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I lanzichenecchi della contessa Dall’Onda scaldano i motori

12 dicembre – Il 15 aprile 2003 si riunirono le tre principali organizzazione ambientaliste italiane, Legambiente, WWF e Italia Nostra, per pianificare come impedire la costruzione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, un’opera indispensabile sia per venire incontro al futuro aumento degli scambi est-ovest, sia per spostare il traffico commerciale dalla gomma alla rotaia. Le tre organizzazioni lanciarono la campagna che è riuscita a manipolare la popolazione della Val di Susa e a impedire l’inizio dei lavori, almeno per sei mesi. Poiché attualmente quasi tutte le forze politiche sostengono la costruzione della nuova linea e del tunnel transalpino, il presidente della regione Piemonte Mercedes Bresso ha giustamente messo in guardia che, se fallisse il dialogo tra gli enti locali e il governo, non resterà che militarizzare la Val di Susa per consentire l’inizio dei lavori. Si prospetta quindi un possibile scenario da stato di polizia, forse desiderato da chi tira i fili dell’ambientalismo radicale.

Occorre ricordare che la madre di tutti i movimenti ambientalisti italiani, Italia Nostra, persegue l’obiettivo di impedire la realizzazione di qualsiasi infrastruttura nazionale, a cominciare dalla Torino-Lione per finire col Ponte di Messina. In particolare, Italia Nostra combatte la Legge Obiettivo, che ha permesso al governo di scavalcare gli ostruzionismi locali nel caso delle infrastrutture strategiche. Italia Nostra fu fondata nel 1955 da un gruppo di aristocratici feudalisti e da loro lacchè su suggerimento di Elena Croce, figlia del famoso filosofo hegeliano che, già sostenitore di Mussolini fino al 1936, divenne poi fiduciario dei circoli di potere angloamericani. Elena fu la “papessa” del mondo culturale del dopoguerra per conto di quegli ambienti, che si ripromettevano di ostacolare ogni iniziativa a favore della modernizzazione e dell’indipendenza nazionale. Tra gli altri, furono i “figliocci” di Elena Croce a fondare il Congresso per la Libertà Culturale, succursarle italiana del Congress for Cultural Freedom di cui Benedetto Croce fu uno dei fondatori insieme a Bertrand Russell, Jacques Maritain, ed altri.

Commemorando il cinquantenario di Italia Nostra, l’attuale presidentessa e membro fondatore contessa Desideria Pasolini Dall’Onda ha fatto recentemente una rara apparizione televisiva lanciando una vera e propria dichiarazione di guerra contro “le infrastrutture” in generale e la “conurbazione”. Non è un caso che alcuni degli “esperti” che hanno diffuso le valutazioni allarmistiche sui possibili effetti del ritrovamento di uranio nella galleria della Val di Susa, gravitano storicamente nell’orbita di Italia Nostra.


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