propria nazione e del mondo, e soprattutto a loro Amelia ha rivolto l'invito a superare le paure per impegnarsi a combattere per la giustizia, sia sul piano economico che su quello strategico. Il sacrificio dei 19 italiani caduti in Iraq, ha detto Amelia, serva a sensibilizzare i giovani sull'urgenza di un'opera di pace, di cooperazione e di comprensione reciproca nel mondo.
I giovani sono accorsi sempre numerosi agli appuntamenti con Amelia che sono stati annunciati dai mezzi d'informazione locale. A Matera Amelia è stata invitata a rivolgersi ai manifestanti riuniti alla stazione di Metaponto per contestare il progetto di costruire in zona il deposito nazionale delle scorie nucleari. (foto sotto, Amelia insieme all'assessore regionale Adeltina Salierno alla stazione di Metaponto).

Amelia ha spiegato ai manifestanti quanto sia importante avere chiara in mente la lotta a favore della giustizia economica, e saper prescindere da contese localistiche. Ha inoltre spiegato che il problema delle scorie nucleari dovrebbe essere affrontato mobilitando maggiormente gli scienziati affinché trovino una soluzione adeguata a questo problema. Il nucleare è necessario allo sviluppo dei paesi poveri, invece oggi il vero abuso del nucleare è quello dell'amministrazione Bush che si ripropone di ricorrere persino all'arma nucleare per estendere il conflitto dall'Iraq all'Iran, alla Siria ed alla Corea del Nord.
Ha concluso intonando un bellissimo spiritual "This little light of mine", ripresa dalle telecamere di due emittenti televisive.


A Roma Amelia ha parlato a diverse centinaia di studenti delle scuole medie che le hanno posto tante domande sulla lotta da lei condotta a fianco di Martin Luther King e hanno poi intonato insieme a lei "We shall overcome". (Foto sopra)
Nel pomeriggio, insieme al presidente del Movimento Solidarietà Paolo Raimondi, Amelia ha dato una lunga intervista alla trasmissione "Dietro le notizie" di Teleambiente nel corso della quale sono state messe a fuoco soprattutto le proposte programmatiche di Lyndon LaRouche. L'intervista è stata mandata in onda più volte nei giorni successivi.

Anche a Salerno Amelia è stata circondata da numerosi studenti universitari (sopra) che hanno espresso ammirazione per il coraggio da lei dimostrato all'epoca della lotta per il voto dei neri e oggi a fianco di LaRouche, e Amelia ha spiegato loro che non è difficile abbandonare il timore di essere giudicati dai coetanei o dal proprio ambiente sociale quando si comprende davvero che è solo l'impegno dei singoli individui che può cambiare l'intera situazione mondiale. E per questo è entusiasmante unirsi alla lotta di Lyndon LaRouche per impedire che si instauri oggi un nuovo impero come quello romano.

In serata la città di Salerno ha organizzato un incontro di circa 200 persone, ampiamente pubblicizzato, in cui Amelia e Raimondi hanno presentato le idee e gli scopi del loro movimento e ad essi si è unita Marguerite Lottin, giornalista del Cameroun impegnata nel mondo degli immigrati.
Nella foto sopra Amelia riceve dei doni dalle autorità cittadine alla mostra "Exposcuola" di Salerno. Sotto, nella sala municipale di Salerno Amelia canta "We Shell Overcome" insieme a Raimondi, Lottin, Andrew Spannaus.

Un gruppo di ragazzi che hanno costituito l'associazione Martin Luther King si è impegnato a diffondere materiale propagandistico (foto sotto). Nei giorni successivi Amelia è stata intervistata dalle emittenti radiofoniche e televisive salernitane.


Ad Eboli circa 400 studenti hanno riservato un'accoglienza trionfale ad Amelia con poesie, spirituals e mettendo in musica una poesia di Amelia (foto sopra e sotto). Il sindaco e altre autorità della città hanno dato il benvenuto ad Amelia e a Marguerite Lottin in una conferenza a cui hanno partecipato diverse associazioni, in particolare degli immigranti e degli studenti.
A conclusione di questa visita italiana, prima di recarsi in altre città dell'Europa settentrionale, Amelia è stata ospite di Don Ulisse Frascali al "Villaggio del Fanciullo" di Ravenna, un importante centro di recupero che opera in coordinazione con la realtà produttiva non solo in Italia ma anche in Africa ed altrove. Amelia ha espresso tutta la sua ammirazione per l'evidente successo di questa iniziativa ed ha invitato Don Ulisse in Alabama affinché riferisca la sua esperienza al Tuskeegee Institute nella prospettiva di replicarla anche nelle regioni più povere degli Stati Uniti.


A conclusione di questa visita italiana, prima di recarsi in altre città dell'Europa settentrionale, Amelia è stata ospite di Don Ulisse Frascali al "Villaggio del Fanciullo" di Ravenna, un importante centro di recupero che opera in coordinazione con la realtà produttiva non solo in Italia ma anche in Africa ed altrove. Amelia ha espresso tutta la sua ammirazione per l'evidente successo di questa iniziativa ed ha invitato Don Ulisse in Alabama affinché riferisca la sua esperienza al Tuskeegee Institute nella prospettiva di replicarla anche nelle regioni più povere degli Stati Uniti.
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