Mentre il grosso delle attività economiche reali e necessarie da tempo opera
essenzialmente in passivo, le attività finanziarie hanno raggiunto fatturati vertiginosi.
Ora però anche le banche e le finanziarie versano in grandi difficoltà.
Riescono a tenere in piedi i loro schemi piramidali solo con il saccheggio sempre più
aggressivo dell'economia reale. Ma più questo procede rapidamente, più si avvicina
il crollo dell'intero edificio dell'economia globale.
Lothar Komp dell'EIR mostra con questa serie di grafici alcuni aspetti essenziali
del meccanismo speculativo e dell’indebitamento.
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     Il crac finanziario in un colpo d’occhio
Fatturato annuo derivati trattati in borsa

Alla fine del 2004 i derivati aperti, quotati in borsa, ammontavano ad un volume nozionale di "soli" 47 miliardi di dollari. Questa categoria potrebbe però nascondere il maggior volume dei derivati in quanto le transazioni a brevissimo termine vengono solitamente condotte nelle borse derivati, mentre gli OTC solitamente riguardano contratti a lungo termine. Dopo una fase di stagnazione, dovuta ad una serie di "incidenti" (Metallgesellschaft, Orange County, Barings, LTCM), un'impennata esplosiva è stata alimentata dal denaro facile erogato dalle banche centrali a seguito della caduta delle borse del 2000. Per il 2005 il fatturato complessivo dei derivati trattati in borsa potrebbe raggiungere il milione di miliardi di dollari.

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